Tolleranze costruttive nel Salva Casa: si arriva al 6%

Le tolleranze costruttive nel Salva Casa cambiano totalmente, e aumentano le loro percentuali. Il Decreto di Salvini, che punta a semplificare la normativa e la burocrazia italiana in campo immobiliare, con l’obiettivo di permettere agli italiani di sanare i propri immobili e disporne come meglio credono, include tra i suoi tanti interventi anche le percentuali di tolleranza.

Guarda il video

Dal 24 maggio 2024 in Italia non si fa altro che parlare del Decreto Salva Casa. Voluto da Matteo Salvini e inizialmente scambiato per un maxi-condono, il Decreto ha come obiettivo principale quello di semplificare la burocrazia del settore immobiliare.

Così facendo, moltissime situazioni possono trovare una soluzione e moltissimi immobili potranno essere sanati e finalmente svincolati dalle catene che ne impedivano la vendita.

Di conseguenza, si potranno immettere nuovi immobili sul mercato e si potrà far ripartire una situazione stagnante sia dal punto di vista delle compravendite che degli affitti.

Tra i tanti argomenti di cui tratta il Decreto, c’è anche quello che riguarda le percentuali di tolleranza costruttiva. Si tratta di percentuali entro le quali una difformità non è considerata abuso, e permette la vendita dell’immobile senza problemi. Ecco quali sono le novità introdotte dal Salva Casa, che libereranno dallo stallo migliaia di immobili in tutto il territorio italiano.

Difformità negli immobili

Uno degli ostacoli maggiori alla vendita di un immobile è l’abuso. Si tratta di una difformità presente sull’immobile che ne rende impossibile il passaggio di proprietà per un’incongruenza documentale e/o strutturale.

Grazie al Decreto Salva Casa, le cosiddette difformità minori trovano finalmente spazio per essere sanate con procedure semplificate e una burocrazia decisamente più snella rispetto al passato. Tra i tanti argomenti di cui tratta il Decreto, uno che è in grado di svincolare da questo empasse migliaia di immobili è quello che riguarda le tolleranze costruttive.

Si tratta di tolleranze che riguardano scostamenti entro una certa percentuale dai parametri autorizzati dai titoli edilizi. Per fare qualche esempio, si annoverano tra le tolleranze costruttive le differenze minime di altezza, cubatura o superficie coperta dell’immobile.

Non sono da confondere con le tolleranze esecutive, che invece sono irregolarità di minima entità realizzate in cantiere durante i lavori. Questi discostamenti, proprio per la loro entità minima, non costituiscono una violazione edilizia.

Tolleranze costruttive nel Salva Casa

Fino al 20 maggio 2024, la tolleranza costruttiva generale era fissata al 2%. Con il Salva Casa invece, la percentuale non è più fissa, ma variabile in base alle dimensioni dell’immobile, e può andare dal 2% già noto, fino alla percentuale massima del 6%. Nello specifico:

• 2% per le unità immobiliari con una superficie utile superiore a 500 mq;
• 3% per le unità immobiliari con una superficie utile compresa tra i 300 e i 500 mq;
• 4% per le unità immobiliari con una superficie utile compresa tra i 100 e i 300 mq;
• 5% per le unità immobiliari con una superficie utile compresa tra i 60 e i 100 mq;
• 6% per le unità immobiliari con una superficie utile inferiore a 60 mq.

Per fare un esempio pratico, un immobile progettato con 55 mq, può avere una superficie effettiva che va, secondo la tolleranza del 6%, da 51,7 a 58,3 mq, senza costituire una violazione edilizia.

Le nuove tolleranze valgono per gli immobili precedenti all’entrata in vigore del Decreto Salva Casa, anche nel caso in cui questi siano vincolati.

Questa semplificazione, unita alle nuove sanzioni e agli altri snellimenti di cui si è parlato nel Quarto Tavolo del Piano Casa, contribuirà non poco alla ripresa del mercato immobiliare, e anche allo sblocco di innumerevoli situazioni finora insanabili.

Tolleranze costruttive nel Salva Casa, si arriva al 6%: foto e immagini