La Lombardia proroga Perlaffitto: cos’è e come funziona

Autore:
Erika Fameli
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La Lombardia proroga Perlaffitto, il contributo regionale a favore delle famiglie in difficoltà economica che hanno una casa in affitto nel mercato privato. Grazie a questa proroga, sarà possibile richiedere il contributo al proprio Comune fino al 31 dicembre 2025. Ecco come funziona l’agevolazione e come fare domanda.

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La Lombardia proroga Perlaffitto: cos’è e come funziona
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In Italia gli affitti stanno schiacciando i redditi delle famiglie italiane. Questa situazione, comune a molti territori italiani, in alcune Regioni è decisamente più grave che in altre. Una delle situazioni più critiche si trova in Lombardia, dove i canoni di affitto hanno raggiunto il prezzo record di 18,35 euro/mq al mese. In base ai dati di Immobiliare.it, questo è il prezzo più alto degli ultimi 2 anni, e fa pagare un appartamento di 40 mq circa 730 euro al mese.

Per supportare le famiglie, la Regione Lombardia ha quindi deciso di prorogare i termini di Perlaffitto, un contributo regionale volto proprio a supportare i nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche nel pagare l’affitto, e che ha l’obiettivo di evitare e ridurre morosità e sfratti. Gli inquilini avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per presentare la propria domanda al Comune in cui vivono. Ecco come funziona il contributo e chi può accedervi.

La Lombardia proroga Perlaffitto

La Lombardia proroga Perlaffitto: cos’è e come funziona
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E’ recentissimo l’annuncio che la Regione Lombardia ha dato riguardo il contributo Perlaffitto. Si tratta di una proroga, importantissima nel panorama attuale. Perlaffitto infatti è un contributo regionale che sostiene le famiglie che si trovano in difficoltà economiche e che fanno fatica a pagare il canone di locazione della casa in cui vivono, nel mercato privato. Nato con l’obiettivo di ridurre la morosità e gli sfratti, Perlaffitto è stato ufficialmente prorogato fino al 31 dicembre 2025, data ultima per richiederlo al proprio Comune.

Grazie a Perlaffitto un nucleo familiare in difficoltà può ricevere fino ad un massimo di 1.500 euro direttamente dal proprietario dell’immobile. La prima cosa da fare per ottenere il contributo è presentare la propria domanda al Comune, rispettando i requisiti dei singoli bandi riguardo le modalità e le tempistiche.

I documenti necessari per fare domanda sono, oltre a quelli di identità di tutti i componenti del nucleo familiare, anche una copia del contratto di locazione registrato, un’attestazione ISEE in corso di validità ed eventuale documentazione che attesti la difficoltà economica.

Chi sono i beneficiari

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Per accedere al contributo, i nuclei familiari devono:

  • essere residenti in Lombardia nell’alloggio per cui si richiede il contributo da almeno 6 mesi alla data di presentazione della domanda;
  • avere un contratto di locazione regolarmente registrato sul mercato privato oppure essere assegnatari di alloggi in godimento o in servizi abitativi sociali;
  • avere un ISEE inferiore a 26.000 euro;
  • non essere proprietari di alcun immobile.

Si specifica che sono esclusi dall’agevolazione sia i residenti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) che chi ha un contratto con patto di futura vendita. La Regione, per queste categorie di inquilini e in generale per supportare ancora più situazioni, offre anche altri contributi più specifici per ogni singolo caso, che spaziano dal Fondo per la morosità incolpevole al contributo di solidarietà. A livello nazionale invece, merita una menzione il recente bonus affitto per neo assunti. La Lombardia è una delle Regioni più costose d’Italia per gli affitti, e conoscere questi bonus è essenziale per i suoi cittadini che si trovano in difficoltà.

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