Scoppia il caso barriere architettoniche: perché il condominio deve intervenire immediatamente

Autore:
Raffaele Di Ciano
  • Laurea in Belle Arti
Tempo di lettura: 5 minuti

Eliminare le barriere architettoniche per permettere la fruizione di tutti gli spazi condominiali rientra tra gli obblighi del condominio. Il diritto all’eliminazione degli ostacoli, infatti, rientra tra quelli riconosciuti in ambito di accessibilità, ed è considerato un’esigenza imprescindibile.

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Eliminare le barriere architettoniche: obbligo del condominio
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Chiunque abbia disabilità, difficoltà motorie e necessità speciali e vive in un condominio, spesso deve fare i conti con le barriere architettoniche. Queste, infatti, limitano fortemente la fruizione degli spazi e l’accessibilità a tutte le aree condominiali.

La legge però, soprattutto negli ultimi tempi, ha iniziato ad allargare il diritto all’accessibilità, introducendo tra gli obblighi del condominio anche quello di eliminare le barriere architettoniche, proprio con l’intento di favorire l’accessibilità di tutti.

In particolare, a trattare la materia del superamento delle barriere architettoniche è la legge n. 13 del 1989, che per gli interventi volti alla loro eliminazione prevede una disciplina agevolata: l’articolo 2, integrato dall’articolo 3 di cui al D.L. n. 76/2020 (convertito con modificazioni nella L. 11 settembre 2020, n. 120) riconosce ad ogni condomino il diritto di realizzare interventi per eliminare le barriere architettoniche, che non sono più considerate voluttuarie.

Eliminare le barriere architettoniche

Eliminare le barriere architettoniche: obbligo del condominio
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Quando si pensa alle barriere architettoniche, spesso si fa riferimento solamente agli ostacoli fisici che impediscono ad una persona con capacità motorie ridotte di fruire sia degli spazi pubblici che di quelli privati, come ad esempio le scale, i dislivelli, i marciapiedi troppo stretti e via dicendo.

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Le barriere architettoniche però, non sono solamente fisiche e non ostacolano solamente la vita di chi ha difficoltà a camminare, ma influiscono enormemente anche su chi ha difficoltà di tipo sensoriale. Rientra nella categoria, infatti, anche l’assenza della segnaletica per i non vedenti e i non udenti. Questo tipo di barriera è definita percettiva o senso-percettiva e si trova sullo stesso identico piano delle barriere fisiche di cui sopra.

Come anticipato, i condomini hanno l’obbligo di favorire l’uso e la fruizione degli spazi condominiali a tutti i condòmini. L’unico limite che devono rispettare riguarda la stabilità e la sicurezza dell’edificio. Questo vuol dire che, diversamente da come avviene per tutte le altre modifiche allo stabile, quelle per l’eliminazione delle barriere architettoniche prevalgono sul decoro architettonico poichè rispondono al principio di solidarietà sociale e condominiale. La normativa di riferimento, in questo senso è il DM 236/89, che prevede 3 principi fondamentali:

  • adattabilità,
  • visitabilità,
  • accessibilità.

Gli obblighi del condominio

Eliminare le barriere architettoniche: obbligo del condominio
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Oltre alla normativa di cui sopra, anche il Codice Civile (art. 1120) interviene sull’argomento e sancisce che l’abbattimento delle barriere architettoniche in condominio può essere deliberato dall’assemblea con la maggioranza dei presenti in assemblea, che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio, oppure, in mancanza della maggioranza, anche da un singolo condomino a proprie spese.

In questo senso, è bene sapere che il bonus barriere architettoniche si potrà sfruttare anche nel 2026, e che le opere realizzate non devono comportare rischi per la sicurezza, oltre che rappresentare la miglior alternativa sul piatto della bilancia.

Se così non fosse, e oltre a ledere la sicurezza dell’edificio gli interventi influissero negativamente sul valore degli immobili del condominio o non fossero l’opzione migliore sia in termini di impatto sul decoro che in termini tecnici, potrebbero essere rigettati. Per questi casi, o per gli interventi minori, si può ricorrere all’edilizia libera, che nel rispetto di determinati parametri, permette di intervenire sulle barriere architettoniche senza bisogno di alcun permesso.

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