Divisione di un bene cointestato, i casi in cui è possibile

Autore:
Francesca Agata Cavaleri
  • Laurea in Direzione Aziendale
Tempo di lettura: 5 minuti

La divisione di un bene cointestato può essere la soluzione migliore, quando ad esserne proprietari sono diversi soggetti. Ecco quindi come si procedere in queste situazioni e quali sono i passi da seguire per ottenerla.

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Divisione di un immobile, la casa in campagna
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Può succedere di ereditare un immobile, per successione o per testamento, ma di non essere da soli. Infatti può succedere di avere fratelli, o altri familiari e diventare coeredi di uno stesso bene. Il problema non è tanto nella gestione, ma quando ad esempio si decide di vendere, se c’è qualcuno che non è d’accordo. La divisione di un bene cointestato potrebbe essere la giusta soluzione.

Divisione di un bene cointestato, il caso della vendita

vendere un immobile
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La vendita di un immobile avviene dinnanzi ad un Notaio che ne trasferisce la proprietà da parte venditrice a parte acquirente. Per parte venditrice si intendono tutti i proprietari di un immobile che possono essere presenti dinnanzi al notaio o attraverso una regolare procura a vendere. Ma in ogni caso non ci può vendere un immobile all’insaputa anche di un solo oggetto. In altre parole, possiamo dire che devono essere tutti d’accordo.

Tuttavia non è sempre così facile. Perché può succedere che ci siano dei comproprietari che non hanno nessun tipo di interesse a vendere e quindi l’immobile resta “bloccato“. Quando questo succede, ci si chiede se è possibile imporre al coerede contrario, la volontà degli altri di vendere lo stesso il bene.

Divisione di un bene cointestato attraverso un accordo

Divisione del bene ed accordo tra le parti
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Se da un lato non si può obbligare una persona a vendere, dall’altra non si può obbligare qualcuno a mantenere una proprietà che non vuole. Infatti le parti possono trovare un accordo che gli permette di trovare una pacifica soluzione. Il bene può quindi essere frazionato qualora ci siano le caratteristiche per lo stessa divisione. Ad esempio, se un palazzetto ha due piani, due fratelli potrebbero decide di prendere un appartamento ciascuno. Ma se il frazionamento non è possibile o non sarebbe equo, cosa si può fare?

La legge garantisce a ciascun comproprietario di vendere la propria quota oppure rivolgersi al Tribunale e chiedere la divisione giudiziale del bene. Una richiesta che può essere presentata anche da un solo comproprietario. Dovrà farsi assistere da un avvocato e presentare un atto di citazione (previsto e disciplinato dall’art. 163 del c.p.c.) avanti al Tribunale del luogo dove si trova l’immobile comune. A questo punto convocherà tutti i proprietari per decidere sul da farsi.

Le decisioni del giudice

Il giudice prima di decidere può chiedere se c’è un coerede disposto ad acquisire le quote di proprietà. Se ci sono più offerenti, il giudice di solito sceglie per chi già risiede nell’immobile o per chi ha già la quota maggiore. Ma se questa scelta non trova una soluzione al problema, allora si procede diversamente.

Infatti se nessuno è intenzionato a mantenere la proprietà si può procedere con la vendita all’asta giudiziale e lì sarà un terzo a comprare l’oggetto del contendere. Le regole sono quelle di una normale asta immobiliare con l’assegnazione con decreto del tribunale.

Divisione di un bene cointestato: foto e immagini