Contratto comodato d’uso oneroso: come funziona, tasse
Il comodato d’uso oneroso è un contratto col quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile dietro pagamento di una somma di denaro. Chi cede il bene si chiama comodante, chi lo riceve si chiama beneficiario o comodatario. Scopriamo in cosa consiste, le tasse e i rischi.

Secondo una formula dell’articolo 1803 del Codice Penale, il comodato d’uso oneroso è un tipo di contratto che permette al proprietario dell’immobile di concedere l’utilizzo dell’immobile stesso richiedendo un onere economico come un contributo per le spese (Es: pagamento dell’IMU) che risulterà comunque inferiore rispetto alla somma dovuta per un contratto di locazione.
Si tratta, infatti, di un rimborso simbolico che non è mai equivalente al costo di mercato del bene immobile. Solitamente questa tipologia di contratto viene utilizzata tra soggetti fidati che decidono la durata del contratto.
Come funziona il comodato d’uso oneroso

Come abbiamo detto, nel comodato d’uso oneroso i due soggetti decidono autonomamente la durata del contratto che può essere di due tipi:
- a tempo determinato e alla scadenza del periodo previsto il comodatario deve assolutamente restituire l’immobile al proprietario
- la durata del contratto non viene fissata e quindi non c’è una scadenza precisa. In questo caso il comodatario deve liberare l’immobile nel momento in cui il proprietario lo richiede
Tasse e registrazione
Il comodato d’uso oneroso può essere stabilito in forma scritta ( in tal caso la registrazione deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data dell’atto) o in forma verbale.
Se il contratto è in forma scritta è necessaria sempre la registrazione di comodato da effettuare presentando presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate il modello di richiesta di registrazione atti privati (modello Rap).
La registrazione deve avvenire entro 20 giorni dalla stipula del contratto e prevede che venga versata:
- imposta di registro di 200 €;
- imposta di bollo di 16 € per ogni quattro facciate scritte.
Al momento della registrazione, è necessario consegnare tre copie del contratto, ognuna con le relative marche da bollo.
Differenza tra comodato d’uso gratuito e oneroso
La differenza sostanziale tra comodato d’uso gratuito e oneroso sta nella possibilità di concedere ad una persona di abitare all’interno della proprietà senza dover corrispondere un canone mensile.
Nel comodato d’uso oneroso, infatti, è previsto un contributo economico simbolico chela formula del comodato d’uso oneroso non prevede. Per maggiori informazioni, leggi qui.
Agevolazione IMU/TASI
La legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 10, della legge 208/2015) prevede che la base imponibile ai fini IMU/TASI possa essere ridotta del 50% per le unità immobiliari (ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta, entro il primo grado, che le utilizzano come abitazione principale.
Per usufruire di tale agevolazione è necessario registrare il contratto di comodato.