Ecobonus 110% e Bonus Mobili: novità per il biennio 2021/2022

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Novità importanti in materia di Ecobonus 110%: come funziona la proroga estesa al 2022, in base alla tipologia di edificio. Cambia il tetto per il Bonus Mobili

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Il Superbonus 110% sarà prorogato anche fino al 30 giugno 2022 per coloro i quali effettueranno lavori di efficientamento energetico mentre per gli edifici condominiali, purchè siano stati completati i lavori previsti almeno al 60%, il beneficio fiscale sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022.

In questo modo la detrazione fiscale rimane in vigore già sicuramente per un altro anno, consentendo al contribuente di poter programmare con più tranquillità i lavori di ristrutturazione. Ma le novità non finiscono qui perché anche il Bonus Mobili è stato modificato: nel 2021 il tetto massimo di spesa è stato innalzato a 16.000 euro, con un aumento del 60% rispetto al precedente limite di €10.000.

Ecobonus 110%: 3 modi per sfruttarlo

Ricordiamo al contribuente italiano quali sono i modi per poter godere della detrazione fiscale decisa dal Governo Italiano negli scorsi mesi:

  • detrazione pari al 110% del costo dei lavori al momento della dichiarazione dei redditi
  • cedere la detrazione fiscale all’impresa che ha effettuato i lavori ricevendo lo sconto in fattura pari al 100% delle spese sostenute
  • cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad
    altri soggetti, compresi  istituti di credito e altri intermediari finanziari, a cui spetta la facoltà di
    successive cessioni.

Detrazione 110%: come

Per chi intenderà sfruttare il beneficio del 110%, la detrazione potrà essere portata in compensazione in 5 quote annuali di pari importo. Oppure chi vorrà effettuare i lavori, potrà optare per:

  1. cessione della detrazione fiscale all’azienda che esegue i lavori, fino al 100% del costo da sostenere. Cosa significa? Che l’accordo sulla percentuale di cessione, ovvero il 100%, è da concordare con l’impresa/rivenditore. Quindi è necessario intavolare una trattativa per poter sapere quanto effettivamente l’azienda sarà disposta a riconoscervi.
  2. cessione alla banca od altri intermediari finanziari che si sono attivati nel frattempo per accettare l’acquisto del vostro credito.

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Ecobonus 110%: novità proroga 2022

Come anticipato, l’ecobonus 110% esisterà anche nel 2022, diventando così un’ulteriore opportunità per chi ha intenzione di programmare alcune opere riguardanti il miglioramento dell’efficienza energetica.

La disposizione prevede che il Superbonus 110%, relativo ad interventi nel campo dell’efficienza energetica ed antisismici, effettuati sugli immobili nel periodo 1° luglio 2020 – 30 giugno 2022, possono essere ripartito in 5 quote annuali e di pari importo. Per la restante parte dei lavori, da completarsi entro il 31 dicembre 2022, le spese saranno ripartite in 4 quote annuali di pari importo.

Cambiano però i periodi entro cui terminare i lavori, in base alla tipologia dell’edificio:

  • gli edifici condominiali che abbiano terminato almeno il 60% delle opere previste entro il 30 giugno 2022, potranno concludere i lavori entro il 31 dicembre 2022
  • le abitazioni unifamiliari e quelle con accesso autonomo potranno godere del beneficio solo per i lavori conclusi entro il 30 giugno 2022
  • gli Iacp (case popolari), nel caso in cui abbiano completato entro dicembre 2022 il secondo stato di avanzamento dei lavori, potranno terminare entro giugno 2023.

Ecobonus 110%: quali lavori

Ricordiamo quali sono le opere che possono far beneficiare del Superbonus 110%, indicati trainanti, che sono:

  • cappotto termico, indicato nella terminologia tecnica come superfici opache verticali, orizzontali e inclinate relative l’involucro dell’edificio, purché con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale nei condomìni
  • sostituzione impianti di climatizzazione invernale nelle abitazioni unifamiliari.

Bonus Mobili: novità 2022

Altra interessante novità, secondo quanto previsto da un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera riguarda il Bonus Mobili, in vigore ormai da qualche anno. La detrazione in dichiarazione dei redditi, confermata al 50% delle spese sostenute e documentate per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici effettuati durante la ristrutturazione, ha visto però un’altra importante modifica.

L’importo detraibile massimo è ora a 16.000 euro, con un incremento del 60% rispetto al precedente tetto fissato in €10.000.

Per conoscere meglio come funziona questa opportunità, si consiglia la lettura dell’articolo Bonus mobili 2021.

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Bonus mobili 2021: cessione del credito possibile?

Con l’introduzione del Superbonus 110%, che permette al contribuente italiano di usufruire di una detrazione davvero interessante, potendo addirittura far eseguire alcuni lavori per l’efficientamento energetico a costo zero, è stata confermata anche la possibilità della cessione del credito direttamente all’azienda che esegue i lavori.

Per il bonus mobili è ammessa la cessione del credito?

La risposta alla domanda è negativa, in quanto nel D.L. 34/2020, meglio noto come Decreto Rilancio, nell’elenco di lavori per la ristrutturazione di un immobile che ammettono l’opportunità di cessione del credito o lo sconto in fattura, non è compreso il Bonus mobili.

Si ricorda inoltre che il Bonus mobili, a differenza del Bonus ristrutturazioni, prevede che:

  • la detrazione non sfruttata pienamente o parzialmente (per incapienza IRPEF) non può essere ceduta a famigliari, terzi, etc
  • la detrazione non si può trasferire in seguito a decesso del contribuente avente diritto
  • la detrazione non si trasferisce in caso di cessione dell’immobile.