Mancano soldi nel fondo cassa: cosa succede?

Autore:
Carabelli Ennio
  • Esperto legale, Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Il fondo cassa costituisce quel “tesoretto” a cui attingere per colmare quel deficit in bilancio generato dall’affronto di spese impreviste. Ecco cosa accade qualora l’ammanco sia generato, in un Condominio, dall’omesso pagamento delle spese da parte dei condomini al fine di eseguire dei lavori di ristrutturazione indifferibile nel tempo.

Presenza di eventuali ammanchi nel fondo cassa: cosa succede
Autore: stevepb / Pixabay

Il Condominio ha un bilancio retto sulle entrate rappresentate dalle spese sostenute, in relazione alle tabelle millesimali, da ogni singolo condomino, al fine di provvedere alle attività di ordinaria e straordinaria amministrazione concernenti la cura delle parti comuni.

Ciascun Condominio, pertanto, ha un proprio “tesoretto” costituito da quel fondo cassa ove convergono i soldi necessari per ottemperare agli oneri quotidiani quali pagamento di una bolletta o di una fattura emessa da una ditta esecutrice dei lavori di urgente ristrutturazione dell’edificio comune.

Cosa accade, tuttavia, allorquando il fondo cassa “pianga” per mancanza di fondi?

Fondo cassa in rosso: cosa fare?

Presenza di eventuali ammanchi nel fondo cassa: cosa succede
Photo by freepik – Freepik

Qualora i condomini non ottemperino al pagamento delle spese condominiali, generando un buco nel fondo cassa condominiale, l’amministratore per ottemperare a lavori straordinari, è tenuto a convocare l’assemblea con urgenza affinché gli altri condomini provvedano.

Leggi anche Spese condominiali

Tali necessità dettata dall’urgenza si verifica tutte quelle volte in cui il Condominio è costretto ad affrontare delle spese impreviste in assenza di un fondo cassa adeguato complice la morosità di una parte dei condomini.

Pertanto allorquando non vi siano i fondi per corrispondere l’onorario di un legale a cui ci si è affidati per una causa instaurata in giudizio o per ottemperare al pagamento della fattura emessa da un fornitore, è necessario che gli altri condomini provvedano ad un aggravio di spesa per coprire il buco economico generato dall’insolvenza altrui.

Il fondo spese condominiale va costituito attraverso delibera assembleare all’unanimità al fine di attingere allo stesso secondo un determinato vincolo di destinazione che non potrà essere determinato dall’amministratore.

Fondo spese: come si costituisce ed a cosa può essere destinato?

La costituzione di un fondo cassa condominiale all’unanimità dei condomini in assemblea, ex art.1123 c.c.,  è possibile mediante la partecipazione alla formazione dello stesso da parte dei singoli condomini ed in relazione ai rispettivi millesimi.

Il fondo non può essere costituito se tutti i condomini partecipanti all’assemblea per istituirlo non siano d’accordo.

La ragione di tale quorum è dettata dal fatto che il fondo comune è attinto sulla scorta della partecipazione dei condomini per colmare i buchi di bilancio, tanto da gravare in capo ed esclusivamente su quei condomini che abbiano sempre ottemperato al pagamento delle spese, in favore di quelli morosi.

Verrebbe in tal caso meno il principio della compartecipazione alla gestione delle cose comuni in relazione ai millesimi, dovendo i virtuosi condomini provvedere anche in nome e per conto dei morosi.

Al fine di costituire un fondo cassa condominiale, pertanto, è possibile ottenere in assemblea la maggioranza semplice, solo e nei casi in cui:

  • Sussista un grave rischio di danno rappresentato dall’esecuzione forzata dei crediti contratti da soggetti terzi al condominio
  • Vi sia il pericolo imminente di un grave degrado dell’immobile
  • Ci sia da affrontare una spesa imprevista per ovviare alla costituzione, con urgenza, in giudizio da parte del Condominio al fine di difendersi o avanzare una determinata pretesa.

L’unanimità per la costituzione del fondo cassa dev’essere raggiunta, in assemblea condominiale, tra i condomini che rappresentino almeno la metà delle quote millesimali.

Il fondo cassa dovrà essere costituito al fine di essere attinto solo per le opere di manutenzione straordinaria.

Al fondo vi partecipano i singoli condomini che abbiano raggiunto l’unanimità in assemblea, sulla scorta dei rispettivi millesimi: in caso contrario la delibera che vincoli gli stessi a versare in parti uguali la propria quota, risulterebbe essere nulla e come tale impugnabile in giudizio dal singolo condomino dissenziente.

Il fondo cassa, dunque, costituito per colmare gli ammanchi dovuti generati dai condomini morosi, si fonda sull’onere di restituire ai condomini solventi le somme versate all’interno dello stesso dopo aver recuperato i crediti insoluti.