Tagliare l’erba: quando è obbligatorio
L’estate si avvicina e, purtroppo, con essa il rischio di incendi. Tutti i proprietari di terreni sono pertanto tenuti ad eseguire opere per la prevenzione antincendio. Vediamo cosa devono fare ed entro quali date per essere a norma.

Tagliare l’erba è obbligatorio?
Ebbene sì! In tutti i terreni incolti è obbligatorio eliminare le erbacce prima dell’arrivo della stagione calda. Questo va fatto, non certo per motivi estetici, bensì per prevenire il rischio che si inneschino e diffondano incendi.
Finché l’erba è verde e fresca non costituisce un pericolo per eventuali incendi. Un prato verde che viene irrigato nella stagione calda non va quindi sicuramente eliminato.
È l’erba secca e alta che costituisce il maggior pericolo perché su di essa è facile innescare incendi ed è inoltre difficile fermare il fuoco che cammina rapido, di stelo in stelo, soprattutto in giornate di vento.

Le date entro cui tagliare l’erba
Ogni Regione delibera le proprie norme antincendio con piani triennali soggetti ad aggiornamenti da parte della Giunta regionale. Tali piani sono redatti in conformità alla legge quadro nazionale in materia di incendi boschivi (L.353/2000).
Ogni triennio o perfino ogni anno sono definite le date obbligatorie, diverse da Regione a Regione, per l’eliminazione dell’erba secca. Le date entro cui va tagliata l’erba variano pertanto da Regione a Regione o, perfino, da Comune a Comune.
Il periodo di elevato rischio di incendio boschivo e conseguente obbligo di sfalcio dell’erba secca, inizia, a seconda delle zone, tra il 15 maggio e fine giugno e finisce tra settembre e fine ottobre.
Le sanzioni per chi non taglia l’erba secca
Le prescrizioni antincendio vanno rispettate, non solo non attuando azioni che possono determinare potenzialmente l’innesco di un fuoco, ma anche le omissioni sono sanzionabili.
Non c’è verso, se non vogliamo incorrere in una multa o, peggio ancora, in un pericoloso incendio dobbiamo eliminare l’erba secca.
L’obbligo di tagliare l’erba riguarda tutti poiché, anche se noi tagliamo regolarmente l’erba, un incendio che parte da un terreno vicino, può comunque danneggiarci e, pertanto, si può denunciare un vicino affinché provveda allo sfalcio.
Il Comune, tuttavia, prima di sanzionare chi non ha tagliato l’erba per tempo, deve avvisarlo e solo poi emettere un’ordinanza affinché il proprietario possa correre ai ripari. La sanzione è l’ultima spiaggia.

Consigli per eliminare l’erba
L’erba può essere eliminata utilizzando un decespugliatore, un falcia-erba o, in terreni più ampi, è consigliabile l’utilizzo di un trattore con annesso estirpatore, trincia-erba o anche semplicemente un aratro.
Non possiamo pensare di eliminare l’erba secca bruciandola perché è pericoloso ed anche vietato accendere fuochi in prossimità della stagione calda.
Nel caso in cui vi siano degli accumuli di materiali infiammabili, come legna o balle di fieno è importante isolarli da altri materiali infiammabili ed in terreni ben puliti da sterpaglie.
Può essere utile realizzare, anche in terreni con delle colture, dei taglia-fuoco ben puliti dalle sterpaglie per isolare delle aree che, benché coltivate, possano essere infiammabili.
Le prescrizioni antincendio vanno rispettate per non incorrere in sanzioni, ma anche perché sono estremamente importanti per scongiurare l’innesco di fuochi e per evitare che questi si diffondano in maniera incontrollata.
Tagliare l’erba secca è comunque utile anche per contrastare la diffusione di parassiti, quali zecche o per evitare che topi e serpenti nidifichino nei nostri terreni incolti.