Quarto tavolo del Piano Casa, tra affitti e progetti edilizi
Si è svolto pochi giorni fa il Quarto tavolo del Piano Casa, voluto dal Ministero degli Interni e presieduto da Matteo Salvini. Durante la seduta sono intervenute le associazioni di categoria e gli esperti del settore, e sono state introdotte diverse novità, intavolate discussioni e avviati progetti di riforme.
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Il Ministero degli Interni voleva da tempo un nuovo tavolo di discussione che riguardasse il Piano Casa, e finalmente qualche giorno fa questo incontro ha avuto luogo. Ne sono scaturiti diversi spunti di riflessione, sono state date le linee guida definitive del Decreto Salva Casa e molto altro. Si è parlato di affitti e di nuovi progetti edilizi, tutto allo scopo di risolvere la crisi abitativa in cui l’Italia versa da tempo, e da cui non sembra avere scampo.
Secondo Santino Taverna, una grossa fetta di problemi si potrebbe risolvere intervenendo sulla disciplina delle locazioni. Salvini dal canto suo, semplifica le procedure e gli iter burocratici legati alle sanatorie del Decreto Salva Casa. Infine, si parla anche di nuovi progetti edilizi, che possano introdurre sul mercato nuovi immobili, non necessariamente di nuova costruzione. Ecco tutto quello che è emerso da un Tavolo tanto atteso quanto complicato.
Quarto tavolo del Piano Casa

La crisi abitativa italiana non si può certo risolvere con un’azione unica. Questo lo sa bene il Ministero degli Interni, che da tempo voleva un nuovo tavolo di discussione sul Piano Casa, che ha proprio lo scopo di migliorare la situazione abitativa italiana. L’approccio migliore è quello su più fronti, e numerosi sono stati infatti gli argomenti di discussione:
- la necessità di disciplinare le locazioni;
- la sperimentazione di nuovi modelli di edilizia residenziale pubblica;
- social housing;
- Decreto Salva Casa;
- patrimonio immobiliare inutilizzato.
Partendo dal Salva Casa, Salvini ha illustrato le linee guida definitive, che semplificano parecchio l’iter di richiesta per sanare le piccole difformità, che introducono il silenzio-assenso nelle pratiche in cui si attende una risposta dal Comune, e che permetteranno a migliaia di italiani di sbloccare innumerevoli immobili. Lo stesso Salvini parla anche di voler adottare un decreto per la definizione di nuove linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica ed edilizia sociale.
Affitti e progetti edilizi

Proprio i progetti edilizi rivolti all’edilizia sociale sono di centrale importanza. Infatti, potrebbero riportare sul mercato un numero enorme di immobili attualmente inutilizzati, da destinare alle fasce più deboli di popolazione. Ne è un esempio il bando di social housing dell’Ater di Roma, che in misura ridotta potrebbe fungere da esempio per un progetto su scala nazionale. Per chiudere il paragrafo edile, il Ministero ha annunciato l’avvio di una consultazione, in tempi stretti, per rivedere globalmente il Testo Unico dell’edilizia.
Al Tavolo, anche con l’intervento di Santino Taverna, presidente di Fimaa-Confcommercio, si è parlato di affitti.
“Per risolvere l’emergenza abitativa è necessario intervenire anche sulla disciplina delle locazioni. In Italia vi sono oltre 10 milioni di immobili sfitti, che potrebbero essere immediatamente disponibili ma che tuttavia non vengono immessi sul mercato perché l’attuale normativa sulle locazioni non tutela i proprietari alle prese con lo spinoso problema degli inquilini morosi”.
Immettere sul mercato questo patrimonio immobiliare inespresso potrebbe portare diversi vantaggi, dall’allentamento della pressione sul mercato delle locazioni, all’abbassamento dei prezzi. Oltre a regolare gli affitti standard però, è altrettanto necessario dare regole precise per gli affitti brevi, che stanno strozzando numerose realtà sia in Italia che all’estero.