Annunciati i vincitori del Premio Italiano di Architettura 2025

Autore:
Antonia Cataldo
  • Laureata in Scienze della Comunicazione
  • Copywriter
Tempo di lettura: 4 minuti

Il Premio italiano di Architettura 2025 celebra l’eccellenza progettuale tra rigenerazione urbana, sostenibilità e memoria storica. Tra i vincitori anche Studio Albori, Associates Architecture e il Politecnico di Torino.

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Photo by Triennale Milano

A ricevere il riconoscimento come miglior edificio realizzato negli ultimi tre anni è Antonio Ravalli Architetti, grazie al privilegiato progetto di ampliamento e valorizzazione dell’Accademia Carrara di Bergamo. La giuria ha deciso di premiare il progetto di Antonio Ravelli che comprende i Giardini PwC e una nuova caffetteria, e la sua capacità di riorganizzare gli accessi al museo e migliorare la fruibilità degli spazi.

Il nuovo corpo architettonico, semplice e fluido, si colloca tra la facciata tra la facciata storica e il basamento in pietra, assumendo diverse funzioni: portico, rampa, spazio di distribuzione e belvedere urbano.

La sua forma volutamente ambigua si armonizza con l’esistente, incorporando materiali eterogenei, dalla pietra all’acqua, dal legno al metallo, fino a reperti archeologici,  e restituendo un’architettura che dialoga con il paesaggio e la memoria del luogo.

Materiali, luce e contesto: un’architettura che dialoga con il paesaggio

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Photo by Triennale Milano

Il progetto premiato è stato commissionato nel 2021 dalla Fondazione Accademia Carrara e donato al Comune di Bergamo nel 2022. È stato sviluppato con il supporto di una commissione scientifica internazionale, per garantire la massima qualità progettuale.
La nuova architettura si integra con l’esistente attraverso l’uso di materiali naturali e stratificati: pietra, legno, metallo, acqua e reperti archeologici. La forma volutamente aperta dell’intervento risponde al contesto urbano e museale, restituendo un’immagine di equilibrio tra classico e contemporaneo. Come ha spiegato l’architetto Ravalli, uno degli obiettivi principali è stato il controllo della luce, per garantire una continuità visiva tra interni ed esterni e rafforzare la connessione tra i diversi livelli del museo e il giardino.

La nuova Carrara: un museo aperto, accessibile e sostenibile

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Photo by Triennale Milano

Il percorso di rinnovamento si è sviluppato in due fasi. Nel 2023, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, si è conclusa la prima parte dei lavori con il riallestimento degli spazi interni: un piano dedicato alla collezione permanente e un altro riservato alle mostre temporanee.
Nel 2024, con l’apertura de I Giardini PwC – realizzati anche grazie al sostegno di PwC Italia – la trasformazione è stata completata. Oltre 3.000 metri quadrati di verde riqualificato ospitano oggi un bistrot e spazi pensati per il pubblico, rafforzando l’identità della Carrara come museo contemporaneo, capace di rispondere alle esigenze culturali e sociali di una città in evoluzione.

Un progetto che unisce memoria e visione

La sindaca di Bergamo e presidente della Fondazione Accademia Carrara, Elena Carnevali, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento come testimonianza del ruolo sempre più centrale del museo nella rete culturale europea:

Una collezione straordinaria come quella della Carrara impone un’attenzione altrettanto straordinaria a come viene custodita e resa accessibile. Rinnovare i propri spazi significa essere interpreti dello spirito del tempo.

Anche il general manager Gianpietro Bonaldi ha evidenziato il legame tra architettura e identità del museo:

La Carrara è un luogo vivo che cambia nel tempo, sempre rispettando la qualità di ogni intervento.

Per Ravalli, il progetto nasce da una visione chiara: recuperare uno spazio dimenticato, ripensarne la funzione pubblica e ristabilire un dialogo tra l’edificio, il giardino e il quartiere. Un gesto architettonico che guarda al passato con rispetto, ma parla il linguaggio del presente.

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