Pavimenti sopraelevati: la soluzione per rinnovare le vecchie superfici di casa
Pavimenti sopraelevati: cosa sono, come sono realizzati, quali sono i materiali più adatti e gli ambienti più adatti dove posarli, quali le normative da rispettare. Pregi e difetti. Consigli per gli acquisti, prezzi in commercio.
I pavimenti sopraelevati, definiti anche pavimenti galleggianti, sono una modalità assai moderna e funzionale di pavimentazione che permette di elevare il pavimento, creando sotto la superficie una zona sufficientemente capiente per sistemare gli impianti tecnici dell’appartamento o edificio.
Gli impianti elettrici, idraulici, telematici e per il trattamento dell’aria possono così essere più facilmente mantenuti in buona efficienza semplicemente smontando i pannelli relativi per operare l’intervento.
- Pavimenti sopraelevati: cosa sono
- Come sono fatti i pavimenti sopraelevati
- Pavimenti sopraelevati materiali
- Pavimenti sopraelevati normative
- Pavimenti sopraelevati: isolamento acustico
- Pavimenti sopraelevati: dove usarli
- Pavimenti sopraelevati: consigli
- Pavimenti sopraelevati: opinioni
- Pavimenti sopraelevati: prezzi
- Pavimenti sopraelevati: galleria delle immagini
Pavimenti sopraelevati: cosa sono
I pavimenti sopraelevati, noti nel settore edile anche con le definizioni di galleggiante o flottante, prevedono una struttura componibile metallica o lignea di supporto: in questo modo non poggiano sulla superficie pre esistente ma sono rialzati mediante una struttura che rende piana la superficie e sostiene le piastrelle posate.
E’ una soluzione molto pratica in ambienti di grandi dimensioni come uffici e centri commerciali, dove si ha l’esigenza di nascondere alla vista gli impianti ed al tempo stesso rendendo molto più semplici le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Rimuovendo infatti i pannelli per intervenire, le lavorazioni sono decisamente più semplici, evitando rotture e danni alle strutture. Con l’utilizzo di ventose, si sollevano infatti i pannelli.
Inoltre, quando non si è proprietari dell’immobile e si ha la necessità di adibirlo ad ufficio od un particolare tipo di attività commerciale, il posizionamento di un pavimento galleggiante permette di smontare e rimontare presso un altro locale quando termina il contratto di locazione.
Come sono fatti i pavimenti sopraelevati
Il pavimento sopraelevato è costituito da diversi elementi, la cui posa ed installazione in maniera idonea rende sicura la superficie.
- Struttura portante
- Supporto del piano di calpestio
- Rivestimento superiore
- Bordo perimetrale
- Rivestimento inferiore
Struttura portante
E’ composto dai componenti orizzontali e verticali che sorreggono i pannelli del pavimento sopraelevato. Il requisito fondamentale è che ogni elemento è interfacciabile e combinabile, risolvendo ogni esigenza personale.
Supporto
Si differenzia in base al materiale con cui è realizzato:
- conglomerato di legno e resine ad alta densità e resistenza meccanica
- materiale inerte come il solfato di calcio anidro, rinforzato con fibre di cellulosa per una maggior resistenza meccanica
Rivestimento
Viene applicato sulla parte superiore del supporto, definisce l’aspetto estetico del pavimento.
Bordo perimetrale
Il bordo perimetrale protegge protegge i lati del pannello, importante in fase di posa della struttura. Inoltre costituisce un’ottima barriera all’umidità o alle infiltrazioni di acqua.
Essendo elemento di congiunzione fra i pannelli, deve garantire che, una volta sottoposto al calpestio, non si produca rumore.
Rivestimento inferiore
I pannelli possono essere rifiniti sulla parte inferiore, permettendo di svolgere due ruoli determinanti:
- strutturale in quanto migliora le caratteristiche meccaniche del pannello
- funzionale perchè lo spessore è la migliore barriera all’umidità sottostante.
Pavimenti sopraelevati materiali
Sono diversi e vari i materiali con cui vengono realizzati i pavimenti galleggianti, per soluzioni gradevoli anche sotto l’aspetto estetico o per una maggior funzionalità.
Gres porcellanato
E’ il materiale maggiormente impiegato per la finitura della pavimentazione, adatto soprattutto per locali che vengono sottoposti ad uno stress continuo come locali pubblici, stazioni, aeroporti, ospedali.
La colorazione delle piastrelle è omogenea, risultando di ottimo impatto estetico mentre per soluzioni più fantasiose si potrà scegliere di realizzare giochi cromatici unendo piastrelle dai colori diversi.
PVC, linoleum, gomma
Si tratta di materiali resilienti, qualità che migliora le prestazioni fonoassorbenti. Il punto a favore della gomma è di assicurare elevate proprietà antincendio e di resistenza agli agenti chimici.
Non manca l’attenzione per l’aspetto estetico: mediante l’uso di stampe grafiche, è possibile realizzare disegni e trame fantasiose.
Laminati plastici
Vantano ottima resistenza ai prodotti chimici e al naturale processo di invecchiamento. Importante il suo utilizzo in luoghi soggetti a forte calpestio.
Materiali lapidei
Corrispondenti a pietre, marmi, graniti, travertini, sono materiali naturali che vantano un gradevole effetto estetico. Vengono tagliati mediante spaccatura secondo i formati richiesti per il pavimento sopraelevato.
Legno
Uno dei materiali naturali maggiormente impiegati nella realizzazione di pavimenti, possono essere posati come il parquet secondo diverse geometrie. La scelta del legno è importante per il trattamento di finitura superficiale, per rispettare le condizioni degli ambienti in cui viene posato.
