Condominio: cosa fare se il vicino sposta continuamente mobili e fa rumore?
Che fare se il vicino di casa sposta continuamente i mobili e disturba il condominio? Come bisogna comportarsi con i vicini rumorosi che trascinano sedie, spostano mobili e fanno cadere oggetti sul pavimento? Vediamo cosa dice la legge sui rumori molesti e cosa fare quando i vicini del piano di sopra fanno rumore.

Vivere in condominio ha i suoi vantaggi (nuovi amici, prendere in prestito un ingrediente mancante), ma spesso comporta anche alcune frustrazioni, una delle principali è il rumore. Tutti abbiamo avuto almeno un’esperienza con un vicino odioso e rumoroso e gli elementi di disturbo possono essere svariati: continua pratica con la chitarra, divertimento notturno un po’ eccessivo o anche una persona generalmente rumorosa che tende a spostare i mobili di casa continuamente. Come bisogna comportarsi in questi casi? Qual è il giusto modo di agire? Cosa impone il regolamento condominiale? Scopriamolo insieme.
Condominio, il vicino sposta i mobili e fa rumore: che fare?

Quando si parla di rumori in condominio, è importante essere a conoscenza delle fasce protette in cui vige l’obbligo di silenzio: in genere sono tra le 13 e le 16 e dalle 21 fino alle 8 del mattino seguente. In altre parole non è consentito disturbare i vicini di casa durante le ore notturne e nel primo pomeriggio. Inoltre, alcuni regolamenti condominiali contengono regole ancora più stringenti ed è sempre bene consultarli per verificare l’esistenza di ulteriori divieti.
Dunque, che fare se il vicino di casa non rispetta le ore di silenzio e sposta i mobili di casa facendo rumore anche negli orari meno opportuni? A chi bisogna rivolgersi? Prima di intraprendersi qualsiasi azione legale è sempre bene tentare la via del dialogo e provare a spiegare la problematica. Se la strada della comunicazione non funziona, è possibile rivolgersi all’amministratore di condominio che farà da mediatore. In alternativa, è possibile intraprendere azioni di tipo civile o penale a seconda della gravità del rumore.
Rumori in condominio, cosa dice la legge?
Diamo un’occhiata all’aspetto legale della questione. Come anticipato, è possibile affrontare il problema dal punto di vista civile e penale. Nello specifico, l’articolo 844 del Codice Civile recita:
Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso.
L’articolo 659 del Codice Penale, invece, stabilisce che
chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309.