Imu, Tasi, Tassa rifiuti: dal 2025 non si pagheranno più queste annualità 

Autore:
Giacomo Mazzarella
  • Consulente Centro di Assistenza Fiscale
Tempo di lettura: 3 minuti

Con l’arrivo dello stralcio automatico sulle cartelle esattoriali, anche Imu, Tasi e Tassa Rifiuti possono rientrare. E per alcuni contribuenti finirebbe con la cancellazione della cartella esattoriali e in alcuni casi del debito intero. 

Imu stralcio automatico

Notizie molto importanti quelle che riguardano tasse dovute al Comune, se non pagate in precedenza. Se questi balzelli, non pagati per tempo, erano diventati cartella esattoriale, ecco che il decreto riscossione adesso li annulla. O almeno, annulla la pretesa dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, cioè l’ente che deve incassare queste tasse dopo che queste sono diventate cartella esattoriale.

Potrebbe però anche essere vero che alcune annualità di queste tasse, alla fine diventeranno completamente da non pagare più. Molto dipende da Comune a Comune. Perché non sempre la cancellazione della cartella significherà addio a tutto il debito.

Imu, Tasi, Tassa rifiuti: dal 2025 stralcio automatico

tasse casa
Non si pagheranno più queste annualità di Imu, Tasi, Tari e così via. Cosa hanno in comune tra loro queste tasse? Sono le imposte che versano i contribuenti sulla casa. Tutte tasse che finiscono al Comune dove è situata la casa del contribuente. In alcuni casi, come per l’Imu che grava sulle seconde case, la tassa è sulla proprietà. In altri casi, dipende dalla metratura dell’immobile e dal numero dei residenti.

Come per esempio la Tassa sui rifiuti. Chi ha omesso il pagamento per uno ciascuno di questi balzelli, può essere finito nelle grinfie della riscossione forzosa. Quando il Comune a cui la tassa era dovuta, non riesce ad incassare il credito, ecco che incarica l’Agenzia delle Entrate di farlo. E nasce la cartella esattoriale.

Il concessionario alla riscossione inizia a cercare di incassare il credito. Ma se nemmeno lui ci riesce? Ecco che alla fine la cartella potrebbe essere annullata. Lo prevede il decreto riscossione.

Il discarico automatico delle cartelle anche per le tasse sulla casa? ecco perché

Una delle novità principali introdotte dal decreto riscossione e in vigore dal primo gennaio prossimo, annulla per alcuni contribuenti Imu, Tasi, Tassa rifiuti e così via. E dal 2025 le cartelle relative a queste tasse non si pagheranno più se riferire a determinate annualità. Perché le cartelle su cui il concessionario ha provato l’incasso senza riuscirci per 5 anni, sono azzerate d’ufficio dal cosiddetto discarico. Ma la cartella non il debito.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione non fa altro che rimandare il credito al mittente, cioè al Comune a cui era dovuto. Sarà il Comune a decidere se confermare l’annullamento del credito, classificando questi credito come non più esigibile, o riprovare con le operazioni di incasso. Infatti se dalle indagini del Comune, emergono indizi che fanno credere che il contribuente sia tornato aggredibile per il pagamento delle tasse, il Comune può riaffidare l’incasso anche alla stessa Agenzia delle Entrate Riscossione che precedentemente lo ha rimandato indietro. O potrà cambiare concessionario, affidandosi ad uno privato ma riconosciuto. O ancora, potrà provare l’incasso autonomo con i suoi uffici.

Imu, Tasi, Tari: immagini e foto