Andare a vivere da soli in Italia: un’impresa titanica
Andare a vivere da soli in Italia è diventata un’impresa titanica per i giovani con meno di 30 anni. Da un lato lo stipendio è troppo basso per garantire l’indipendenza, dall’altro il mercato immobiliare è in continuo aumento, sia dal punto di vista dell’acquisto che della locazione. Il risultato? 7 giovani su 10 vivono ancora a casa con i genitori.
Guarda il video

Lascia a bocca aperta il XXIII rapporto dell’INPS, che se da un lato spiega come mai sempre meno giovani vanno a vivere da soli, dall’altro lascia l’amaro in bocca e non fa per niente ben sperare per il futuro. Dai dati del rapporto infatti, si può vedere come ben 7 giovani su 10 in Italia non possono permettersi di andare a vivere da soli, a prescindere che sia in una casa di proprietà, in una affittata o addirittura in una stanza singola.
Il motivo è da ricercare, oltre che nel difficile mercato immobiliare italiano, anche e soprattutto negli stipendi che i giovani tra i 18 e i 34 anni percepiscono nel nostro Paese. Infatti, nonostante un aumento dell’8,4% tra il 2019 e il 2023, solo poco meno del 30% degli under 30 riesce a realizzare la propria indipendenza immobiliare. Mediamente, un giovane del settore pubblico percepisce 21.000 euro all’anno lordi, mentre nel settore privato il salario annuo lordo scende a circa 14.000 euro.
Stipendi troppo bassi per essere indipendenti

Dei giovani italiani si dice che siano mammoni, che non abbiano voglia di crearsi la propria indipendenza, che siano pigri e che non abbiano voglia di lavorare. Se questo può essere vero in alcuni casi, non è certo un dato universale. Infatti, il grande problema dei giovani italiani, è lo stipendio che percepiscono per il loro lavoro, che nella media nazionale è di poco superiore ai 1.000 euro al mese. Questo è quanto emerge dal XXIII rapporto dell’INPS, che dipinge una situazione a dir poco tragica.
Dal report si legge che nel settore privato i giovani percepiscono uno stipendio di circa 14.000 euro all’anno, per un lavoro full-time. Questo, se paragonato allo stipendio dei lavoratori più anziani, è inferiore di ben 12.000 euro. La situazione nel settore pubblico è migliore, ma non di troppo: lo stipendio medio annuo lordo sale a circa 21.000 euro, che però non sono ancora sufficienti per riuscire ad affittare una casa, figuriamoci ad acquistarla.
Andare a vivere da soli in Italia

Con questi stipendi, è facile capire come mai andare a vivere da soli in Italia sia una vera e propria impresa per i più giovani. Oltre agli stipendi poi, ci sono altri fattori da considerare:
- i tempi più lunghi per lo studio;
- l’entrata più tarda nel mondo del lavoro;
- l’aumento dei prezzi delle case in vendita;
- l’aumento dei prezzi delle case in affitto e delle stanze;
- gli affitti brevi che tolgono immobili dal mercato e causano l’aumento dei prezzi;
- il costo della vita in costante aumento;
- l’inflazione;
- i tassi di interesse dei mutui.
Con tutti questi fattori messi insieme, solo 3 giovani su 10 in Italia riescono ad andare a vivere da soli. A poco o niente servono, in questo caso, le agevolazioni prima casa rivolte agli under 36. Ricordiamo infatti, che per prendere un mutuo e acquistare la prima casa, si deve sostenere una rata pari a circa il 30% dello stipendio, e che con i tassi di interesse attuali, si tratta di rate spesso troppo basse per sostenere un acquisto.