Superbonus 110%: guida completa, chiarimenti Agenzia Entrate, novità 2022

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Ecobonus 2020 come funziona, importanti conferme previste in materia di riqualificazione energetica. I massimali di spesa, la differenza tra aliquota 65% e 50% . Le modalità per effettuare i pagamenti. FAQ importanti. Novità aliquota 110% con il Decreto Rilancio. Le novità per il biennio 2021/2022.

casa

L’Ecobonus 2020 prevede una serie di provvedimenti che rendono meno onerosi i costi da sostenere per effettuare lavori ed opere nell’abitazione aventi come obbiettivo finale una miglior efficienza energetica.

L’elemento importante è che a poter godere di questi benefici fiscali è sia il proprietario dell’immobile che l’affittuario od usufruttuario dell’abitazione.

ecobonus

Il Governo Italiano, nel corso del 2020, ha approntato una serie di misure fiscali per sostenere il rilancio dell’economia, fra cui appunto i Bonus fiscali relativi a lavori che interessano il miglioramento dell’efficienza energetica.

Importante novità in materia è che la possibilità di detrazione è stata estesa anche al 2022, secondo quanto approvato in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati nel mese di dicembre. L’importante  emendamento inserito nella manovra di bilancio prevede infatti che il Bonus 110% sarà applicato anche nel 2022.

Ma prima di conoscere nello specifico la novità, andiamo ad analizzare la norma attuale.

Ecobonus 2020: aliquota 65%

Bonus mobili coppie under 35

lavori ammessi per beneficiare dell’Ecobonus 2020 con aliquota di detrazione 65% sono i seguenti:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.

Le detrazione fiscale comprende le spese sostenute per i lavori edili ed eventuali prestazioni professionali fornite da personale specializzato.

Non cambia dunque il requisito fondamentale: obbiettivo degli interventi è migliorare l’efficienza energetica dell’immobile.

Ecobonus 2020: aliquota 50%

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La proroga degli incentivi fiscali in materia energetica riguarda anche la seconda aliquota di detrazione, pari al 50%. Dunque, a partire dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, sarà possibile detrarre in sede di dichiarazione dei redditi con aliquota 50% i seguenti interventi:

  • acquisto e posa in opera di finestre con infissi
  • acquisto e posa in opera di schermature solari
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con caldaie a biomassa e caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (VE) N. 811/2013
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di €30.000

Ecobonus 2020: condomini

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Le spese relative ad interventi effettuati nell’ambito di un condominio prevedono invece detrazioni più elevate, confermate anche per l’anno solare 2020, ovvero:

  • fino al 70%, se le opere registreranno una incidenza più elevata del 25% della superficie totale disperdente lorda dell’immobile
  • fino al 75%, se le opere saranno finalizzate a ottimizzare le prestazioni energetiche invernali ed estive

Ecobonus 2020: importo massimo detraibile

Confermati anche gli importi massimi detraibili in base alla tipologia dell’intervento effettuato, ovvero:

  • per interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale: €30.000
  • per interventi di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti: €60.000
  • per opere di riqualificazione energetica globale: €100.000
  • installazione di pannelli solari destinati alla produzione di acqua calda, sia per usi domestici che industriali; per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università : €60.000

Ecobonus 2020: documentazione

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Per essere ammessi al beneficio fiscale, è importante prestare la massima attenzione alla documentazione necessaria, da richiedere all’azienda che esegue i lavori e da conservare con cura.

Per quanto riguarda la modalità per i pagamenti utili ad usufruire delle detrazioni, esiste una distinzione:

  • chi non è titolare di reddito di impresa deve effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale, cosiddetto parlante;
  • chi è titolare di reddito di impresa è esonerato dall’obbligo di pagamento mediante bonifico parlante. In questo caso, dovrà fornire altro tipo di documentazione idonea, come ricevuta del pagamento con bancomat o carta di credito.

radiatore

In ogni caso, qualunque sia il metodo di pagamento, devono risultare chiare le seguenti informazioni:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  • numero e data della fattura

Ecobonus 2020: FAQ

valvole-termostatiche-calorifero

Spesso possono sorgere dubbi in merito alle agevolazioni fiscali, trattandosi di una serie di interventi che comprendono opere murarie, rinnovamento di giardini oppure acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Ecco che chiarire alcuni punti rimane fondamentale:

  • la detrazione fiscale detta Ecobonus è riconosciuta soltanto per lavori effettuati su abitazioni ed edifici già esistenti, dunque già iscritti al catasto o per quali la pratica è già stata avviata. In questo caso sarà importante conservare le ricevute dei pagamenti delle imposte comunali ICI e IMU
  • immobili che siano in costruzione, non determinano il diritto a richiedere l’agevolazione fiscale
  • l’Ecobonus non è cumulabile con il Bonus ristrutturazioni 50%, ugualmente confermato per l’anno solare 2020. Questo significa che, nel caso abbia in progetto lavori differenti sullo stesso immobile, dovrò suddividere le detrazioni ( e quindi fatture diverse) per godere del beneficio fiscale.

