Impianto elettrico: domotico e smart home
L’impianto elettrico è sempre più smart grazie all’utilizzo di tecnologie sempre più innovative che ne semplificano la gestione. Alla domotica si aggiungono ora la tecnologia IoT e le app dedicate

I principali criteri progettuali per soddisfare i requisiti prestazionali di un impianto elettrico sono due: la flessibilità, cioè il sapersi adeguare nel tempo ai cambiamenti abitativi e organizzativi, e la sicurezza, ovvero la protezione di persone e cose che interagiscono nell’ambiente. In Italia, materiali e apparecchi utilizzati devono rispondere alle normative CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).
- Un solo tasto per quattro funzioni
- Una soluzione ‘tutto in uno’
- Sistema domotico per 16 funzioni
- Impianti tradizionali più smart
- Con app o assistenti vocali
- Non solo placca
- Essenziale, connessa, intuitiva e domotica
- Dalla casa elettrica alla casa smart
- Un’App per i lighting designer dei musei
- Impianto elettrico: foto e immagini
Un solo tasto per quattro funzioni


Mono è la collezione di PHL, disegnata da Enrico Corelli, fondatore e CEO dell’azienda. “Oggi nelle case si vedono di frequente pareti invase dalle placche di comando, a volte con decine di tasti per lo più per misteriose funzioni non ancora definite, a volte ognuna installata per una singola funzione spesso non meglio specificata. Mono, radunando in un unico tasto o in due una pluralità, vuole essere un’alternativa intelligente e bella a questo disordine tecnico e insieme visivo”, commenta il designer.
Mono è una serie estremamente innovativa, con evidenti riferimenti all’arte e al Bauhaus. Scocca e pulsante sono ottenuti da massello di alluminio, il retro dello chassis è stampato in 3D e la finitura è ottenuta con la posa di un film ceramico (prodotto da Cerakote) che ne incrementa la tattilità, la resistenza e la durata. La placca base ospita, al centro, un singolo tasto rotondo e basculante che, premuto in quattro punti, aziona diverse funzioni.
Ma ciò che si intuisce al primo sguardo sono la chiarezza funzionale e la possibilità di scegliere tra colori decisamente inusuali per questa tipologia di prodotto.
La norma CEI 64-8 prevede, per la classificazione degli impianti elettrici residenziali, tre livelli riferiti alle prestazioni impiantistiche:
- il livello base, che prevede un numero minimo di prese, punti luci, circuiti e almeno due interruttori differenziali, in base alla metratura e tipologia del locale;
- il livello standard, con un numero maggiore di componenti rispetto al livello base e l’installazione di un sistema di controllo dei carichi;
- il livello domotico, nel caso in cui l’impianto debba gestire funzioni più complesse, come il controllo delle temperature, il controllo da remoto, la rilevazione di incendi…
Una soluzione ‘tutto in uno’


La Multipresa AVE permette di integrare fino a quattro tipi di prese, anche nella tradizionale scatola da incasso a tre moduli, una bipasso, una schuko, una USB tipo A e una USB tipo C, eliminando, in questo modo, gli spazi generalmente inutilizzati tra le prese. Disponibile anche la versione tradizionale in bianco o nero opaco.
La domotica mira a migliorare e a semplificare e la funzionalità delle abitazioni. Si tratta, in pratica, di applicare l’informatica all’elettronica per il controllo e la gestione da remoto delle attività. Tuttavia, un vero sistema domotico richiede il cablaggio dell’intero edificio per poter gestire tutti gli impianti in maniera avanzata, integrata e coordinata, ma i sistemi possono essere implementati gradualmente, aggiungendo un po’ per volta i dispositivi, fino ad arrivare alla gestione completa.
Fin da principio, per evitare il disagio di interventi e opere murarie in momenti successivi, sarebbe utile progettare l’impianto domotico in parallelo alla riqualificazione dell’interno.
Sistema domotico per 16 funzioni

[email protected] è il sistema di domotica per casa proposto di ABB, in grado di gestire luci, riscaldamento, climatizzazione, citofonia, tende e facile da controllare da remoto tramite un pannello di comando a parete (nell’immagine), con smartphone o computer. Sedici i comandi che possono essere predisposti.
Impianti tradizionali più smart

