Il mondo in una stanza, il design senza confini

I nuovi arredi interpretano l’eleganza come un melting pot cosmopolita che disegna, con un tocco di meraviglia, inediti luoghi dell’abitare contemporaneo

I colori dell’aurora boreale e l’eleganza sartoriale del Giappone, le tinte speziate dell’India e il fascino selvaggio dell’Africa. Il design si fa passaporto dello stile e ci invita a compiere un viaggio tra culture e suggestioni lontane, senza muoverci da casa. Tra rimandi d’autore e richiami naturalistici, poltrone, letti a baldacchino, tappeti e consolle diventano le nuove tappe di un itinerario cosmopolita che porta in ogni stanza visioni lontane. Un mosaico di suggestioni capace di trasformare lo spazio domestico in una mappa emozionale che intreccia memorie, viaggi immaginari e nuove geografie dell’abitare. Perché come direbbe Henry Miller “Il viaggio non è mai una questione di luoghi, ma di atmosfere”.

Cinquant’anni di eleganza

Chi l’avrebbe mai immaginato? La sedia Africa di Tacchini, oggi tornata in produzione, è la fedele riedizione di un progetto firmato da Afra e Tobia Scarpa nel 1975. A un primo sguardo evoca suggestioni africane, ma in realtà è una delle più raffinate espressioni del design italiano, che celebra la tradizione ebanistica con uno spirito ancora sorprendentemente avantgarde. La sua presenza ha qualcosa di totemico: il massello di noce canaletto scolpisce la forma, la complessità della lavorazione manuale sfiora la magia. Basta osservare lo schienale, con la sua eleganza ipnotica. E la fenditura centrale delle gambe posteriori? Non è solo un segno estetico distintivo, ma anche un elemento funzionale, che dona flessibilità e comfort alla struttura. Ultimo tocco chic, la seduta rivestita in pelle o tessuto.

L’indiscutibile stile di Armani

Con la sua eleganza visionaria, Armani senza dubbio ha lasciato un segno indelebile nella moda e nell’arredo, tracciando un nuovo corollario di stile che non smette mai di destare ammirazione. Lo celebriamo anche così, con Amedeo, il nuovo letto da sogno della collezione Armani Casa (che quest’anno celebra i 25 anni). Con il suo rivestimento in seta, il ricamo effetto giungla, la struttura sospesa e la testata curva, l’effetto è immediato: un’alcova esclusiva a tutto relax, che rasenta la perfezione. Se poi si aggiungono i cuscini a rullo e il copriletto coordinati, non può che portarci in Oriente.

Quattrostagioni

Francesco Rota l’ha pensato per l’esterno, ma il paravento della collezione Kiori di Paola Lenti (che comprende anche divano e poltrona) può stare benissimo anche in salotto: per separare l’angolo studio, o schermare l’ingresso e l’appendiabiti. Di certo aggiunge quel tocco esotico che cancella subito il grigiore invernale e rende l’ambiente più rilassante. Disponibile in due altezze (cm 160 o cm 185), ha la struttura in massello di legno e il rivestimento intrecciato a mano in Conwood, un materiale esclusivo del brand realizzato con strisce di legno di frassino Abonos™ accoppiate a un supporto in sughero. Elastico, resistente e con una finitura idrorepellente a base d’acqua che limita l’assorbimento anche di sostanze grasse, facilitando la pulizia.

Dal Giappone, l’ispirazione è geometrica

Sedie, divani, poltrone e sgabelli: la collezione di sedute Quan-do di Midj, nata dalla collaborazione tra Paolo Vernier e l’industrial designer Michi Jung, gioca con geometrie essenziali e uno stile iconico “per sottrazione” che non passa certo inosservato. A comporre ogni pezzo, infatti, sono solo tre elementi: una struttura lineare e quasi esile in metallo e due cuscini – uno per la seduta, l’altro, tubolare e curvo, per schienale e braccioli. I rivestimenti, invece, possono essere personalizzati a piacere: in tessuto, similpelle o pelle, in tanti colori a scelta come la struttura. Un bel connubio tra stile giapponese e mood industrial.