Ecobonus: novità aliquota 110%

Il Decreto Rilancio, emanato nell’estate 2020, ha il compito di sostenere le imprese e le famiglie italiane in questo particolare momento storico. Ad essere interessati dalla manovra anche gli interventi  nel campo del miglioramento dell’efficienza energetica.

Più precisamente, la detrazione fiscale diventa ancora più vantaggiosa per le famiglie italiane, passando addirittura al 110% delle spese sostenute. Vediamo come e perchè.

Ecobonus 110%: 3 modi per sfruttarlo

La proposta shock lascia al contribuente italiano che effettuerà lavori per l’abitazione, rientranti nell’elenco delle opere classificate come Ecobonus, ben 3 possibilità di scelta:

  • detrazione pari al 110% del costo dei lavori al momento della dichiarazione dei redditi
  • cedere la detrazione fiscale all’impresa che ha effettuato i lavori ricevendo lo sconto in fattura fino al 100% delle spese sostenute
  • cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad
    altri soggetti, compresi  istituti di credito e altri intermediari finanziari, a cui spetta la facoltà di
    successive cessioni.

Detrazione 110%: come

Per chi intenderà sfruttare il beneficio del 110%, la detrazione potrà essere portata in compensazione in 5 quote annuali di pari importo (quindi non più le classiche 10). Le alternative sono 2:

  1. cessione della detrazione fiscale all’azienda che esegue i lavori, fino al 100% del costo da sostenere. Cosa significa? Che l’accordo sulla percentuale di cessione, ovvero il 100%, è da concordare con l’impresa/rivenditore. Quindi è necessario intavolare una trattativa per poter sapere quanto effettivamente l’azienda sarà disposta a riconoscervi.
  2. cessione alla banca od altri intermediari finanziari che si sono attivati nel frattempo per accettare l’acquisto del vostro credito.

Periodo

Il Superbonus, sia per chi intende godere del 110% che ottenere lo sconto in fattura, è relativo ai lavori effettuati nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2023.

Caratteristiche

Attenzione però: il decreto legge del Governo prevede che a beneficiare della speciale detrazione del 110% saranno soltanto le opere che apportino un miglioramento di almeno due classi energetiche, oppure, qualora non possibile, che ottengano la classe energetica più alta, dimostrazione che può venire resa tramite l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Ecobonus 110%: le opere

Le categorie di lavori che beneficiano del Superbonus 110%, cosiddetti trainanti, sono 3, ovvero:

  • cappotto termico, indicato nella terminologia tecnica come superfici opache verticali, orizzontali e inclinate relative l’involucro dell’edificio, purchè con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale nei condomìni
  • sostituzione impianti di climatizzazione invernale nelle abitazioni unifamiliari.

Tetti di spesa cappotto termico

Modifiche sostanziali, rispetto all’Ecobonus classico, sono relative ai tetti di spesa introdotti dal Decreto e che prevedono una distinzione in base alla tipologia di edificio ed al tipo di intervento effettuato.

Ecco dunque che, per evitare incomprensioni, meglio differenziare:

  • €50.000 per edifici unifamiliari od unità immobiliari che si trovano all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • €40.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se composto da 2 a 8 unità immobiliari
  • €30.000 moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se composto da più di 8 unità immobiliari.

Tetti di spesa impianti di climatizzazione in condomini

  • €20.000 moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a 8 unità immobiliari;
  • €15.000 moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

Tetti di spesa impianti di climatizzazione in edifici unifamiliari

  • €30000 come ammontare complessivo

Interventi trainanti: cosa significa

I tre tipi di lavori sopra elencati sono indicati come trainanti: ovvero, l’effettuazione di una qualunque delle tre opere, permette al contribuente di detrarre con l’aliquota del 110% anche altri interventi che determinano un miglioramento dell’efficienza energetica, purché effettuati nello stesso arco temporale.

Dunque, la possibilità di agganciare anche altri lavori che rendono la casa più confortevole, con un conseguente risparmio energetico, possono essere affrontati senza gravare eccessivamente sul bilancio famigliare.

I lavori che, se effettuati congiuntamente ai trainanti, danno il diritto al Superbonus, sono:

  • interventi ed opere sull’involucro di edifici esistenti( ad esempio sostituzione di infissi, finestre, etc)
  • installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti
    dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua.

Incapienza

Detrazione del 110% non significa però che i lavori siano comunque gratuiti. Nel caso in cui l’importo da detrarre in dichiarazione dei redditi sia maggiore dell’importo IRPEF da versare allo Stato, il contribuente non potrà in alcun modo riportare l’eccedenza all’anno successivo o chiederne il rimborso.

Con un esempio possiamo chiarire meglio. Se l’IRPEF da versare (o già versata per chi è dipendente) è pari a €4000, ma la quota annua che si potrebbe ottenere a rimborso dallo Stato è pari a €3000, la quota eccedente di €1000 andrebbe comunque persa.