La nuova serie civile connessa AVE Smart 44 di AVE dal design ultrasottile e tecnologia Wi-Fi Mesh, permette di creare una rete di dispositivi in grado di comunicare tra loro. I tradizionali impianti, con semplici passaggi, possono essere implementati con funzioni smart.
Una valida alternativa per non intervenire sull’impianto elettrico, è data dalla Smart Home che sfrutta le tecnologie come Internet of Things, che consente di connettere i dispositivi a internet e comandarli tramite Wi-Fi e Bluetooth, con app dedicate. In questo caso, a differenza dell’impianto domotico che gestisce in maniera centralizzata ogni dispositivo, la gestione è più frammentata.
Con app o assistenti vocali


Con Matix with Netatmo di Bticino è possibile gestire e controllare da remoto le luci, le tapparelle, le prese comandate, il riscaldamento, il condizionamento in maniera semplice con lo smartphone tramite l’App ‘Home + Control’, o usando gli assistenti vocali di Amazon, Google e Apple. La nuova linea, realizzata in tecnopolimero, è disponibile in 23 colori, declinati in varie finiture.
Non solo placca


EGO Smart si inserisce nella gamma di soluzioni e sistemi connessi ChoruSmart di Gewiss, evolvendo il concetto di placca, che diventa un elemento di dialogo continuo con i dispositivi e i sensori Smart della casa, grazie a un display grafico integrato, su cui scorrono testi e icone che segnalano i comandi attivati. Inoltre una luce LED perimetrale alla placca segnala eventuali messaggi di alert.
I comandi sono ad azionamento assiale e, grazie alla modalità SHIFT, è possibile incrementare le funzioni, senza aggiungere spazio di installazione. La App Home Gateway gestisce tutte le funzioni da remoto.
Da un recente studio dell’agenzia interazionale sull’analisi dei dati GFK Market Intelligence, si evince che, grazie alla domotica, è possibile risparmiare, in media, oltre il 20% di energia elettrica al giorno.
Essenziale, connessa, intuitiva e domotica

Vimar propone la nuova serie di placche e di comandi Linea, dotata di numerosi brevetti. La collezione è essenziale, grazie al design minimale che lascia ampio spazio alla superficie di comando e intuitiva, per il profilo e la curvatura dei comandi che rendono immediata l’interazione.
Di minimo spessore, è ampiamente connessa perché alla classica piattaforma modulare bus per l’Home & Building automation, si aggiunge la piattaforma XT, che rende l’utilizzo della domotica ancora più semplice e il design ancora più elegante. Il pulsante, una volta azionato, torna nella posizione di partenza (tecnologia brevettata In-line), perfettamente allineato alla superficie. Viene fornita con due modalità di retroilluminazione: con un quadratino sul comando o con un fascio di luce verticale dal basso che crea un piacevole gioco luminoso sulla parete.
Nei colori bianco, nero o canapa, a cui si aggiungono 12 finiture ecofriendly.
Dalla casa elettrica alla casa smart


‘ALTATENSIONE Vimar made in Italy’ è il titolo della mostra recentemente presentata all’ADI Design Museum di Milano, che ha ripercorso l’evoluzione degli impianti e degli oggetti legati all’elettricità e la storia dei quasi ottant’anni dell’azienda.
Al di là del fenomeno fisico e tecnico, l’alta tensione nella nostra società è diventata sinonimo di tensione operativa, di concentrazione massima rispetto a un obiettivo. Ma in una società complessa come la nostra contemporanea non basta una tensione fisica oppure operativa, serve sempre di più una tensione morale, capace di orientare le regole della competizione globale. Ecco perché il percorso che viene proposto non affronta le sole questioni tecniche o economiche o organizzative,
ha commentato Luciano Galimberti, che ha definito il concept e diretto la mostra insieme a Valentina Fisichella, che ne ha curato il coordinamento scientifico e progettato l’allestimento.
Divisa in cinque sezioni, la mostra ha esposto l’evoluzione dei prodotti, dei servizi, della struttura dell’azienda. Evoluzione strettamente connessa alla cultura dell’abitare e alla cultura industriale con le tutte le loro trasformazioni: dalla casa elettrica, alla casa smart.
Un’App per i lighting designer dei musei


Anche nei musei, o forse direi soprattutto nei musei, la luce ha un’importanza fondamentale e la figura del lighting designer è assolutamente necessaria, per la scelta degli apparecchi illuminanti con le temperature e colore idonee, per il loro posizionamento e per la gestione delle sorgenti. Per agevolare il professionista l’App di Giada System, appartenente a Cobofra Group, tra i maggiori produttori di cavi elettrici ed elettronica cablata, permette di agire sull’intensità e il colore della luce, sulla sua temperatura e sul suo posizionamento.