Bollette: condomini obbligati al mercato libero, cosa succede?
Bollette, cambiamenti in vista per i condomini: scatta l’obbligo del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’elettricità a partire dal mese di aprile 2023. I contratti di fornitura dovranno cambiare così come accadrà a quelli delle microimprese con meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore ai 2 milioni di euro. Scopriamo le ultime novità.

Dopo la bocciatura dell’emendamento al Milleproroghe per il rinvio del passaggio al mercato libero dei contratti per l’energia elettrica sulle parti comuni degli edifici, scatta dal 1° aprile 2023 l’obbligo del passaggio dal mercato tutelato a quello libero per i condomini. Ricordiamo che le bollette in condominio sono emesse per le utenze che riguardano le parti comuni dell’edificio, dunque l’ascensore, le luci dei corridoi, la pulizia delle scale e del cortile, ecc.
Si parla, quindi, di spazi non privati utilizzati dai residenti. Salvo imprevisti, dal mese prossimo le bollette condominiali dovranno essere gestite da uno dei tanti operatori del mercato libero. I singoli inquilini, invece, dovranno provvedere al passaggio al mercato libero a gennaio 2024, così come tutti gli altri utenti domestici.
Condomini, obbligo passaggio al mercato libero: i rincari

Brutte notizie dall’Unione dei consumatori che accende i riflettori sui probabili rincari in bolletta, specialmente per gli edifici dotati di ascensore. Per i condomini che non dispongono di ascensori, la corrente elettrica incide tra il 6% e l’8% del bilancio complessivo.
Come emerso dai recenti dati Istat, era stato registrato a gennaio un calo del prezzo dell’energia elettrica del mercato tutelato rispetto a quello del mercato libero. Sembra dunque inevitabile il rincaro per le bollette condominiali.
Bollette condominio, cosa succede se non si cambia il fornitore?
Nel caso in cui non venga cambiato il fornitore per le bollette condominiali entro il 1° aprile 2023, non ci sarà assolutamente nessun cambio in automatico e non avverrà alcun distacco o interruzione di corrente. In quel caso, entrerà in gioco il Servizio a tutele graduali (STG).
È importante precisare che il fornitore cambierà in base alle aziende specifiche che si sono aggiudicate le aste ed ogni fornitore vincitore gestirà una particolare area. Ovviamente, pur non essendoci il rischio di restare senza corrente, il passaggio non prevede l’affidamento all’operatore più conveniente sul mercato. È importante agire in anticipo, informandosi sui vari gestori dell’energia elettrica ricordando che il passaggio al mercato libero avviene in forma del tutto gratuita, senza cambio di contatore o impianto. Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente resta il miglior strumento per confrontare le varie tariffe degli operatori.