Installazione ascensore condominio
Installazione ascensore condominio pre e post costruzione dell’edificio, regole e normative, come occorre procedere, di chi è la proprietà, maggioranze, ripartizione spese, realizzazione e manutenzione, prezzzi e sgravi fiscali.
Con lo sviluppo in altezza degli edifici, la comodità di avere un ascensore è decisamente un fattore importante quando si deve scegliere un appartamento da acquistare o da prendere in affitto.
Sebbene sia consigliabile fare le scale per mantenere una buona forma fisica, ci sono occasioni in cui, un malessere temporaneo, portare la spesa in casa o ricevere persone anziane, la presenza dell’ascensore è fondamentale.
Ma anche nei palazzi di vecchia edificazione si può decidere o proporre di installare un ascensore: vediamo come funziona il regolamento per un condominio.
Installazione ascensore condominio: proprietà
Il concetto di proprietà legato all’ascensore è fondamentale per dirimere eventuali questioni che possano nascere successivamente.
L’ascensore condominiale è di proprietà comune se è stato installato nell’edificio al momento della sua costruzione, salvo diversa indicazione nell’atto iniziale.
Quando invece viene installato in un periodo successivo, su iniziativa di tutti od una parte dei condomini, appartiene unicamente alle persone che hanno provveduto finanziariamente all’opera.
Tuttavia una sentenza della Corte di Cassazione permette a chiunque, in un secondo momento, di contribuire ai costi sostenuti per l’installazione e la manutenzione, trattandosi di opera innovativa.
Installazione ascensore condominio: maggioranze
L’installazione ex novo di un ascensore rientra nell’ambito delle opere di innovazioni di un condominio.
Pertanto il codice civile regolamenta che, una volta entrata in discussione la proposta di collocare un impianto nell’edificio, la delibera deve essere approvata con la maggioranza degli intervenuti e almeno i due terzi del valore dell’edificio. In tale caso, l’ascensore diventa un impianto di proprietà comune.
Se invece l’installazione è volta all’eliminazione delle barriere architettoniche, è sufficiente un numero di voti che sia la maggioranza degli intervenuti, con almeno la metà del valore dell’edificio.
L’installazione dell’ascensore, purchè non lesiva, può avvenire anche quando non si realizza la maggioranza in assemblea condominiale.
In questo modo, se i condomini favorevoli intendono procedere comunque con l’installazione, l’opera realizzata sarà esclusiva proprietà di coloro che hanno contribuito a sostenere le spese.
Installazione ascensore condominio: ripartizione spese
Una volta approvata l’installazione ed eseguita l’opera, subentrano le questioni relative alla ripartizione dei costi e delle spese di manutenzione.
In materia il codice civile fa differenza per quanto riguarda il calcolo e l’imputazione delle spese.
Installazione di un ascensore
Secondo l’art 1123 primo comma del codice civile, la spesa sostenuta per l’installazione, comprendente le opere murarie, le parcelle dei professionisti e l’acquisto dell’ascensore stesso vengono ripartite in base ai millesimi di proprietà.
Manutenzione dell’ascensore
Quando invece occorre ripartire le spese di uso e manutenzione, entra in gioco l’art 1124 che, a riguardo, stabilisce il criterio di ripartizione, partendo dal concetto base che l’ascensore e le scale devono essere mantenuti e sostituiti dai proprietari delle unità immobiliari a cui servono.
La spesa viene così ripartita fra di essi: metà dell’importo in base alla quota di millesimi e metà in misura proporzionale all’altezza di ciascun piano dal suolo.
Prezzo di un ascensore domestico
Il prezzo di un mini ascensore domestico è generalmente compreso dai 15.000 ai 50.000 euro ad esclusione di opere murarie ed accessori particolari.
Differenza montacarichi e ascensore
Il montacarichi è un elevatore che serve a movimentare oggetti, mentre un ascensore è un elevatore realizzato per permettere alle persone lo spostamento tra i piani di un edificio.
Sgravi fiscali per la realizzazione di un ascensore
Gli ascensori godono degli sgravi fiscali ed aumentano il valore dell’edificio e degli appartamenti.
Da tenere in considerazione che le piattaforme elevatrici beneficiano dell’Iva agevolata al 4%.