Conto corrente condominiale: come posso controllarlo?
All’intero del Condominio è possibile da parte di un condomino controllare gli estratti del conto corrente condominiale? E’ necessaria autorizzazione da parte dell’amministratore? Ecco come è possibile tutelare i propri interessi.
Il conto corrente condominiale e l’importanza dello stesso, spesso e volentieri, non conosciuta ed ignorata dai singoli condomini.
L’argomento è giunto all’attenzione dei condomini attraverso il legislatore che si è premurato di normare a partire dal Giugno 2012, la problematica concernente l’apertura e gestione di un conto corrente relativo all’edificio condominiale, divenuto obbligatorio per ogni amministratore.
In particolare, a partire dal 2012, per effetto di tale controllo sono aumentate nei tribunali, le cause concernenti la contestazione delle modalità di gestione dei conti correnti condominiali.
Le problematiche sono sorte per un difetto di interpretazione lessicale del contenuto della norma in forza della quale è difficile comprendere cosa accada allorquando un amministratore, al netto di un obbligo di legge, non provveda a costituire un rapporto di conto corrente.
Ed ancora, ci si chiede se l’assemblea possa deliberare l’obbligo in capo all’amministratore di aprire tale conto.
Conto corrente condominiale: di cosa si tratta?
L’apertura del conto corrente condominiale costituisce in capo all’amministratore di condominio, un obbligo inderogabile.
Tale obbligo è dato dal fatto che tutte le somme concernenti le attività condominiali debbano essere tracciate in entrata ed in uscita sul conto corrente condominiale.
Tale tipo di conto da aprire può essere di tipo postale, on-line o bancario, purché sia destinatario di flussi di danaro in entrata ed in uscita, concernenti le attività poste in essere per il Condominio.
L’obbligo dell’apertura del conto corrente condominiale, invero, costituiva una prassi a cui si attenevano gli amministratori.
Di poi, con l’imposizione del legislatore, è stato apposto un comportamento doveroso da parte degli amministratori nella gestione delle attività contabili relative al condominio di cui sono i rappresentanti.
L’apertura di un conto corrente condominiale, invero, non sta a significare che i pagamenti in contanti non possano essere effettuati nè per l’amministratore nè da parte di un fornitore.
Lo scopo perseguito dalla legge non è quello di eliminare il contante quale strumento di pagamento bensì di soddisfare uno specifico interesse, quello concernente l’informazione sulla destinazione dei versamenti e la gestione corretta dei fondi comuni.
Conto corrente condominiale: perchè è obbligatorio
Il conto corrente è dunque obbligatorio per l’amministratore nel momento in cui viene nominato ed incaricato dall’assemblea condominiale.
Nel provvedere a gestire il condominio, l’amministratore deve:
- Qualora non sia stato ancora aperto un conto corrente, al momento della propria nomina, procedere presso istituto bancario o ufficio postale e provvedere ad aprire un conto in nome del Condominio allegando all’istanza la delibera di nomina, copia del codice fiscale del condominio ed una del regolamento condominiale
- L’amministratore deve produrre copia della delibera assembleare da cui devono risultare la nomina, durata dell’incarico ed autorizzazione all’apertura del conto
- Qualora già sussista un conto corrente, l’amministratore deve recarsi in banca esibendo delibera di nomina per poter procedere alla variazione dell’intestazione del conto corrente.
Fornire ai condomini che ne abbiano fatto richiesta, copia della documentazione bancaria in possesso.
Accesso al conto corrente condominiale: diritto di ogni condomino
In ogni momento, il singolo condomino può effettuare controllo sul conto corrente condominiale, chiedendo gli estratti conto secondo le seguenti modalità:
- Richiesta scritta al condominio nella persona del proprio rappresentante legale, specificando i documenti di cui intenda prendere visione;
- consegna dell’istanza a mezzo di raccomandata A/R con ricevuta di ritorno o con posta certificata;
L’amministratore, a fronte dell’istanza, procederà a chiedere l’invio della documentazione richiesta alla posta o alla banca ove è stato aperto il conto per poi consegnare l’intero plico al singolo condomino.
Per accedere al conto corrente bancario o postale intestato al condominio, il singolo condomino non potrà rivolgersi direttamente all’istituto bancario per chiedere l’estratto conto non essendo intestatario formale del conto bensì il condominio.
Pertanto è necessario che tale istanza sia formulata e inoltrata all’istituto attraverso l’intermediazione del rappresentante legale del Condominio.
Conto corrente: cosa fare nei confronti di un amministratore furbo
La trasparenza nella gestione di un conto corrente condominiale è assicurata dalle stesse banche, le quali, prestano molta attenzione alla documentazione allegata alla richiesta di apertura del conto corrente, in particolare, alla delibera di nomina dell’amministratore che presenta istanza ed al regolamento condominiale.
In tal modo la banca compie tutti gli atti garantisti volti ad individuare i singoli condomini titolari del conto corrente oltre che ad assicurare il rispetto della normativa antiriciclaggio.
L’importante è che all’atto della presentazione dell’istanza di apertura di un conto corrente condominiale, non si verifichi alcuna confusione tra il patrimonio del singolo condominio e quello afferente l’amministratore, il quale, dovrà intestare il conto in capo al Condominio e non in proprio favore quale rappresentante dello stesso.