Venus Lamp di Serena Confalonieri: non solo colore
La designer è nota per le pennellate di colore che porta nei suoi progetti di interior design. Ma l’allegria che caratterizza i suoi lavori non è l’unico segreto del suo successo.

Lei si definisce una pessimista, sebbene lo dissimuli con grazia. Serena Confalonieri, designer e art director con base a Milano, si fa notare piuttosto per una bella energia positiva che infonde in tutti i suoi progetti. Complice sicuramente un gusto del colore garbato e personalissimo, che possiamo rintracciare in tutti i suoi ultimi prodotti.
Venus Lamp: progettata per durare

La collezione di lampade Venus presentata per Servomuto in occasione dell’ultimo Salone del Mobile è un ottimo esempio. Pensata per essere modulare, è costituita da un corpo centrale in metallo cromato in cui si concentrano gli elementi illuminanti e a cui si collegano dei setti in tondino metallico rivestiti da fodere in lycra: questi ultimi si agganciano al corpo in metallo e possono essere configurati in vari modi, abbinando le tinte a piacere. Il risultato è un pezzo sempre originale, colorato e pure funzionale, perché le lamelle si possono lavare e si possono acquistare i ricambi in tessuto.
L’ironia di Venus in Lycra

Al Salone del Mobile di Milano Serena ha presentato la lampada con un’installazione dal titolo Venus in Lycra. Gli appassionati di cinema avranno riconosciuto una semicitazione filmica, che rimanda a Venus in furs, l’erotic drama di Roman Polanski. La lampada, infatti, si ispira alle sinuosità del corpo femminile e la lycra svolge un ruolo importante in questo omaggio.
Proprio come il tessuto che modella le forme di una bella donna, allo stesso modo veste e accarezza le forme della lampada, che può cambiare abito e colore a piacimento. Dalle sfumature tenui del color sabbia Body e del grigio Cloud alle nuance pastello dell’azzurro Fish e del lilla Daydream, fino alle tonalità più forti, come Ethnic (arancio) e Nairobi (bordeaux). Grazie a questa versatilità, la collezione diventa un invito alla libera espressione della creatività e dello stile di ognuno.
Non solo colore, anche materiale

Chi conosce Serena Confalonieri sa che tutti i suoi lavori sono caratterizzati non solo da una forte componente cromatica, ma anche da un’accurata ricerca nei confronti delle superfici. L’uso della lycra nella lampada Venus lo conferma.
La designer lo ha scelto perché è un tessuto presente in molte delle sue lampade preferite, una per tutte la Falkland di Bruno Munari. Disegnata nel 1964 ed esposta al MoMA di New York, nel dipartimento Architecture and Design, è nota anche come Lampada-calza, perché è composta da una maglia elastica tubolare che prende forma grazie all’inserimento di alcuni anelli metallici di diverso diametro, posti tra loro a distanze prestabilite. In questo caso, la scelta di tenere il tessuto bianco è motivata dal fatto che altrimenti la luce ne risulterebbe modificata. Nella sua Venus, Serena ha ovviato l’inconveniente inserendo gli elementi illuminanti nel corpo centrale e sfruttando le caratteristiche della lycra colorata per rivestire le lamelle esterne.
Superfici, l’amore di sempre


La propensione di Serena per i materiali deriva dalla sua forte fascinazione per il mondo della moda. Da qui si comprende il suo impegno in prodotti come tappeti, tessuti, carte da parati. Un approccio che riversa anche su materiali apparentemente meno affini, come il vetro o la pietra.
La lampada da tavolo Layla, realizzata per MM Lampadari, è realizzata in un vetro soffiato decorato come un tessuto. Mentre la classica tovaglia a quadri dei pranzi domenicali è l’ispirazione per Zdora, l’allestimento che anticipa il concept per cucina, tavolo da pranzo e sedute presentato dalla designer in occasione di Edit a Napoli e realizzato in collaborazione con Very Simple Kitchen e La Pietra Compattata.
Chi è Serena Confalonieri

Classe 1980, dopo la Laurea specialistica in Interior Design, Serena ha iniziato a lavorare come assistente docente presso il Politecnico di Milano e parallelamente ha avviato importanti collaborazioni con studi internazionali a Barcellona, Berlino e Milano. Da anni lavora nel campo del product, graphic e textile design, progetta interni per residenze e collabora con numerose aziende italiane e internazionali.
I suoi progetti sono apparsi sulle più importanti riviste di settore, dal The New York Times a Wallpaper, da Elle Decor a Ottagono, Interni e L’Officiel, e sono stati esposti in prestigiosi luoghi dedicati al design come La Triennale di Milano, la Galleria Rossana Orlandi. Inoltre, molti dei suoi lavori hanno ricevuto dei riconoscimenti come le menzioni d’onore ai Young&Design Awards nel 2014 e ai German Design Awards nel 2016. Spesso partecipa come relatrice a conferenze sul tema del design e a workshop creativi fra Stati Uniti, Messico e Portogallo.