Bonus barriere architettoniche 2026: la conferma ufficiale

Sembra essere arrivata la conferma ufficiale al bonus barriere architettoniche 2026, che proietta anche nel 2026 l’incentivo volto all’eliminazione degli ostacoli fisici all’accessibilità e alla fruizione degli spazi sia privati che pubblici nei condomini italiani. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

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Il governo è attualmente al lavoro per determinare quali bonus casa supereranno l’anno 2025 e quali invece si interromperanno al 31 dicembre. La manovra di bilancio è, anche quest’anno, molto dibattuta, ma sui bonus casa le idee sembrano essere piuttosto chiare, e nei piccoli margini di movimento lasciati dai maxi bonus (bonus ristrutturazione ed Ecobonus) sembra ancora esserci posto per incentivi minori, ma di enorme importanza, proprio come il bonus barriere architettoniche, che è stato confermato anche per il 2026.

Questo bonus è estremamente importante per le persone con disabilità o mobilità ridotta, ma non solo, poichè permette maggiori investimenti nell’eliminazione delle barriere architettoniche e incentiva l’inclusività.

Dalle scale alla mancanza di ascensori, dalle porte troppo strette alla pavimentazione irregolare, gli interventi che in un condominio possono rendere la vita più semplice a chi non gode di una normale mobilità sono davvero numerosissime. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul bonus barriere architettoniche 2026, dalla platea di beneficiari agli interventi ammessi, dalla modalità di richiesta a quella di fruizione dell’incentivo.

Bonus barriere architettoniche

Il bonus barriere architettoniche tornerà anche nel 2026, e lo farà sotto forma di detrazione fiscale pari al 75% della spesa sostenuta per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche in condominio.

Una specifica molto importante da fare, e prioritaria su tutto il resto, è che gli interventi devono essere realizzati appositamente per eliminare le barriere architettoniche, e che tutti i documenti fiscali a loro inerenti devono essere conservati e tracciabili, dai pagamenti alle fatture. Ciò detto, è importante chiarire chi è incluso nella platea di beneficiari, e come fare richiesta del bonus.

Il bonus si rivolge ai proprietari di immobili in edifici condominiali, a prescindere che questi siano persone fisiche o associazioni, ma non solo. Rientrano tra i beneficiari anche gli inquilini e tutti i titolari di diritti reali di godimento sulle unità immobiliari.

Ai fini dell’agevolazione, è importante che le spese per gli incentivi siano state sostenute a partire dal 1 gennaio 2022, e che i pagamenti siano stati effettuati con il bonifico parlante. Se i lavori sono svolti dal condominio, l’amministratore deve fornire a tutti i condòmini gli strumenti necessari per richiedere il bonus in dichiarazione dei redditi. Una volta ottenuta, la detrazione fiscale si riscuote in 5 anni.

Gli interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili ai fini della detrazione fiscale sono di diversa natura, e tra i principali si trovano:

• l’installazione di rampe per l’accesso agli edifici,
• le modifiche negli interni per la creazione di percorsi accessibili,
• l’installazione di ascensori o montascale,
• la rimozione di ostacoli fisici quali porte e corridoi troppo stretti,
• gli adattamenti dei servizi igienici per garantire la fruibilità da parte di persone con disabilità.

In una manovra di bilancio che sta eliminando molti bonus casa, la conferma del bonus barriere architettoniche arriva sotto forma di lieta novella, soprattutto in termini sociali, poichè contribuisce ad aumentare l’inclusione e a rendere più facile la vita di chi ha bisogni speciali.

Dopo l’ok al bonus ristrutturazione, all’Ecobonus e al Superbonus 110%, si aggiunge un incentivo al 2026 a cui gli italiani sono particolarmente affezionati e che ha riscosso molto successo negli anni scorsi. Non resta che attendere per sapere quali altre agevolazioni rientreranno nella Legge di Bilancio 2026.

Bonus barriere architettoniche 2026: foto e immagini