Arriva la primavera. È tempo di outdoor e di Milano Design Week

Le novità che qui anticipiamo, e che toccheremo con mano alla Milano Design Week (7-15 aprile), confermano la sempre maggiore voglia di vivere all’aperto. Che si parli di giardini, terrazzi o balconi, gli spazi all’aperto sono diventati il vero prolungamento dell’indoor, perché mettono in scena la stessa intelligenza creativa, eleganza e comfort

Gli spazi esterni non sono più solo un’oasi di relax, ma sono diventati veri e propri ambienti polifunzionali, pronti ad adattarsi alle nuove esigenze di vita, di lavoro e di socialità, complice, di questa transizione, la trascorsa pandemia. La tendenza segna l’ascesa di un outdoor smart e sostenibile, dove arredi versatili e materiali eco-friendly sono protagonisti indiscussi, sempre più connessi all’abitare contemporaneo.
Il futuro del settore parla chiaro: green e durabilità. Secondo un report del 2024 di Frost & Sullivan – società americana di consulenza aziendale – il mercato degli arredi outdoor sostenibili crescerà del 10% nei prossimi cinque anni. Tra le scelte vincenti, l’utilizzo del legno riciclato, della ceramica naturale e del fibrocemento, materiali che coniugano estetica e basse emissioni di carbonio. Il design punta su elementi modulari e resistenti, perfetti per ambienti in continua evoluzione.

Arper, Ralik, design Ichiro Iwasaki

La collezione Ralik, firmata Ichiro Iwasaki per Arper, ridefinisce il concetto di seduta con sei moduli componibili dal rivestimento sfoderabile, utilizzabili singolarmente o in più configurazioni. Ogni elemento può essere arricchito con uno o due tavolini fissi agganciabili, realizzati in HPL effetto pietra, resistente a graffi, abrasioni e agenti chimici. Il sistema di aggancio in PET, riponibile sotto i moduli quando inutilizzato, consente di connetterli senza attrezzi, garantendo la massima flessibilità. È completamente smontabile, il che facilita il riutilizzo e il riciclo dei materiali.

Ethimo, Seeds, design Cristina Celestino

Il nome – Seeds – racchiude l’essenza del progetto. Per la prima volta nella squadra di Ethimo, Cristina Celestino propone un sistema di panche e tavolini. Solo apparentemente semplice perché in realtà il progetto è complesso nella proposta della modularità – difficilmente applicata a questa tipologia di arredo – nella forma ­– che ricorda quella dei banchi dei vivaisti – e nel ritorno al cotto come materiale – proposto nella variante marmorizzata, sorprendente perché quasi dimenticato, up-to-date proprio per la dimensione artigianale, autentica e semplificata.

Musola

Alla recente edizione della fiera Hábitat di Valencia, l’azienda Musola ha acceso i riflettori sul concetto di ‘outdoor feeling’ – payoff del brand spagnolo – raccogliendo le opinioni di dodici professionisti del design, dell’architettura e dell’interior. Ne è emerso un trend chiaro: il confine tra indoor e outdoor si fa sempre più labile, con spazi esterni che diventano il naturale prolungamento dell’abitare contemporaneo. Sostenibilità, comfort e una connessione autentica con la natura sono i pilastri di questa nuova filosofia progettuale. L’esteriorismo, come lo definiscono gli esperti, ridefinisce il concetto di outdoor, trasformandolo in un’esperienza immersiva e funzionale, in cui materiali innovativi – dall’acciaio inossidabile ai tessuti hi-tech resistenti alle intemperie – garantiscono qualità e durata.

Prerogative che ritroviamo in Boira, disegnata da Carlos GuiJarro:

L’outdoor feeling è prima di tutto un’emozione, un modo per concepire pezzi contemporanei che creino un forte legame con la natura e che, allo stesso tempo, esaltino sia lo spazio in cui sono inseriti sia l’ambiente che li circonda.

Qui il legno, per la prima volta per Musola, è l’elemento chiave. I divani si affiancano ai tavolini in due altezze, creando composizioni versatili. L’appeal della collezione sta nella fusione tra la matericità dell’Iroko e la solidità dell’acciaio inossidabile, entrambi materiali di alta qualità e resistenza che assicurano una lunga durata.

Gervasoni, Mediterraneo 33, design Francesco Meda

Linee pulite, materiali d’eccezione e un’estetica che omaggia la natura caratterizzano la nuova collezione Mediterraneo 2025 firmata Francesco Meda per Gervasoni Outdoor. Protagonista della linea, il tavolo: solida base in teak, varie tipologie di top, dal marmo, al gres Lava Stone grigio scuro, dal cemento bianco al vetro Mediterraneo, il cui verde profondo restituisce un gioco di riflessi che richiama le increspature del mare. Della stessa collezione, la chaise longue e la panca, la cui elegante struttura in teak accoglie una morbida cuscinatura.

