Canone concordato batte gli affitti brevi: ripresa a Milano

Autore:
Erika Fameli
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Il canone concordato batte gli affitti brevi nella città di Milano, almeno ultimamente. Questo potrebbe essere un momento di svolta per i fuori sede del capoluogo meneghino, che da anni invece vivono un vero e proprio incubo causato dalla tremenda scarsità di immobili a locazione lunga. Ecco il nuovo trend secondo Unioncasa.

Canone concordato batte gli affitti brevi: ripresa a Milano
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Dopo un periodo che è sembrato lunghissimo, in cui Milano è stata schiacciata dagli affitti brevi, sembra finalmente vedersi la luce alla fine del tunnel. Quello divulgato da Unioncasa è un dato che fa incrociare le dita agli inquilini di tutta Italia perchè si sa, quello che succede a Milano, prima o poi accadrà anche nel resto della Penisola. In questo senso, la notizia bomba è che i contratti di locazione a canone concordato hanno battuto gli affitti brevi nel capoluogo meneghino.

In un solo anno, la loro incidenza sul mercato delle locazioni è salito dall’1 al 20%, e se questo è un trend ai suoi albori, non si può che sperare per il meglio per il futuro. Alla base di questo cambiamento ci sono da una parte le forti limitazioni che stanno sorgendo nei confronti degli affitti brevi, dall’altro le agevolazioni di cui invece gode il contratto a canone concordato. La concomitanza delle due cose, potrebbe far tornare i prezzi degli affitti a livelli ragionevoli, e riaprire completamente il mercato immobiliare delle locazioni.

Canone concordato batte gli affitti brevi

Canone concordato batte gli affitti brevi: ripresa a Milano
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Unioncasa ha redatto un report in cui prende in analisi i contratti di locazione delle principali città italiane, e li confronta con le relative modifiche legislative e fiscali. Studiando la situazione italiana, è emerso che nella città di Milano i contratti di locazione a canone concordato, ossia quelli a scadenza lunga, stanno dando del filo da torcere agli affitti brevi, e stanno riguadagnando terreno alla velocità della luce. La crisi del mercato non può certo dirsi terminata con questo pallido segnale di ripresa, ma i presupposti ci sono tutti.

Alla base di questa risalita, secondo Unioncasa, ci sono da una parte le novità fiscali e inerenti i permessi degli affitti brevi, e dall’altra gli incentivi che invece sia il governo che le singole amministrazioni stanno promuovendo per i contratti di locazione a canone concordato. Se il trend continua, ci saranno più immobili disponibili, il che porterà inevitabilmente ad un abbassamento dei prezzi, e ad una ripresa del mercato degli affitti, che sta diventando sempre più problematico per gli inquilini fuori sede.

I problemi degli affitti brevi

Canone concordato batte gli affitti brevi: ripresa a Milano
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A rendere gli affitti brevi tanto odiosi sia agli inquilini che ai residenti dei condomini dove questi sorgono, sono diverse problematiche:

  • la scarsa educazione degli ospiti a breve termine;
  • l’aumento delle multe per la raccolta differenziata fatta male;
  • l’aumento dei prezzi delle locazioni lunghe;
  • la scarsità di immobili destinati ad affitti a lungo termine;
  • una maggiore invivibilità degli stabili;
  • paura per la sicurezza degli stabili.

Quello degli affitti brevi è un problema che affligge Milano da troppo tempo, e lo stesso Beppe Sala li ha definiti un problema da prevenire. Quindi, tra l’introduzione del CIN e tutte le novità fiscali sulla regolamentazione degli affitti a breve termine, la risalita dei canoni concordati nel mercato milanese fa ben sperare, ma non sorprende. Quello che ci si augura, e che soprattutto i fuori sede sperano con tutto il cuore, è che questa risalita non sia solo passeggera, ma l’inizio di un trend più duraturo.

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