Superbonus: ipotesi 20 anni per la detrazione?
Superbonus: Ministro Giorgetti apre alla detrazione in 20 anni ed annuncia la nascita della piattaforma per la cessione dei crediti.

Il Superbonus rimane sulla bocca di tanti in questi primi giorni di primavera ma soprattutto tema scottante sul tavolo del Governo, alle prese con la situazione dei crediti incagliati e le aziende edili che rischiano di sparire da un momento all’altro nel caso in cui i cantieri non dovessero riprendere i lavori o peggio ancora, trovandosi in tasca crediti da non poter cedere a nessuno.
A margine del voto in Commissione Finanze della Camera sui correttivi al decreto di blocco dei crediti del governo Meloni, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato alcune interessanti proposte e novità che darebbero respiro alla situazione: nascerà una piattaforma per la vendita dei bonus edilizi.
In questo modo, i cosiddetti esodati del Superbonus ovvero coloro che non riescono a godere della cessione dei crediti d’imposta o dello sconto in fattura, potrebbero vedersi allungati i termini per la detrazione fiscale, ora fissati a 5 anni (4 per chi inizia i lavori nel 2023).
Oggi (ieri nd.r.) è l’ultimo giorno di emendamenti e speriamo di dare delle risposte risolutive o comunque migliorative della situazione.–Io sono assolutamente favorevole al sistema delle detrazione in cinque, dieci e anche 20 anni, perché no? Penso che il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema delle cessioni che è fallito e che ha mandato in tilt completamente quello delle banche e di coloro che dovevano acquistare.
ha dichiarato Giorgetti.
Il ministro si è detto possibilista sul fatto di risolvere la questione dei crediti incagliati, affermando di aver lavorato in queste settimane per convincere banche e poste a riprendere la cessione del credito, potendo operare più serenamente in futuro grazie ad un nuovo quadro normativo studiato ad hoc. E lo ha fatto in maniera chiara, aprendo le porte ad un sistema nuovo:
È in corso l’elaborazione di un sistema, chiamiamola piattaforma che dovrebbe in qualche modo smaltire tutto l’arretrato dei crediti d’imposta. Ricordiamo che questa situazione non si è venuta di certo a creare per i provvedimenti di questo governo ma che è stata ereditata dalla grande confusione e dal ‘far west’ precedente.
Sul finire della giornata sembra però essersi dissolta la possibilità di allungare i termini della detrazione (anche un’ipotesi lunghissima fissata a 20 anni). Potrebbe venire allungata a 10 anni, ma al momento solo per aziende mentre per le banche spetterebbe solo per i crediti in giacenza ed acquistati precedentemente.
Dunque, la materia esodati pare non aver ancora trovato una meritata conclusione.