Nardi, Maximo, design Raffaello Galiotto

Maximo, il nuovo divano modulare disegnato da Raffaello Galiotto per Nardi, presenta una struttura in resina rigenerata colorata in massa e rivestimenti con un’alta percentuale di materiali riciclati. Il sistema si arricchisce di un portaoggetti laterale, facilmente agganciabile alla seduta, e di un tavolino dogato, utilizzabile free-standing o come elemento integrato. Il tutto senza l’uso di viti, grazie a un pratico sistema di connessione che consente di modificarne rapidamente la disposizione, assecondando le diverse esigenze in infinite combinazioni.

Tectona, Serena, design Christophe Delcourt

Continua la consolidata collaborazione del designer Christophe Delcourt con il brand francese Tectona che, nella nuova collezione Serena, conferma la capacità di ‘rendere contemporaneo il legno’, sempre saldamente legato alle competenze del savoir faire artigianale. Ne sono nati poltroncina, sedia e un tavolo – ma la collezione è in progress – apprezzabile soprattutto nei dettagli, elementi di morbida ebanisteria. Come nelle gambe oblique e distanziate del tavolo, nei braccioli e negli schienali delle sedute, alleggeriti dai vuoti che amplificano la sensazione di leggerezza. Del teak, scelto per la capacità di invecchiare bene, Delcourt – non a caso definito ‘poeta del legno– valorizza ogni venatura.

Ditre, Tao, design Ramón Esteve Estudio

Perfetta per l’interno come per l’esterno, la capsule outdoor Tao, ideata dal designer e architetto Ramón Esteve per Ditre Italia.

I miei progetti nascono da una costante ricerca di equilibrio, emozione e atemporalità,

spiega Esteve, che si lascia ispirare dalla natura, dall’architettura e dalle dinamiche d’interazione con gli spazi. Il divano, modulare grazie a elementi componibili come pouf e chaise longue, ha struttura in iroko ed è rivestito in tessuto idrorepellente. A completare la gamma, due coffee table di diverse dimensioni, impreziositi da top in marmo o di gres.

Giorgetti, Moorea, design Carlo Colombo

Ha richiesto un lavoro di oltre due anni la collezione Moorea, firmata da Giorgetti e disegnata da Carlo Colombo. Tavoli, sedie, divani trasmettono una sensazione di morbidezza dovuta alla forma geometrica dei braccioli. Ma il segno costante di tutta la collezione è l’arco realizzato in un acciaio speciale resistente alla salsedine, che permette di utilizzare la collezione anche nella nautica.

La modularità gioca nel silenzio,

dice Carlo Colombo. Il teak della struttura, è selezionato, proveniente da foreste certificate e ripiantumate. Le cuscinature, realizzate in materiale drenante, prevedono anche un sorprendente velluto. Il lettino da sole – che ha il comfort di un vero letto – ha schienale regolabile in quattro posizioni ed è dotato di due ruote posteriori. Il top del tavolo in pietra lavica è concepito come un puzzle personalizzabile in più materiali, arricchito anche da polvere di vetro che ne cattura riflessi in tonalità smeraldo, ottanio e perla. Alla MDW raggiungerà i tre metri di lunghezza.

LYXO, Fera e Vera, design LCM Marin Design Studio

Fera e Vera, entrambi disegnati da LCM Marin Design Studio per il brand Lyxo, per cui il designer segue la direzione artistica, sembrano usciti da un cartoon. Il primo è un totem colorato di polietilene riciclabile di forma animale, scomponibile in una serie di contenitori, vasi e persino in una lampada. Mentre Vera è un salotto all’aperto che fa dell’accoglienza della forma il suo leit motif, che sembra rifinito a laser nella sottigliezza dei contorni, arricchito da dettagli decorativi che richiamano la nervatura delle foglie.

Minotti, Amii, design Nendo

Amii è il sistema di imbottiti di Minotti che prevede schienali alti e bassi, confinati da pannelli di corda intrecciata e che terminano con quella leggera curvatura a ‘esse’ in cui riconosciamo l’inimitabile eleganza nipponica di Nendo. Quasi un ideogramma ingigantito o una raffinata rete da pesca – questo significa Amii in giapponese – da cui lasciarsi piacevolmente catturare nei momenti di relax.

Arriva la primavera. È tempo di outdoor e di Milano Design Week: foto e immagini