L’anima del lusso viene dall’India

Sublime di nome e di fatto. La prima collezione europea pensata da Marco Corti per Diviana, il luxury brand dell’arredo che coniuga la tradizione indiana con il design italiano, immagina il lusso accogliente “degli interni italiani degli anni ’20 e ’30 del XX° secolo, con forti richiami al passato” e lo traduce nella tradizione intima e spirituale della manifattura asiatica. Basta sedersi sulla poltroncina Julee per capirlo: un piccolo trono, discreto nei volumi, avvolgente nella forma, che disegna una seduta composta, ma non formale.  E trasmette un senso di “bellezza amichevole” che combina alla perfezione il gusto esclusivo con la quiete interiore.

Un messaggio a regola d’arte

“Hong Kong Walk On I”, il tappeto di Tai Ping by anothermountainman, a dirla tutta è molto più che un tappeto. Tanto per cominciare anothermountainman, alias Stanley Wong, è uno dei più celebri artisti mondiali originari dell’isola: questo modello fa parte dell’iconica serie artistica Red White Blue iniziata nel 2001 e ispirata al tessuto tricolore in nylon emblema di Hong Kong. Quindi un tappeto con un enorme valore simbolico (tanti i significati, dallo spirito positivo alla resilienza, dalla famiglia alla buona sorte). In più, è uno dei piu? rilevanti tappeti mai realizzati dalla manifattura di Hong Kong nei suoi settant’anni di storia. Le dimensioni imponenti (3×6 m) ed è completamente taftato a mano: ci credereste che disegno e lavorazione sono talmente complessi da sfidare i modelli digitali e le piu? avanzate tecnologie manifatturiere?

Taglio kimono

Il tratto inconfondibile di Patricia Urquiola porta Cassina in un viaggio perpetuo in Oriente, attraverso la collezione Hayama. Composta da un mobile contenitore, un mobile bar, una madia e una consolle, questa collezione nasce osservando la giacca tradizionale giapponese Haori, che si indossa sopra il kimono. Lo stile, ça va sans dire, è rigoroso, impeccabile, lineare. Tutti gli elementi hanno gambe oblique e finitura laccata lucida, la console aggiunge due ante a ribalta per custodire gli oggetti quotidiani. Decisamente di carattere l’eleganza della versione rosso lacca.

Atmosfera esotica

Il letto a baldacchino ha già, di per sé, un fascino esotico. Blossom di Etro non fa eccezione, anzi rimarca la sua anima decorativa. Oltre alla struttura in ottone che richiama le canne di bambù, giroletto e cuscini della testata sono rivestiti con tessuti lussuosi, mentre le tende in velluto e raso incorniciano tutta l’alcova. Raffinato e scenografico, un’atmosfera da Mille e una notte.

Aurora boreale quotidiana

Borealis di Italamp, disegnata dallo studio Nava Arosio, è una sospensione che racchiude l’incanto dell’aurora boreale e lo traduce in luce. Sì, perché nasce proprio dai ricordi di un viaggio in Lapponia, tra tramonti che non finiscono mai e aurore fredde e ipnotiche, e ce li fa vivere ogni volta che accendiamo la luce. Il doppio sistema di accensione permette di modulare l’atmosfera con eleganza mentre il diffusore dalle curve morbide, che rimanda al simbolo dell’infinito, disegna un orizzonte immaginifico con un sole o una luna in vetro Ambra o Marrone.

Pezzi unici dal mood sudafricano

Frange, colori decisi, rafia e intrecci a regola d’arte, ma anche pelliccia, velluto e grafiche ad effetto. La collezione Couture di Lorenza Bozzoli, artista e designer milanese che da sempre aattinge alla moda, all’arte e al design, propone tantissimi pouf scenografici e inaspettati. Come Straw, in rafia di viscosa e paglia naturale con frange, che sembrano usciti da una boutique di Cape Town: rigorosamente artigianali, in tante combinazioni personalizzate e uniche secondo lo spirito di Lorenza. “Ogni pezzo è una combinazione di design e moda con materiali di alta qualità” spiega orgogliosa la designer che firma, numera e data personalmente ogni pezzo. Per chi aspira ad uno stile boho chic esclusivo.

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