Amministratore di condominio, nuove importanti novità: cosa cambia

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 3 minuti

Sono in arrivo importanti novità che riguardano la figura dell’amministratore di condominio: con l’approvazione definitiva della legge sull’equo compenso, cambierà la retribuzione del responsabile delle parti comuni dell’edificio. Alcuni cambiamenti interesseranno anche l’istruzione dell’amministratore con l’introduzione di un corso di laurea specifico. Diamo un’occhiata agli ultimi aggiornamenti. 

Amministratore di condominio
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L’amministratore di condominio è un professionista al quale viene assegnato il compito di occuparsi della gestione amministrativa dei beni comuni del condominio. La sua nomina è prevista dal codice civile italiano e avviene su delibera dell’assemblea quando i condomini sono più di otto. Solitamente l’incarico ha durata di un anno e si intende rinnovato per eguale durata. Si tratta di una figura importante che ha l’obbligo di svolgere le seguenti mansioni:

  • eseguire le deliberazioni dell’Assemblea dei Condomini e curare l’osservanza del Regolamento di Condominio
  • disciplinare l’uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini
  • riscuotere i contributi e pagare le spese per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni
  • compiere gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell’edificio. Inoltre, alla fine di ciascun anno, deve rendere il conto della sua gestione.

Per quanto riguarda il compenso dell’amministratore di condominio, l’importo viene stabilito sin dall’inizio e solitamente viene calcolato in base al numero delle unità immobiliari. Inoltre, è doveroso precisare che non esistono dei minimi tariffari. Tuttavia, con la legge sull’equo compenso, qualcosa sta per cambiare anche se le novità interessano (per il momento) gli amministratori dei condomini comunali e pubblici.

Compenso dell’amministratore di condominio: cosa cambia?

Amministratore di condominio
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Come anticipato, da quando l‘equo compenso è diventato legge sono state introdotte importanti novità che hanno interessato i professionisti italiani. Nello specifico, la legge definisce equo un compenso che sia proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, nonché conforme ai compensi previsti da specifici decreti ministeriali. La nuova legge trova applicazione in ambito pubblico, dunque i cambiamenti del compenso interesseranno gli amministratori che si occupano di condomini comunali e pubblici, per poi estendersi anche ai privati.

Amministratore di condominio, novità sull’istruzione

Per svolgere il ruolo di amministratore di condominio, un soggetto deve essere in possesso di determinati requisiti come il titolo di studio di diploma di scuola superiore e deve aver frequentato un corso di formazione professionale della durata di almeno 72 ore, e corsi annuali di aggiornamento di 15 ore.

Tuttavia, a partire dall’anno accademico 2023-2024, sarà possibile iscriversi ad un corso di laurea triennale dedicato proprio a questo lavoro e che prevede lo studio di materie specifiche legate all’amministrazione condominiale. In questo modo sarà possibile formare figure professionali altamente qualificate, in grado di svolgere con professionalità qualsiasi mansione. Attualmente non c’è alcun obbligo, anche se potrebbe diventarlo in futuro.

Novità per l’amministratore di condominio: immagini e foto