Cambia il mercato immobiliare, si ai monovani e addio alle ville

Autore:
Francesca Agata Cavaleri
  • Laurea in Direzione Aziendale
Tempo di lettura: 4 minuti

Cambia il mercato immobiliare secondo le scelte dei proprietari. Addio alla ricerca di ville o di maxi appartamenti, a favore di piccoli immobili, come monovani e bilocali. Ecco come sono cambiate le ultime compravendite e la prospettiva per l’anno. 

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Da un’analisi dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate sulle ultime compravendite sembra che i gusti degli italiani siano cambiati. I compratori, almeno secondo gli ultimi atti, hanno sempre puntato più a piccole cose come monovani e bivani, abbandonando il sogno di case grandi come le ville o i maxi appartamenti, ma perché?

Cambia il mercato immobiliare, il report dell’Osservatorio

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Gli italiani rimangono ancora una delle popolazioni che trovano nel “mattone” il migliore investimento. A fronte di affitti con canoni mensili fuori da ogni logica, si punta ad acquistare un immobile, anche piccolo. Almeno così secondo molti i soldi non vanno persi, ma sono utili per il pagamento delle rate mensili e quindi ad assicurarsi un tetto sulla testa. Una scelta che a quanto pare hanno fatto in molti, comprando soprattutto piccoli immobili.

Infatti secondo i dati, lo scorso anno le vendite hanno subito una brusca frenata. Ma le uniche compravendite eseguite sembrano essere state quelle di monolocali o di bilocali sotto i 50 metri quadri. Una tendenza visibile soprattutto nella città di Milano. Secondo i dati del 2023, solo il 14,7% degli appartamenti venduti ha una superficie maggiore di 115 mq. Mentre in media in Italia si arriva al 32,6% e nelle aree di provincia del Nord Est al 41,3%.

Cambia il mercato immobiliare, il Decreto salva casa potrebbe aiutare?

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Sempre secondo i dati forniti le piccole case sono quelle più scelte.  Nel 2022 appartamenti e ville oltre i 145 mq hanno visto un calo dello 0,5%, che è stato addirittura del 7,7% nei capoluoghi del Nord Ovest. A Torino e Milano, per esempio, la diminuzione è stata rispettivamente del 14,8% e dell’11%. Al contrario le compravendite di locali al di sotto dei 50 mq sono cresciute del 7,5%, con una punta del 14,6% nei capoluoghi del Centro e del 26,3% a Genova. A Roma la superficie media è passata da 94,7 a 92,4 mq, a Napoli da 96,7 a 93,6 mq, a Torino da 86,2 a 82 mq

Il decreto salva casa sembra proprio delineato su questa nuova esigenza tutta italiana. Infatti attraverso il decreto sarà possibile che i piccoli e i mini appartamenti potranno avere il documento di abitabilità purché siano di almeno 20mq se monovani e 28mq se bilocali e dotati dei servizi igienici necessari. Cambiano anche le altezze dei tetti che passano da 2.70 a 2.40 metri per essere appunto considerati abitabili. E così sottotetti, cantinati, potrebbero a breve essere definiti “regolari” e quindi compravendibili.

Perché si scelgono sempre di più piccoli immobili?

L’osservatorio immobiliare quindi rivela una situazione che sta cambiando. I motivi possono essere davvero tanti. Ad esempio un immobile più piccolo presenta, per il proprietario, dei costi di gestione e di manutenzione decisamente più contenuti. Inoltre crescono sempre più i single o le coppie con al massimo un figlio.

Stanno sempre più sparendo le famiglie numerose e di conseguenza la domanda di immobili grandi. A questo si aggiunge sempre più la richiesta di immobili con affitti temporanei per trasferimenti lavorativi, quindi gli immobili piccoli sono più facili da gestire sia per quanto riguarda le locazioni che per la rivendita.

Cambia il mercato immobiliare: foto e immagini