Pavimenti sopraelevati normative
Acquistare e posare pavimento galleggiante richiede il rispetto di alcuni importanti requisiti in materia di sicurezza domestica e pubblica.
Portata massima
Una delle caratteristiche principali che un pavimento sopraelevato deve garantire e rispettare è la portata massima, ovvero essere in grado di resistere alle sollecitazioni provocate dal passaggio di persone o dal carico di mobili che sono posti sopra.
La superficie deve essere realizzata rispettando i dettami della normativa europea specifica, ovvero, la EN 12825 che indica il parametro Carico Massimo di Sicurezza. Esso consiste nel carico massimo concentrato al quale un sistema di pavimenti sopraelevati può resistere sul suo punto più debole, per una durata massima di 5 minuti, senza collassare.
Per conoscere la classe di resistenza a cui appartiene un determinato pavimento, si sottopone la superficie ad una prova di resistenza meccanica.
Mediante una macchina idraulica, si applica un carico concentrato prefissato sopra un modulo di pavimento sopraelevato. A questo punto si misura l’abbassamento della superficie che si verifica dopo 5 minuti, in modo da verificare la classe di resistenza.
Resistenza al fuoco
La resistenza al fuoco deve attenersi alla normativa europea EN 13501-2, mentre la norma UNI 11617 definisce, infine, i criteri di progettazione, installazione e manutenzione.
Pavimenti sopraelevati: isolamento acustico
Un’ottimo motivo che spinge a realizzare un pavimento galleggiante è anche la miglior protezione dai rumori di calpestio. Realizzato secondo i più moderni canoni di costruzione, la superficie garantisce di isolare i locali dai rumori, tanto che viene ultimamente adottato anche in occasione della ristrutturazione dei solai.
La realizzazione perfetta prevede che il massetto galleggiante non sia a contatto con pareti, pilastri portanti, o altri elementi costruttivi. Inoltre non devono essere contenuti impianti elettrici, idrici e termosanitari, con unica eccezione del sistema di riscaldamento a pavimento. Lo spessore minimo del massetto e con sezione costante.
In caso di spessore inferiore, si potrebbe arrivare a perdere, in termini di riduzione del rumore, anche fino a 9 decibel.
Pavimenti sopraelevati: dove usarli
Diversi gli ambienti in cui la scelta di posare un pavimento galleggiante si può rivelare determinante:
- in chiese, teatri ed antiche costruzioni, allo scopo di preservare la pavimentazione originale lasciando alcuni pannelli trasparenti per consentirne la visione
- in uffici, luoghi pubblici ad alta intensità di passaggio, potendo nascondere alla vista gli impianti
- per realizzare terrazzi, balconi e bordi piscina, poichè viene garantita l’impermeabilizzazione
- in occasione di ristrutturazione, poichè la struttura non grava sul pavimento esistente.
Pavimenti sopraelevati: consigli
Come detto, la scelta di una tale tipologia di superficie consente di asportare agilmente i pannelli dove occorre intervenire, permettendo di spostare e riutilizzare il pavimento a seconda delle esigenze.
Inoltre la manutenzione non è particolarmente complicata, trattandosi di una superficie a cui occorre eseguire le ordinarie fasi di pulizia in base al materiale con cui è realizzato.
Unica accortezza è evitare di sottoporre la superficie ad un peso eccessivo, provvedendo a distribuire il peso in maniera accurata.
Affinchè il pavimento galleggiante possa durare a lungo, il luogo ideale per la sua posa è scegliere un ambiente asciutto, con una temperatura compresa tra 5°C e 35°C mentre il tasso di umidità preferibile deve essere compreso fra 40% e 75%.
Pavimenti sopraelevati: opinioni
In sintesi si possono indicare i fattori positivi e negativi della scelta di un pavimento galleggiante.
Vantaggi dei pavimenti sopraelevati
- rapidità di esecuzione dei lavori
- scelta flessibile
- permettono di sistemare gli impianti sotto il pavimento
- non richiedono interventi di demolizione della pavimentazione esistente
- alto impatto estetico
- possibilità di personalizzazione elevata
- possibilità di riutilizzo del pavimento
- elevate prestazioni in termini di isolamento acustico e termico
- consentono di proteggere in edifici storici antiche pavimentazioni
- semplicità di manutenzione
Svantaggi dei pavimenti sovraelevati
- richiedono una superficie liscia
- per fondi sconnessi richiedono un’accurata progettazione
Pavimenti sopraelevati: prezzi
Indicativamente, in base al materiale impiegato, si può indicare un listino prezzi, per avere un’idea di base:
- pavimento in PVC, gomma o laminato a partire da €5 mq
- pavimento in gres porcellanato a partire da €10 mq
- pavimento in marmo o granito a partire da €20 mq
I prezzi sono da intendersi IVA inclusa mentre nel calcolo delle opere finite occorre considerare il costo della manodopera oltre alla realizzazione della struttura portante.
Detrazioni fiscali
Gli interventi di rifacimento di una pavimentazione per interni/esterni è ammessa al beneficio del Bonus ristrutturazione, con aliquota pari al 50%. Ovvero, le spese sostenute per il rifacimento della pavimentazione possono essere detratte in 10 rate costanti, per 10 anni, entro il tetto massimo di €96.000.
Oppure, qualora si abbia un intervento in materia di miglioramento dell’efficienza energetica, si può usufruire dell’Ecobonus.
Pavimenti sopraelevati: galleria delle immagini
Per idee progettuali, valutazioni sul tipo di lavori e farsi un’idea della soluzione più adatta ecco la galleria foto di pavimenti galleggianti o flottanti.