Impianto elettrico del Condominio: quali sono i requisiti?
Come si installa ed, in particolare, quali sono le caratteristiche peculiari che un impianto elettrico deve possedere per essere installato all’interno di edificio condominiale?
Come si installa un impianto elettrico all’interno di un edificio condominiale?
Ed, in particolare, l’impianto a quale parte comune è destinato per garantire il quotidiano e perfetto funzionamento?
- Impianto elettrico in Condominio: caratteristiche e utilità
- Impianto elettrico condominiale: requisiti essenziali stabiliti dalla legge
- Installazione di impianto energetico condominiale: rilascio certificazione di conformità
- Impianti e conformità alle norme: l’obbligo di controllo in capo all’amministratore
Impianto elettrico in Condominio: caratteristiche e utilità
L’impianto elettrico installato in un edificio condominiale serve a garantire l’utilizzo di alcune parti comuni quali l’ascensore, l’autoclave e l’illuminazione delle scale.
L’art.1117 n.3 c.c. specifica la natura comune dell’impianto elettrico in funzione della propria destinazione d’uso summenzionati.
Tale disposizione può essere derogata dal contenuto del regolamento condominiale contrattuale, se accettato da tutti i condomini, riservando la proprietà comune dello stesso impianto ad un gruppo di persone o ad alcuni condomini.
Quali devono essere i requisiti in possesso di un impianto elettrico condominiale, ossia di un impianto elettrico destinato a far funzionare beni in proprietà comune?
Impianto elettrico condominiale: requisiti essenziali stabiliti dalla legge
Per assolvere le proprie funzioni, l’impianto elettrico condominiale deve possedere dei requisiti specifici, differenti da quelli richiesti per gli impianti realizzati prima del 2008.
Per gli impianti successivi nel tempo, il decreto ministeriale n.37 del 2008, ha statuito delle modifiche ai criteri di installazione dell’impianto condominiale.
Il decreto stabilisce, in primis, che siano da ritenersi condominiali, gli impianti destinati ad erogare energia elettrica verso tutte le unità immobiliari di proprietà esclusiva dei singoli condomini.
Tale impianto ex art.6 del succitato decreto, dev’essere realizzato ed installato a regola d’arte ed in conformità alla normativa vigente.
La regola d’arte quale criterio di realizzazione degli impianti elettrici condominiali è sancita dalle norme legislative e regolamentari dettate dall’UNI e dal CEI (Comitato elettrico italiano).
Tali enti emettono delle norme che contengono quelle indicazioni tecniche volte, praticamente, ad indirizzare la realizzazione degli impianti per assicurarne la sicurezza ed efficienza in modo armonico in tutta l’Europa.
Installazione di impianto energetico condominiale: rilascio certificazione di conformità
Al termine dell’installazione di un impianto energia elettrica, dalla ditta appaltatrice dei lavori, sarà all’esito degli stessi, rilasciata la certificazione di conformità, che certifichi la conformità dell’impianto alle norme legislative, regolamentari e tecniche in vigore.
Allorquando il condominio costituisca luogo di lavoro, l’impianto elettrico di messa a terra sarà sottoposto a verifica periodica ex d.p.r. n.462 del 2001.
Impianti e conformità alle norme: l’obbligo di controllo in capo all’amministratore
Le certificazione di congruità alle normative tecniche e regolamentari in vigore, da parte dell’impianto elettrico condominiale dovrà essere rilasciata all’amministratore, il quale, quale custode delle parti comuni deve attivarsi per assicurare l’efficiente funzionamento dell’impianto e la sicurezza dello stesso, evitando danni o pericoli a carico di condomini o terzi.
Ex art.1130 n.6 c.c., l’amministratore nell’ambito dell’anagrafe condominiale è tenuto ad inserire le condizioni di sicurezza relative alle parti comuni dell’edificio.
Il tenore di tale disposizione è da intendersi quale onere in capo all’amministratore di spronare l’assemblea condominiale per ottenere la certificazione dell’impianto elettrico esistente e se non sussista, di ottenerlo in conformità alla normativa vigente.
L’amministratore deve, infatti, attivarsi per ottenere la conformità dell’impianto elettrico condominiale alle prescrizioni tecniche e legislative necessarie per ottenere il rilascio del certificato di agibilità sia in prima istanza che al momento del rinnovo.