Sconti Imu e Tari 2023 20%, 50%, 70%: a chi spettano le nuove agevolazioni

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Sconti Imu e Tari 2023 del 20%, 50% e 70%, chi ha diritto alle nuove agevolazioni? Quando è possibile ottenere la riduzione dell’Imposta Municipale Unica e della tassa sui rifiuti? Diamo un’occhiata alle ultime novità sugli sconti. 

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L’IMU e la TARI sono due tasse il cui pagamento spetta ai proprietari di un’abitazione e sono tra i principali tributi che gravano sulle famiglie italiane in possesso di un immobile. Nello specifico, l’Imposta Municipale Unica si applica quando si è in possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli siti nel territorio dello Stato mentre la TARI è la tassa sui rifiuti che finanzia i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La TARI è dovuta da chiunque possieda o detenga qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi.

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto diverse novità in materia di esenzione e agevolazioni, ma vale anche per l’IMU e la TARI? A chi spetta lo sconto del 20%, 50% e 70%? Diamo un’occhiata agli ultimi aggiornamenti.

Agevolazioni IMU e TARI 2023

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Da quest’anno è possibile avere accesso ad una serie di sconti sul pagamento delle imposte sulla casa come l’IMU e la TARI. Le agevolazioni non sono tutte uguali, ma variano in percentuale rispetto all’immobile per cui si pagano le imposte.

La legge prevede uno sconto del 20% sul pagamento di IMU e TARI solo se il Comune approva una specifica delibera che preveda una riduzione delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali fino al 20%. In alternativa, è possibile godere dell’agevolazione scegliendo di pagare le imposte tramite domiciliazione bancaria.

La situazione cambia quando una casa viene data in comodato d’uso ai propri figli. In quel caso, la percentuale di sconto sulle imposte sale al 50% e per ottenere l’agevolazione bisogna fare attenzione ai seguenti punti:

  • registrare il contratto comodato d’uso gratuito della casa all’Agenzia delle Entrate
  • la casa data in comodato d’uso non deve rientrare tra le case di lusso o di pregi
  • la casa deve essere data in comodato uso a parenti di primo grado in linea diretta, cioè genitori e figli;
  • il genitore che concede la casa in comodato deve risiedere nello stesso comune in cui si trova la casa data in comodato
  • il genitore proprietario della casa ceduta in comodato che possedere al massimo due immobili ad uso abitativo e sempre nello stesso Comune.

È doveroso precisare che lo sconto del 50% per una casa data in comodato d’uso gratuito vale solo per l’Imu e non per la Tari. Quest’ultima andrà pagata senza agevolazioni. Inoltre, è possibile ottenere uno sconto del 70% sempre sull’Imposta Municipale Unica se si sceglie di pagare con domiciliazione bancaria.

IMU e TARI, lo sconto del 25%

Per le imposte IMU e TARI 2023 è previsto uno sconto aggiuntivo del 25% nel caso in cui una casa venga data in affitto a canone concordato. Più precisamente, lo sconto è previsto solo per il pagamento dell’Imu. Anche in questo caso, la tassa sui rifiuti resta a prezzo pieno e spetterà agli inquilini della casa in affitto.