New York, lo studio SOM realizza un centro ecosostenibile dove confrontarsi con i problemi climatici

Autore:
Tiziana Morganti
  • Giornalista

Lo studio di architettura SOM ha svelato i progetti per il New York Climate Exchange. L’edificio sarà realizzato in legno e verrà sormontato da un baldacchino coperto da pannelli solari.

Visuale dall'alto della zona dove sorgerà il nuovo centro per il clima.
Photo by SOM

Progettato per essere costruito a Governors Island, un lembo di terra nel porto di New York tra Brooklyn e Manhattan, il New York Climate Exchange ha lo scopo di facilitare le conversazioni e la formazione sulla sostenibilità.

Il progetto dello studio di architettura SOM, realizzato in collaborazione con la Stony Brook University di New York, presenta una serie di forme in legno massiccio disposte sotto una tettoia inclinata che aumenta e diminuisce in altezza. Secondo lo studio, il design non solo pone le basi per il mondo post-carbonio, ma crea anche un nuovo avvincente dominio pubblico per tutti i newyorkesi.

Struttura del New York Climate Exchange

Una visuale degli spazi esterni.
Photo by SOM

Nel punto più alto della struttura, la tettoia incontrerà l’architettura in legno massiccio. Con il graduale degradare, poi, saranno inseriti una sorta di vuoti. Un elemento necessario per andare a creare uno spazio esterno coperto a livello del suolo.

Per quanto riguarda la facciata, invece, questa sarà costituita da griglie di travi in legno che incorniciano le vetrate. Oltre a questo, poi, la sezione dell’edificio più vicina all’acqua avrà pareti in legno con finestre più piccole e fioriere da giardino tra i piani.

Il tetto a pannelli solari

Una foto della progettazione esterna del centro.
Photo by SOM

Elemento essenziale di questa costruzione e che mette in evidenza la sua natura ecosostenibile è il tetto, costituito da pannelli solari. Questi, infatti, andranno a generare tutta l’elettricità per il funzionamento della struttura.

Il nostro progetto per questo nuovo campus incarna la gestione necessaria per risolvere la crisi climatica tessendo sinuosi padiglioni in legno di massa attraverso il paesaggio ondulato del parco e riutilizzando il tessuto edilizio storico di Governors Island” – ha affermato Colin Koop, partner di progettazione di SOM – Insieme, questi spazi coltiveranno i progressi nella ricerca sul clima e piloteranno nuove tecnologie che possono essere implementate in tutta la città e, infine, nel mondo.

Gli spazi

Visuale esterna del centro.
Photo by SOM

La struttura avrà anche un auditorium che si affaccerà all’esterno e sarà uno spazio per conferenze e incontri di leader mondiali ed esperti di clima. Il progetto di SOM, inoltre, include anche ambienti dedicati ai programmi di formazione professionale e sviluppo di competenze verdi, che saranno gestiti in collaborazione con enti e società di istruzione locali.

Living Building Challenge

Progettazione e locazione degli spazi.
Photo by SOM

Tutto l’edificio è stato progettato per soddisfare le esigenze del Living Building Challenge. Si tratta di una linea guida per la certificazione della bioedilizia. Questo vuol dire, dunque, che oltre ad essere sostenibile da un punto di vista elettrico, avrà anche un sofisticato programma di gestione dei rifiuti con l’obiettivo di deviare il 95% dalle discariche.

Per finire, La struttura sarà resistente alle inondazioni senza scantinati e con un “litorale vivo”. Per quanto riguarda il fabbisogno di acqua non potabile, invece, sarà soddisfatto dalla raccolta piovana e dal trattamento delle acque reflue.

Lo studio locale Mathews Nielsen Landscape Architects, inoltre, lavorerà sull’area circostante l’edificio, anche per gli esterni di una serie di strutture storiche ristrutturate che erano incluse nel bando.
Anche la società britannica di consulenza per il design Buro Happold e l’azienda locale Langan Engineering sono state annunciate come partner del progetto