Pianerottolo condominiale: le piante sono ammesse o vietate?

Autore:
Elisabetta Coni
Tempo di lettura: 4 minuti

Quando si vive in un condominio, è comune che i vicini di casa cerchino di abbellire gli spazi comuni, come ad esempio il pianerottolo, collocando delle piante in vasi. Tuttavia, è importante capire quali siano le regole e le leggi in vigore per evitare di creare problemi o di violare i diritti degli altri condomini. 

Pianerottolo condominiale: piante ammesse o vietate? Scopri le regole e le leggi in vigore!
Photo by ededchechine – Freepik

Si possono tenere delle piante sul pianerottolo del proprio condominio? Prima di tutto, è fondamentale comprendere se il pianerottolo rientri tra le parti comuni dell’edificio condominiale. Secondo il Codice Civile italiano, l’edificio condominiale è composto da parti comuni, come ingressi, scale, ascensori, cortili, e da parti di proprietà esclusiva, come le abitazioni e le relative pertinenze. Mentre nelle proprietà private è possibile fare ciò che si desidera, per quanto riguarda le parti comuni è necessario rispettare i diritti degli altri condomini, che ne sono proprietari allo stesso modo.

Sebbene l’articolo 1117 del Codice Civile, che elenca le aree comuni del condominio, non menzioni espressamente il pianerottolo delle scale, esso è considerato parte comune dell’edificio in quanto costituisce una estensione delle scale e, di conseguenza, è di proprietà di tutti i condomini.

Tuttavia, è importante sottolineare che il pianerottolo può essere di proprietà privata di uno o più condomini solo se tale condizione è specificata chiaramente nell’atto di acquisto delle singole unità abitative o nel regolamento contrattuale del condominio, indicandone l’utilizzo esclusivo per una determinata unità immobiliare.

Piante sul pianerottolo, cosa dice la legge

Pianerottolo condominiale: piante ammesse o vietate? Scopri le regole e le leggi in vigore!
Photo by topntp26 – Freepik

La pratica di posizionare piante sul pianerottolo non è vietata in modo assoluto; anzi, spesso è apprezzata perché contribuisce a rendere l’ambiente più piacevole. Tuttavia, è importante rispettare alcune regole affinché questa pratica non diventi un’ingiustizia per gli altri condomini.

Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile, ogni condomino può usufruire delle cose comuni a condizione che non impedisca agli altri di farne uso secondo il proprio diritto e non ne alteri la destinazione. Pertanto, non è possibile occupare le parti comuni con oggetti che impediscano agli altri condomini di utilizzarle o di accedervi, né posizionare piante in modo tale da intralciare il passaggio o l’accesso alle unità abitative.

Regolamento condominiale per disciplinare le parti comuni

Per garantire il rispetto di tali regole, il condominio può adottare un regolamento che disciplini l’uso delle parti comuni e stabilisca eventuali limitazioni riguardanti l’arredamento, inclusi i vasi di piante. Questo regolamento deve essere redatto in conformità alle norme di legge e approvato all’unanimità dai condomini.

La questione delle piante sul pianerottolo è un tema delicato all’interno dei condomini. Mentre è possibile collocare delle piante per abbellire gli spazi comuni, è fondamentale rispettare i diritti degli altri condomini e non intralciare l’utilizzo delle parti comuni, come le scale e l’accesso alle abitazioni. Se il pianerottolo è una parte comune, il suo utilizzo deve essere condiviso da tutti i condomini, a meno che non sia previsto in modo esplicito nella documentazione legale che lo definisce come proprietà privata.

Comunque, è sempre consigliabile consultare le leggi vigenti e il regolamento del condominio per assicurarsi di rispettare le norme e mantenere un clima armonioso all’interno della comunità condominiale. Scegliere piante adatte e posizionarle in modo che non intralcino il passaggio è un modo per conciliare la volontà di abbellire gli spazi comuni con il rispetto delle esigenze di tutti i condomini. Consultare prima il regolamento condominiale o chiedere all’amministratore delucidazioni sarà un modo per dimostrare di volere il bene di tutti e mantenere l’armonia del vivere civile.