Novità affitti brevi 2024, nuova circolare del Fisco con le informazioni

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 3 minuti

Importanti novità in arrivo sulla disciplina degli affitti brevi 2024: l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n.10, fornisce istruzioni sulle locazioni brevi introdotte dalla Legge di bilancio. Nel documento sono presenti informazioni sulle aliquote della cedolare secca, le nuove regole per intermediari immobiliari e gestori di portali telematici, oltre alle linee guida sugli adempimenti fiscali per intermediari non residenti.

Affitti brevi
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Come risaputo, la legge di bilancio 2024 ha portato diverse modifiche alla disciplina fiscale degli affitti brevi e con la circolare del 10 maggio il Fisco fornisce le istruzioni operative agli Uffici, per garantirne l’uniformità di azione, sulle novità fiscali introdotte dalla disposizione sopra citata.

Nel dettaglio, per gli affitti brevi la cedolare secca con aliquota al 26% si applica solo a partire dal secondo immobile dato in locazione, mentre non c’è alcuna variazione  per la prima o unica abitazione affittata, che sconta l’aliquota al 21%.

In definitiva, con riguardo ai redditi derivanti dalle locazioni brevi, la nuova disposizione prevede un aumento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca, ora stabilita nella misura ordinaria del 26 per cento in luogo del 21 per cento, e, contestualmente, riconosce al locatore la facoltà di usufruire dell’aliquota ridotta del 21 per cento relativamente ai redditi riferiti ai contratti di locazione breve stipulati per una sola unità immobiliare per ciascun periodo d’imposta, a scelta del contribuente

, si legge nella circolare dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, la scelta dell’immobile dovrà avvenire nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta d’interesse.

Affitti brevi 2024: le novità su cedolare secca e adempimenti degli intermediari

Affitti brevi
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Per quanto riguarda le novità sugli intermediari e portali immobiliari, è stato stabilito che qualora i soggetti che esercitano attività d’intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici, incassino o intervengano nel pagamento dei canoni relativi ai contratti in questione, gli stessi sono tenuti a operare, in qualità di sostituti d’imposta, una ritenuta del 21%, da effettuarsi a titolo d’acconto sull’ammontare dei canoni e corrispettivi all’atto del pagamento al beneficiario.

Il locatore, invece, dovrà determinare l’imposta (ordinaria o sostitutiva) dovuta e versare l’eventuale saldo dell’imposta, ottenuto previo scomputo delle ritenute d’acconto subite, entro il termine per il versamento a saldo delle imposte sui redditi. Al riguardo, i dati dell’imposta dovuta, delle ritenute subite e dell’imposta a saldo sono indicati nella dichiarazione dei redditi. Gli intermediari non residenti Ue ed extra-Ue che hanno una stabile organizzazione in Italia operano attraverso la stessa.

Obbligo Cin dal 1° settembre

Le novità sulle locazioni brevi non finiscono qui perché a partire dal 1° settembre 2024 scatta l’obbligo del Cin, il Codice Identificativo Nazionale che verrà assegnato tramite apposita procedura automatizzata, dal Ministero del Turismo per tutti gli affitti turistici e per le piattaforme di annunci. Il Codice Identificativo Nazionale dovrà essere esposto sulle diverse piattaforme, come Airbnb e Booking, ma anche all’ingresso dell’abitazione stessa e la mancata esposizione comporta il rischio sanzioni fino a 8mila euro.

Ricordiamo che è previsto un percorso di entrata in esercizio graduale della piattaforma nazionale, partendo dalle Regione che dispongono di tecnologie più avanzate e che supportano la fase pilota della piattaforma.

Novità affitti brevi 2024: immagini e foto