Cucina arredo

Consigli su come arredare la cucina corredati da foto, cose da sapere, esempi di progetti ed idee arredo di mobili per cucine, piani cottura, mobili, accessori, cataloghi arredo cucine e tipologie.

La cucina è la stanza della casa dove viene preparato, cotto e talvolta consumato il cibo ed è solitamente composta da:

  • piano cucina,
  • piano di cottura (fornelli a gas, elettrici o a induzione), forno o forno a microonde,
  • lavandino,
  • dispensa,
  • mobili con cassetti (per piatti, posate, strumenti vari da cucina),
  • frigorifero con congelatore,
  • un tavolo,
  • la lavastoviglie ed altri elettrodomestici utili secondo le necessità di chi l’adopera.

Tali mobili vengono definiti componibili poichè è possibile selezionare e combinare diverse tipologie di elementi dalle cassettiere, ai mobili ad anta, colonne per incasso elettrodomestici, creando così una composizione che si adatti alle diverse esigenze e tipologie di stanze che si desideri arredare, con determinate misure standard.

La cucina è il cuore di ogni casa, il luogo più frequentato da tutta la famiglia e non solo. Per questo motivo è necessario che non sia solamente bella da vedere, ma anche da vivere. Quando si arreda la propria cucina bisogna essere sicuri di non tralasciare il lato pratico e la funzionalità.

Qualsiasi sia lo stile scelto (dal classico al moderno, dal provenzale all’industriale) l’importante è renderla abitabile.

Tanti sono i materiali in commercio, sia per la struttura sia per il piano cottura. L’acciaio inox è quello più resistente, per questo usato soprattutto nelle cucine professionali. E’ facile da pulire e inalterabile dalle alte temperature. Dal punto di vista estetico è il meno versatile.

I piani di lavoro in laminato sono sicuramente i più convenienti. Resistono agli urti, ma non al calore.

La pietra lavica sta diventando molto di moda, è un materiale solido e duraturo. Solitamente rivestita con piastrelle colorate, decora l’ambiente conferendo un tocco rustico. E’ l’ideale in abbinamento ad una cucina in muratura.

Esiste poi il quarzo composito, resistente alle abrasioni e alle sostanze chimiche, che non richiede particolare cura e pulizia.

Per quanto riguarda i pavimenti, il primo fattore da valutare nella scelta è la facilità di pulizia. Sia cucinando sia mangiando capita spesso che qualcosa cada a terra ed è importante poter pulire con facilità. Ecco perché sono sicuramente da evitare legno (parquet), moquette e/o tappeti, da prediligere pietra, cemento e cotto. Scegliere il materiale più adatto dipende anche dallo stile che si vuole dare alla propria cucina, sempre nel rispetto dell’igiene della stanza.

I colori più adatti alle pareti di una cucina sono, generalmente, quelli chiari, che la rendono luminosa. Le tonalità opache mettono in risalto le cucine dai colori vivaci, mentre quelle più brillanti mettono in risalto i mobili più semplici. La carta da parati potrebbe essere sconsigliata perché i fumi della cucina rischiano di rovinarla, ma con la giusta cura si può ovviare a questo problema; sicuramente non va messa nei pressi del piano cottura.

I colori influiscono molto sull’ambiente circostante, a tal punto che ritinteggiare le pareti darà una svecchiata notevole e l’arredo sembrerà rivoluzionato.

Tipologie di cucina

A prescindere dai gusti personali, la tipologia di cucina scelta varia molto a seconda delle dimensioni della stanza, al fine di sfruttare al meglio lo spazio. Per trovare la disposizione più funzionale per la propria cucina ci sono delle regole base da seguire per arredarla.

La cucina lineare è l’opzione più diffusa, per i piccoli spazi e non solo. I mobili sono tutti sulla stessa parete, gli elettrodomestici in basso e nella parte superiore pensili alti per ottenere il massimo rendimento anche dallo spazio in verticale. La funzionalità di questa soluzione è elevata ecco perché è considerata salva spazio.

La cucina a L, detta anche angolare, è il layout più popolare in Italia. Prevede una disposizione su due pareti ad angolo, creando un ambiente triangolare per un’area di lavoro limitata ed efficiente. Solitamente c’è l’aggiunta di un tavolo centrale.

La cucina a galleria, invece, dispone i mobili sulle due pareti contrapposte in modo da fornire uno spazio centrale in cui posizionare un bancone bar o un tavolo. Gli elettrodomestici possono essere installati su un lato solo o su entrambi, l’essenziale è avere almeno un metro e mezzo di distanza per non creare problemi con l’apertura dei cassetti o del forno.

Per la cucina a U vale la stessa regola della distanza tra i mobili. Questa tipologia viene considerata dagli interior designers come la disposizione più pratica in assoluto perché il piano di lavoro è lungo e continuo.

La cucina con isola è quella che richiede più spazio a disposizione poiché, distaccata dal resto della struttura, solitamente al centro della stanza, c’è un bancone di forma quadrata o rettangolare. E’ anche la soluzione più in voga perché esteticamente più piacevole.

Per renderla perfetta bisogna creare un triangolo di lavoro che renda l’isola il vero fulcro dell’ambiente, magari inserendovi il lavello o il piano cottura a vista.

Tipologie di piani cottura

I piani cottura tradizionali sono quelli a gas. La fiamma si regola con delle manopole e funziona con ogni tipo di pentola. Per installarlo è necessario rivolgersi ad un professionista.

La soluzione più economica sono i piani cottura elettrici. Non serve l’allacciamento al gas, basta una presa elettrica. Gli svantaggi non sono trascurabili: è lento a scaldarsi, si ossida facilmente e resta incandescente a lungo quindi è facile scottarsi.

Una versione più moderna di quella appena descritta è il piano cottura elettrico in vetroceramica, che prevede una resistenza che si riscalda e a sua volta riscalda tutto il piano. E’ resistente, ma non agli urti dall’alto. I vantaggi sono la facilità di pulizia e il design moderno.

L’ultima novità del settore, di gran moda, è il piano cottura a induzione. Questo sistema crea un campo magnetico che genera calore direttamente dalla pentola al cibo. I tempi di cottura sono brevissimi e di conseguenza l’efficienza molto alta. L’unica pecca è che necessita di stoviglie apposite, con fondo piatto e ferroso; non sono utilizzabili né l’alluminio né il rame.