Novità seconde case

A differenza dei precedenti interventi normativi, il Governo ha deciso di allargare la platea dei beneficiari. Il diritto al Superbonus 110% entra in funzione anche per gli interventi effettuati sulle cosiddette seconde case.

Precisamente, il legislatore attribuisce il diritto al contribuente che opera lavori di miglioramento dell’efficienza energetica “sul numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio.”

Sono escluse dalla detrazione unicamente le unità immobiliari inserite nelle categorie catastali:

  • A/1, abitazioni di tipo signorile
  • A/8, ville
  • A/9, castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici.

Ecobonus: beneficiari

La novità del Superbonus al 110% ha portato anche ad un allargamento della platea di beneficiari della detrazione. Ecco l’elenco definitivo di chi ha diritto ad usufruire della detrazione dell’Ecobonus, ovvero legati agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica:

  • i condomini
  • le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari di proprietà o in locazione
  • gli istituti autonomi case popolari (IACP). Per tale categoria la super detrazione spetta anche per le opere sostenute nel periodo 1° gennaio 2022/30 giugno 2022
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa
  • le ONLUS
  • le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all’articolo 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266
  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ad interventi su immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi
  • le associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano previsti dall’articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n. 383.

Ecobonus 110%: novità proroga 2022

Come anticipato nel corso della trattazione, l’ecobonus 110% esisterà anche nel 2022, e più precisamente, secondo la formula giornalistica utilizzata, sarà una sorta di 6 mesi +6.

Più precisamente la disposizione prevede che il Superbonus 110%, relativo ad interventi di miglioramento dell’efficienza energetica ed antisismici, purchè effettuati sugli edifici nel periodo 1° luglio 2020 – 30 giugno 2022, siano da ripartire in 5 quote annuali e di pari importo. Per la restante parte dei lavori, da completarsi entro il 31 dicembre 2022, le spese saranno ripartite in 4 quote annuali di pari importo.

Cambiano però i periodi entro cui terminare i lavori condizione fondamentale:

  • gli edifici condominiali che abbiano terminato almeno il 60% delle opere previste entro il 30 giugno 2022, potranno concludere i lavori entro il 31 dicembre 2022
  • le abitazioni unifamiliari e quelle con accesso autonomo potranno godere del beneficio solo per i lavori conclusi entro il 30 giugno 2022
  • gli Iacp (case popolari), nel caso in cui abbiano completato entro dicembre 2022 il secondo stato di avanzamento dei lavori, potranno terminare entro giugno 2023.

Superbonus 110%: FAQ

L’Agenzia delle Entrate ha provveduto poi a pubblicare il decreto attuativo con una serie di chiarimenti molto utili per il contribuente italiano. Vediamo quali sono i più importanti.

Famigliari e conviventi

La circolare specifica che hanno diritto di usufruire del superbonus 110% anche i familiari e i conviventi del possessore o detentore dell’immobile qualora paghino le fatture relative ai lavori effettuati sugli immobili a loro disposizione.

Stesso dicasi in caso di opere effettuate su un immobile diverso da quello indicato come abitazione principale mentre il familiare non ha diritto a chiederlo per immobili locati o concessi in comodato.

Acquirente

Nel caso in cui un contribuente, il quale abbia promesso di promesso di acquistare l’immobile oggetto dei lavori, può chiedere il Superbonus 110% a patto di aver già stipulato un contratto preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato.

Eredità

Qualora si verifichi il decesso dell’avente diritto alla detrazione, il diritto al beneficio fiscale si trasmette, per intero, all’erede che conservi la detenzione dell’abitazione.

Tempistiche dei lavori

Importante e fondamentale il chiarimento relativo alle tempistiche degli interventi cosiddetti “trainati”. Perché il contribuente possa beneficiare della speciale detrazione, occorre che sostenga le spese di quest’ultimi nel periodo compreso fra la data di inizio e la data di fine lavori per la realizzazione degli interventi trainanti.

Comunque, i tetti di spesa dei diversi lavori si sommano in ogni caso.

Pertinenze

Il titolare di Partita IVA ha diritto a beneficare del Superbonus per la casa di abitazione; per quanto riguarda gli immobili strumentali appartenenti all’impresa, la detrazione è concessa a patto che si trovino all’interno di un condominio, con prevalente destinazione abitativa, ovvero in misura superiore al 50%, calcolo effettuato sulla base della superficie abitativa.

Sconto e cessione: tempi di attuazione

Il Superbonus ammette la possibilità dello sconto o cessione del credito. La comunicazione in merito ad una di queste due scelte potrà avvenire a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sostiene la spesa, purché si utilizzi il modello telematico approvato.

Visto di conformità

Il visto di conformità è obbligatorio per chi richiede di usufruire del visto di conformità. La comunicazione dovrà essere inviata unicamente da chi provvede a rilasciare l’attestazione (CAF o professionista).