Investire per affittare: dove conviene farlo ora in Italia

Investire per affittare è il trend preferito dagli italiani che decidono di comprare una seconda casa a scopo investimento. Un recente report di Tecnocasa mostra, a questo riguardo, quali sono le città italiane con le migliori rendite e quali quelle che si sono rivalutate maggiormente negli ultimi 26 anni.

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Quando si decide di fare un investimento immobiliare per poi mettere la casa in affitto, si deve valutare attentamente dove comprare questa casa, e cercare di capire con quale velocità si può rientrare della spesa iniziale per iniziare a guadagnare.

In Italia, stando ad un’analisi dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, gli investitori che nel primo semestre del 2024 hanno deciso di comprare casa per metterla in affitto sono il 19,4% del totale delle compravendite.

Prima di fare questo passaggio così importante però, è bene analizzare la situazione italiana da due punti di vista. Il primo riguarda il rendimento: quali sono le città che rendono maggiormente e che, di conseguenza, consentono di recuperare in modo più veloce la spesa dell’investimento? Il secondo riguarda invece la rivalutazione immobiliare: quali sono le città che, nel tempo, si sono rivalutate di più e che, di conseguenza, promettono di fare altrettanto in futuro, consentendo di aumentare i canoni di affitto?

Investire per affittare: le rendite in Italia

Il primo parametro da considerare quando si vuole fare un investimento immobiliare con finalità locativa, riguarda la velocità di ritorno del capitale investito. Infatti, più il ritorno è veloce, migliore sarà l’investimento e prima si comincerà a guadagnare dallo stesso.

Per capire in quanto tempo si rientrerà della spesa, si deve guardare il rendimento degli affitti nelle singole città. In Italia il rendimento medio lordo per un affitto è pari al 5,6%, e stando ai dati di Tecnocasa, le città che mostrano i migliori rendimenti sono:

• Genova (7%);
• Palermo (6,9%);
• Verona (6,5%);
• Bari (5,8%);
• Napoli (5,3%);
• Torino, Roma e Bologna (5,2%);
• Milano (4,7%);
• Firenze (4,3%).

Ipotizzando l’acquisto di un immobile a 250.000 euro, quindi, a Genova si impiegherebbero poco più di 14 anni per rientrare della spesa iniziale. A Firenze invece, il tempo di rientro si allungherebbe a poco più di 23 anni. Va da sè, quindi, che le città con il rendimento migliore sono anche le più indicate per un investimento di questo tipo. Non si deve però guardare unicamente a questo parametro.

Tasso di rivalutazione

La seconda cosa da considerare attentamente è il tasso di rivalutazione immobiliare. Si tratta di una percentuale che indica quanto il valore immobiliare è in grado di aumentare nel tempo.

Ad influire su questo parametro ci sono interventi come la riqualificazione urbana, l’aggiunta di servizi come mezzi di trasporto, ospedali, ecc., e anche la facilità di raggiungere il centro e le università principali. In Italia ci sono alcune città che proprio sulla rivalutazione immobiliare hanno basato la loro crescita attuale.

Ne è un esempio Milano, che è in testa per tasso di rivalutazione dal 1998 al 2024 nel Bel Paese e che rientra anche nella top 20 per rivalutazione nel mondo. Il valore immobiliare delle case milanesi infatti, è cresciuto del 135,4%, portando gli affitti a salire enormemente.

Subito dietro la città della Madonnina, con una rivalutazione superiore al 50%, si piazzano Firenze e Napoli (77,7%), Verona (57,5%) e Roma (56,1%). Le città con il potenziale maggiore permettono di aumentare il canone di affitto man mano che salgono i valori immobiliari della zona, e di guadagnare via via di più, rientrando prima della spesa.

Investire per affittare, rendite e rivalutazioni in Italia: foto e immagini