Chiarimento sul Superbonus: detrazione parziale in 10 anni

Autore:
Erika Fameli
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L’Agenzia delle Entrate ha emesso pochi giorni fa un chiarimento sul Superbonus, in cui spiega che la ripartizione della detrazione può essere fatta anche in 10 anni, invece che sui classici 4, e che le spese si possono anche ripartire in modo diverso. Ecco come funziona e perchè conviene ad alcuni contribuenti.

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Chiarimento sul Superbonus: detrazione parziale in 10 anni
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Il Superbonus, entrato in vigore nel 2020 in Italia, è ancora uno dei bonus edilizi più interessanti e chiacchierati sulla scena italiana. Grazie ad esso i contribuenti possono recuperare una parte delle spese sostenute per interventi migliorativi ai loro immobili, tramite il metodo della detrazione fiscale. Secondo l’articolo 119, comma 1, del DL n.34/2020, la detrazione viene spalmata su 4 anni, con rate di pari importo. Grazie però al comma 8 quinquies dell’articolo 2 del DL n.11/2023, convertito in legge n.38/2023, che ha modificato l’articolo di cui sopra, per i contribuenti è possibile anche un altro tipo di ripartizione.

Infatti, si può decidere liberamente di seguire la strada maestra oppure sfruttare una detrazione annuale più bassa, ma divisa in 10 anni. Anche se questa soluzione ad un primo sguardo può non sembrare troppo vantaggiosa, in realtà lo è per molti, soprattutto per chi ha redditi bassi oppure ha altre detrazioni contemporanee da sfruttare.

Chiarimento sul Superbonus

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Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate è arrivato con la risposta n.252 del 9 dicembre 2024, e fa riferimento alle spese sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022. In questa nota l’Agenzia delle Entrate sottolinea proprio il comma 8 appena citato, spiegando che i contribuenti possono ripartire parzialmente le spese sostenute per il Superbonus nel 2022, a patto che queste non siano state inserite nella dichiarazione dei redditi precedente, perchè in questo caso la ripartizione sarebbe nei 4 anni standard.

Dov’è il vantaggio? Nell’evitare l’incapienza fiscale. Infatti, se l’importo annuale della detrazione supera le imposte che si devono pagare, si potrà usufruire solo di una parte della detrazione, e non della sua totalità. Per abbassare la detrazione annuale quindi, questa si deve dividere in più rate di importo minore, in modo da farla diventare più bassa delle imposte dovute, e sfruttarla appieno.

Un esempio pratico

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A portare un esempio pratico di come si possa sfruttare a proprio favore questa possibilità, lo cita proprio l’Agenzia delle Entrate, riportando il caso di una contribuente che nel 2022 aveva sostenuto 3 tipi di spesa:

  • per l’isolamento termico;
  • per gli infissi;
  • per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.

Ebbene, questa contribuente non aveva un reddito alto, e la rata quadriennale del Superbonus era superiore alle imposte lorde da lei dovute. Quindi, se la rata era 10, l’imposta era 8, e la rimanenza andava persa. Per sfruttare al massimo la detrazione, la contribuente in questione ha deciso di ripartire le spese dell’isolamento termico in 4 anni, e quelle degli infissi e del fotovoltaico in 10 anni. Così facendo ha abbassato la rata annuale della detrazione, riuscendo a sfruttare l’intera quota della stessa.

Per esercitare questa opzione si devono seguire le istruzioni del Modello Redditi, specificando quali sono le spese da ripartire, e in che modalità. Se invece le spese sono state già dichiarate in modo errato, si dovrà presentare un modello integrativo. Grazie a questa specifica, molti contribuenti potranno sfruttare al massimo le detrazioni del Superbonus. Per quanto riguarda il nuovo anno invece, le novità sono tantissime, e non mancheranno altre note integrative.

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