Cambio residenza, può portare alla perdita del bonus prima casa?
Il cambio residenza è uno degli elementi che potrebbe far concedere o perdere le agevolazioni connesse all’acquisto prima della prima casa. Com’è noto si cambia residenza quando ci si sposta da una casa ad un’altra per viverci stabilmente. Ma quando si può fare se si è acquisto un immobile con il bonus prima casa?

Quando si compra un immobile sfruttando le agevolazioni legate al bonus prima casa, ci sono una serie di requisiti da rispettare. Tra queste c’è il dover spostare la propria residenza nel Comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. Ma quanto tempo occorre restare residenti in quella casa prima di poter rivenderla o di poter cambiare la residenza?
Cambio residenza, ecco cosa dice la norma

Partiamo dall’ipotesi che un soggetto ha comprato una prima casa usufruendo delle relative agevolazioni. Ha l’obbligo di portare la residenza nel comune dove è ubicato l’immobile entro 18 mesi dalla data dell’acquisto. Altrimenti si rischia di perdere le agevolazioni godute e di conseguenza, si dovranno versare le imposte “risparmiate”, gli interessi e una sanzione del 30% delle imposte stesse.
Tuttavia se non è ancora trascorso il termine di 18 mesi per il trasferimento della residenza, l’acquirente che non può rispettare l’impegno assunto ha la possibilità di revocare la dichiarazione formulata nell’atto di acquisto dell’immobile e di chiedere la riliquidazione dell’imposta. Ma per farlo ha bisogno di presentare un’istanza all’ufficio presso il quale l’atto è stato registrato e poi pagare le relative imposte.
Cambio di residenza, quando cambiare la residenza

La residenza del compratore è importante. Ma molti si chiedono, entro quanto tempo devo mantenere la residenza in quel posto prima di potermi trasferire altrove? Non esiste una risposta univoca alla domanda. Infatti la legge non richiedere che il compratore debba portare la propria residenza nell’immobile comprato, ma in qualsiasi luogo nel comune dove si trova l’immobile. Anche se a dire il vero l’indirizzo pratico è quella di portarla proprio lì.
Secondo quanto dice l’Agenzia delle entrate, con la circolare n.69/E del 14-08-2002, il nuovo proprietario deve mantenere la residenza nel Comune della prima casa nei primi 18 mesi dalla stipula della compravendita. Questo è il tempo necessario entro cui il fisco può verificare la presenza di tutti i requisiti necessari per godere del bonus prima casa. Il calcolo dei 18 mesi decorre dal giorno della firma del contratto di compravendita e non da quello della sua registrazione (Cass. sent. n. 26599/22).
L’IMU non si paga sulla prima casa
La residenza è legata anche al pagamento dell’IMU. Infatti è bene ricordare che se si mantiene la residenza nella casa appena comprata, oltre a godere delle agevolazioni, non si dovrà pagare l’IMU. La normativa prevede che l’Imu sulla casa principale ed in cui si risiede stabilmente non va mi versata. Mentre su tutte le altre proprietà, l’imu si paga anche nella qualità di erede. L’Imu è l’imposta municipale propria dovuta per il semplice fatto di possedere un immobile. Sono escluse le abitazioni principali, purché non rientrino nelle categorie: A/1, A/8 e A/9.