In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano

Autore:
Monica Zani
  • Giornalista
Tempo di lettura: 6 minuti

L’appartamento, ristrutturato dall’architetto Tamara Gerosa, si trova a Milano, in Porta Venezia, in un palazzo degli anni ‘30, che conserva dettagli dell’epoca, come i pavimenti in marmo e le finiture in legno e ottone

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La scala che porta in cucina – AC Photo Studio

Radicale l’intervento di ristrutturazione: una sola parete mantenuta, quella che divide la camera matrimoniale dalla cabina armadio. Tutti gli altri tavolati interni sono stati demoliti, eliminando gli spazi di passaggio, come i corridoi o il disimpegno verso la zona notte, a favore del living che, su richiesta della committenza, doveva essere uno spazio importante, da vivere appieno. Così, il soggiorno, incorporando una camera pre-esistente, ha ‘guadagnato’ una finestra, con il conseguente maggiore apporto di luce.
Nel living i mobili sono realizzati su misura, su disegno dell’architetto, con l’eccezione del grande e accogliente divano Avant-Après di Saba Italia, disegnato da Sergio Bicego.

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
L’ampia zona living – AC Photo Studio
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
L’ampia zona living – AC Photo Studio

La pianta dell’appartamento, prima e dopo la ristrutturazione

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
Demolizioni
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
Pianta di progetto

In origine, una scala di dimensioni ingombranti collegava il piano superiore a una veranda inutilizzata e che, in fase di progetto, è stata adibita a cucina e, in parte, a zona lavanderia. La nuova scala a doppia rampa, prodotta da Duelle Scale, sempre su disegno dell’architetto, è scatolata in acciaio con coibentazione acustica interna e parapetto in cavetti in acciaio e rappresenta un elemento di arredo molto scenografico, che valorizza il soggiorno.

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La scala che porta alla cucina- AC Photo Studio
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La scala che porta alla cucina- AC Photo Studio

Un tocco vintage, legato ai ricordi

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La parete con il lettore CD vintage- AC Photo Studio

Completamente rinnovati gli arredi e i complementi. Unico elemento mantenuto il lettore CD di Bang & Olufsen: una richiesta esplicita del proprietario per il suo legame affettivo con l’oggetto che aveva fortemente desiderato da ragazzino e che ora spicca in bella mostra su una parete del soggiorno.

Il colore azzurro per la zona pranzo

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La zona pranzo- AC Photo Studio

La zona pranzo è arredata con il tavolo-scultura Clay, disegnato da Marc Krusin per Desalto, in cui l’incontro tra i due coni del piano e del basamento crea un equilibrio perfetto. Qui è abbinato alle avvolgenti sedute Isabelle Chair di Saba Italia, impreziosite dalla sorpresa di un doppio rivestimento in tessuto azzurro, velluto in esterno e jacquard bouclé all’interno.

Dalla cucina, la vista sui tetti di Milano

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La cucina con vista sui tetti di Milano- AC Photo Studio
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La cucina con vista sui tetti di Milano- AC Photo Studio

Molto luminosa, grazie alle grandi vetrate con triplo vetro e taglio termico, la cucina con isola è declinata nei colori naturali e piastrellata con grès effetto pietra Basaltina White di Ariostea. Sopra il tavolo, a proiettare il fascio di luce verso il basso, le lampade Aplomb disegnate da Paolo Lucidi e Luca Pevere per Foscarini, il cui paralume è realizzato in una speciale amalgama di cemento.

Una palette cromatica naturale

In tutto l’appartamento prevalgono i colori naturali, scelti in base alla personalità dei committenti, abbinati a dettagli con tinte più decise, che rendono più cool il risultato finale.

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
I dettagli azzurri- AC Photo Studio

Il pavimento di tutto l’appartamento, eccetto per i bagni e la cucina, è in legno, prodotto da Cadorin, verniciato spazzolato a poro aperto, con posa a spina ungherese, di dimensioni su misura, ad hoc per il progetto.

La richiesta dei proprietari era di avere una camera matrimoniale con annessa cabina armadio e bagno, un altro bagno dotato sia di doccia walk-in, sia di vasca free standing, due camere per poter allargare la famiglia, oltre alla grande zona giorno per poter accogliere amici.

Pareti movimentate in camera

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La camera matrimoniale- AC Photo Studio
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
Le modanature per movimentare le pareti- AC Photo Studio

L’architetto è riuscita a soddisfare le richieste dei proprietari. La camera matrimoniale è caratterizzata da modanature decorative a parete, realizzate con listelli di legno verniciati nel colo cipria come tutta la camera, per movimentare la stanza in modo delicato. Il bagno en suite cattura luce naturale grazie a una parete in vetro e acciaio su disegno della progettista, il cui stile si rifà a quello delle porte in vetro e alluminio G-Like di Gidea – Garofoli, utilizzate nel disimpegno, nel bagno en suite e nella zona lavanderia. Il rivestimento è stato risolto con la collezione Silk Georgette di Ariostea in gres effetto pietra a pavimento e su alcune pareti con finitura effetto bamboo, mentre altre sono in resina; i sanitari Sfera di Catalano, nella finitura bianco opaco, sono sospesi e abbinati ai rubinetti nella finitura nero opaco di Bellosta. I mobili sono di Arteba.

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
La vetrata che cattura la luce naturale dalla camera- AC Photo Studio
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
Il bagno della camera matrimoniale- AC Photo Studio

Ottimizzazione degli spazi a favore del bagno

In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
Il secondo bagno con vasca free standing e grande doccia
In un palazzo degli anni ‘30, nel centro di Milano
Il secondo bagno con vasca free standing e grande doccia- AC Photo Studio

Grazie alla riduzione del disimpegno, è stato possibile ampliare i bagni e ottenere due camere, oltre quella matrimoniale. In questo modo, il secondo bagno, di grandi dimensioni, ha potuto accogliere la grande doccia walk-in e la vasca free standing, come richiesto dai proprietari.
I rivestimenti a pavimento a parete delle zone vasca, doccia e lavabo sono in gres effetto onice colore grigio finitura lucida di Ariostea, mentre le restanti sono realizzate in resina, abbinati ai sanitari sospesi di Catalano bianco opaco e alla rubinetteria nero opaco di Bellosta. I mobili sono di Arteba.

Foto e immagini