Dare da mangiare ai piccioni è possibile? Cosa dice la legge

Autore:
Carabelli Ennio
  • Esperto legale, Giornalista

I piccioni sono volatili causa di problemi all’igiene e salute pubblica. Cosa accade quando una persona decida di dargli da mangiare? E’ possibile farlo? Ecco cosa dice il legislatore.
Piccioni

Dare da mangiare ad un animale che sia piccione, cane o gatto non è vietato dalla legge.

La condizione necessaria al di là della specie animale è che, chi dia da mangiare all’animale, qualunque esso sia, non sporchi il suolo pubblico.
Nel caso in cui si lascino i residui del cibo offerto agli animali o le molliche di pane sul marciapiede o sulle parti private di uso esclusivo del condominio, occorre ripulire per evitare l’arrivo di topi o formiche. 

Quindi, concetto fondamentale da rispettare è che non si sia causa di un possibile futuro danno. Non è pertanto punita o sanzionata in alcun modo il gesto in sè.

Giudice

Dar da mangiare ai piccioni: cosa dice il Tar della Sicilia

Sul punto succitato è intervenuto il Tar della Sicilia con una sentenza emessa nel 2016 riferita alla razza felina che ha posto come limite al dare da mangiare agli animali, l’obbligo di non lasciare sporco il luogo interessato.
piccioni-sui-balconi

Cibo ai piccioni: il sindaco può vietarlo

Dar da mangiare ai piccioni, in particolare, può essere oggetto di divieto oggetto di apposita ordinanza emessa da parte dei Sindaco al fine di evitare che vengano lasciati sul suolo pubblico, molliche di pane ed altri rifiuti organici.
Pertanto, data tale discrezionalità decisionale in capo al primo cittadino, sarebbe utile, prima di uscire, muniti di cibo per piccioni ed anche di paletta e scopa per raccogliere i residui, comprendere se è in vigore un’ordinanza comunale che vieti completamente tale condotta.

A Massa Carrara, ad esempio, dare da mangiare ai piccioni comporta una multa pari a 500 euro.
piccioni-in-condominio

Divieto di dar mangiare ai piccioni: sindaco può imporlo solo sul suolo pubblico

Va da sè che le ordinanze comunali di divieto di distribuzione del cibo ai volatili, piccioni e non solo, per la tutela della salute pubblica e dell’igiene del suolo pubblico, non potranno avere effetto sulle parti private.

Nessuna persona può essere nella propria abitazione, obbligata a non dare da mangiare a piccioni o colombi. Tanto è vero che spesso, anche per appassionare i piccoli agli animali, si è soliti posizionare casette per uccellini in cui sistemare appositi contenitori di cibo.

Tuttavia, se la propria abitazione si trova in un Condominio, è opportuno che la persona, indipendentemente dal fatto che sia un condomino in affitto o proprietario, che dia da mangiare ai volatili, si premuri di pulire i residui di cibo ed eviti, con una perfetta e quotidiana pulizia, nel rispetto del regolamento condominiale, che eventuali escrementi lasciati dal passaggio dei volatili finiscano per inquinare il balcone del vicino.

Il vademecum per dare da mangiare ai piccioni

In sintesi, salvo sul suolo pubblico per intervento del Sindaco o dell’ASL competente, è possibile sempre dare da mangiare sul proprio balcone a piccioni o volatili, ma nel rispetto di alcune regole, soprattutto se la propria abitazione si trovi in un edificio condominiale.

In particolare, nella fattispecie, è possibile redigere un vademecum da portare con se per comprendere ed applicare tutte le regole che disciplinano il dar da mangiare ai piccioni:

  • Verificare che non ci siano ordinanze comunali che vietino nei luoghi pubblici il dare da mangiare a volatili per ragioni di salute pubblica;
  • nei condomini evitare di lasciare briciole o altri residui di cibi dati agli uccelli o altri animali domestici che possano provocare inquinamento delle aree di pertinenza di altre abitazioni.