Pulire la cucina: 10 errori che potrebbero costarvi caro

Le cose sbagliate da non fare mai quando si pulisce la cucina. 10 errori e dimenticanze che potrebbero vanificare il risultato finale. Come non sprecare tempo, consigli e stratagemmi.

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Addentrarsi in cucina per farla tornare linda ed igienizzata, senza lasciare tracce di sporco, rimuovendo muffe e batteri che potrebbero formarsi ed avere tutto nuovamente pronto per il prossimo evento, una cena di gala o semplicemente preparare il brunch della domenica.

Tante o poche possono essere le operazioni da fare, anche non in sequenza ma soprattutto, compiti da eseguire anche contro voglia, perché un ambente come la cucina, lasciato sporco, non è mai bello da vedere e soprattutto potrebbe essere fonte dei vostri prossimi guai di salute.

Ecco perché sapere come procedere in cucina è utile, per avere una routine di operazioni da eseguire e che saranno una cosa automatica, una volta messe in pratica.

Vediamo dunque cosa non fare mai, o non dimenticarsi di fare, per avere una cucina sempre in ottima forma.

Lavare i piatti in un lavandino sporco

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Lavare i piatti richiede un luogo idoneo, ovvero pulito ed igienico. Il lavandino lasciato sporco contiene abbastanza batteri da rendere tutto inutile.

Obbligatorio pulire e igienizzare accuratamente il lavandino e le superfici della cucina ogni volta che si è terminato di usarlo, usando uno sgrassatore per poi passare del bicarbonato di sodio o aceto per completare l’opera.

Dimenticarsi dei bruciatori

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Non pulire i bruciatori dei fornelli è una delle classiche dimenticanze o sottovalutazioni che si fanno. Sebbene sia un lavoro che richieda pazienza, può benissimo essere fatto con uno stecchino di legno per rimuovere sporco e rimasugli di cibo.

Non pulire la lavastoviglie

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Anche la lavastoviglie ha bisogno di regolare manutenzione. Oltre al lasciare lo sportello sempre leggermente aperto, per evitare che si formi umidità all’interno, abbiate cura di rimuovere ogni eventuale residuo di cibo rimasto all’interno, rimuovendo il filtro.

Sarete sicuri che non emetta cattivi odori ed è buona cosa che almeno una volta al mese, avviate un ciclo di lavaggio a vuoto per disinfettarla.

Mettere qualunque cosa in lavastoviglie

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Usare questo moderno elettrodomestico per affidagli tutti i compiti di igiene degli attrezzi usati in precedenza non è la soluzione ideale. In lavastoviglie vi sono alcune cose che non gradiscono essere maltrattate da acqua e detersivo.

Meglio affidarsi alle sapienti mani dell’uomo che, con guanti ed un apposito detersivo per piatti, saprà farle tornare lucide e brillanti. Un esempio per tutti è il tagliere in legno che, sottoposto alle cure della lavastoviglie, finirà con il tempo per gonfiarsi e perdere la sua originale forma.

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Usare lo stesso straccio

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Quando si tratta di pulire un locale, oltre ad aver bisogno dei prodotti specifici, per trattare al meglio le superficie, avete bisogno di stracci e panni adeguati.

Soprattutto però, l’errore da non fare è di usarne uno solo per i diversi ambienti domestici: finirete per trasportare germi e batteri da una stanza all’altra, aggravando il problema.

Acquistate una bella confezione di panni in microfibra, in colori diversi, in maniera da assegnare una tinta per ciascuna stanza.

Trascurare il legno

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Avere una cucina interamente in legno regala quella dolce sensazione di un locale rustico ed informale, per chi ha il piacere di avere sempre la casa piena di persone, mangiando e divertendosi in compagnia.

Il legno richiede adeguata manutenzione e non può essere sottoposto a trattamenti improvvisati e generici. Evitare in ogni modo di usare prodotti anticalcare e troppo aggressivi: in commercio si trovano senza problemi detergenti che avranno a cura il pregiato legno della cucina.

Partire dal basso

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Un difetto di organizzazione che si compie anche in altre stanze è il fatto di partire dal basso nell’operare la pulizia di un locale.

Avviare le fasi di pulizia dall’alto, questo deve essere il mantra quando si disinfetta un locale, cucina compresa. La polvere che si sarà depositata in alto, magari su mensole e ripiani su quali sono stipati tanti ed utili elettrodomestici ed attrezzi, ricadrà in basso.

In questo modo, una volta passati ai piani inferiori, non vi rimarrà che lavare il pavimento per aver completato l’opera.

Lasciare i piatti per troppo tempo ad asciugare

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Dopo aver provveduto a lavare i piatti e le stoviglie, urge far asciugare prima di metterle via nei cassetti. Tuttavia, un modo errato è di lasciare per troppe ore sul gocciolatoio: l’umidità finirà per accumularsi, vanificando l’ottimo lavoro fatto in precedenza.

Usando il classico canovaccio, soltanto pulito però, passatelo sui piatti e stoviglie in maniera da poterli poi riporre in tutta tranquillità.

Ogni pavimento ha il suo prodotto specifico

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La pulizia del pavimento è molto semplice da organizzare: ogni materiale ha i suoi prodotti specifici, dunque perché cambiare nel corso degli anni ? Per la precisione:

  • pavimento in ceramica: soluzione di acqua e aceto oppure acqua ed alcol oppure acqua e ammoniaca
  • pavimento in gres: soluzione composta da acqua, aceto e alcol in parti uguali
  • pavimento in cotto: acqua diluita con un detergente neutro
  • pavimento in ardesia: un normale detersivo

Non svuotare la spazzatura

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Per ultimo, potete esservi dimenticati di gettare la spazzatura regolarmente, magari conservando i sacchetti dell’umido per alcuni giorno, soprattutto nei mesi estivi quando il caldo può fare un brutto effetto sui rimasugli di cibo.

Effettuare la raccolta differenziata è un dovere civico, oltre che una buona strategia organizzativa. Suddividendo fra i diversi materiali, basterà gettarli nei rispettivi contenitori appena ne avete l’occasione uscendo di casa per fare le commissioni o per andare al lavoro.

In questo modo, non correrete alcun rischio di rientrare a casa in piena emergenza, trovandovi alle prese con un’invasione di moscerini e di altri fastidiosi, e pericolosi per la salute, insetti.