Designer

Tradotto letteralmente dall’inglese designer, il termine italiano desainer indica un professionista specializzato nella progettazione e ideazione di modelli, piani o disegni per diversi settori: moda, industria, grafica, cultura, musica, ricerca, giochi.

Il designer opera in molteplici settori e utilizza le proprie competenze e conoscenze per creare esperienze tangibili o intangibili, progettando oggetti che sono utilizzati nella quotidianità o servizi destinati a migliorare la nostra esperienza di vita. Il designer contribuisce a creare dei bisogni, con progetti ed idee che puntano a stimolare una risposta emotiva nel possibile fruitore.

Chi è il designer

Fanno parte di questa categorie una serie di professionisti che operano in diversi ambiti del design. Le aree di attività riguardano: architettura, costumi, progettazione dell’esperienza del cliente, fashion design, disegno floreale, design di mobili, design del gioco, disegno grafico, design industriale, design della confezione e del prodotto, design scenico, progettazione del servizio, progettazione del software, design dell’interfaccia utente, web design, concept design, design del logo, progettazione di eventi.

Storia del design

Difficile collocare precisamente la nascita di questa disciplina in ordine cronologico. In generale, si attribuisce l’affermazione del design intorno al 1800, in concomitanza con la rivoluzione industriale. In questa fase, con l’urbanizzazione delle città aumentò la richiesta di oggetti e manufatti, a cui si cercò di dare con il design una nuova vita.

Bauhaus

La vera rivoluzione culturale e politica del design si verificò a partire dagli anni ’20 del diciannovesimo secolo, con la nascita di una delle scuole di architettura ed arti applicate più famosa, fondata in Germania da Walter Gropius, con sede a Weimar, successivamente a Dessau e poi a Berlino. Il Bauhaus, traduzione del termine medioevale Bauhütte che significa capannone o loggia, mirava alla creazione di un ambiente migliore per una società di massa, dove tecnica, innovazione e creatività si mescolano. Si punta all’esaltazione della funzionalità dell’oggetto più che al suo aspetto estetico. Molti dei principi e dei progetti realizzati dalla scuola del Bauhaus ancora oggi rappresentano un punto di riferimento per architetti, desainer, progettisti e creativi.

Art Decò

Un altro evento che ha influenzato la storia del design è l’Exposition des Arts Decoratifs, meglio nota come Art Decò che si tenne a Parigi nel 1925. L’Art Decò punta alla creazione di oggetti unici, con forme accattivanti ispirate alla velocità e alla modernità. Acquista maggiore importanza l’ornamento e l’abbellimento. L’Art Decò influenzerà i movimenti americani che portano alla nascita del concetto di styling. Nascono così forme a goccia che esaltano l’aerodinamismo e la velocità.

Il design in Italia

In Italia, il design si affermerà più tardi rispetto agli altri paesi. La spinta più importante per lo sviluppo di questa disciplina si ebbe nel 1906 con Esposizione internazionale di Milano. Il manifesto ufficiale della manifestazione, scelto attraverso un concorso, dal tema arredo della casa operaia, realizzato dall’artista triestino Leopoldo Metlicovitz celebrava in maniera allegorica, l’apertura del traforo del Sempione, la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi. Per la prima volta l’industria diventava lo strumento in grado di rispondere alle richieste della classe operaia alla ricerca di beni di consumo.

Il design italiano si impegnò nella ricerca e sperimentazione di nuove tipologie di attività, orientando la propria azione verso il settore auto/aereo. È in questo periodo che nascono le grandi aziende come FIAT, Lancia e Alfa Romeo.

Il movimento artistico Novecento

Questo movimento artistico inizialmente riguardava la pittura ma rapidamente si estese alla progettazione d’interni e di pezzi d’arredo. Il Novecento italiano riportava alla ribalta la classicità dell’antichità, la purezza delle forme e l’armonia nella composizione.

FIAT e Olivetti

Queste due aziende rappresentarono per l’Italia i due punti di riferimento nell’ambito del design industriale italiano. Nel decennio tra 1930 e 1940, Fiat ed Olivetti con le loro produzioni rappresentarono un vero e proprio impulso allo sviluppo del design, nel campo dei trasporti la prima, con macchine da scrivere e calcolatori la Olivetti.

Il bel Design italiano

L’affermazione definitiva del design italiano avvenne alla fine degli anni ‘40 con la VIII Triennale di Milano. L‘oggetto diventa il centro della progettazione. Il made in Italy riscuote successo a livello internazionale. Nel 1946, la Vespa della Piaggio diventa icona di un nuovo stile di vita, un nuovo mezzo di trasporto per gli spostamenti di breve/media distanza. Una vera e propria rivoluzione che continuerà con la Fiat 500, la piccola utilitaria conosciuta in tutto il modo.

Maestri del design

Sono numerosi i maestri designer particolarmente noti per il loro contributo all’affermazione di questa disciplina e per le opere realizzate.

Charles-Edouard Jeanneret, meglio noto come Le Corbusier, pioniere dell’uso del cemento armato nell’architettura. Diciassette edifici progettati da Le Corbusier fanno parte dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Gae Aulenti, italiana, architetto nota in tutto il mondo. Tra i suoi progetti la trasformazione della stazione ferroviaria di Paris Orsay in Museo di Arte Moderna Musée d’Orsay.

Philippe Starck, francese famoso  per il progetto dello spremiagrumi Juicy Salif, diventato “oggetto di culto”.

Antonio Citterio, creatore della cassettiera su rotelle Mobil e per il divano Sity .

Karim Rashid, egiziano tra i più famosi al mondo. Le sue opere di design riguardano la progettazione di beni di lusso per importanti marchi.

Piero Lissoni, italiano, noto per il design di mobili contemporanei, progetta stand espositivi per molte aziende.