Superbonus: ipotesi compensazione F24 solo in alcune banche

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Superbonus, spunta l’ipotesi di usare la compensazione con il modello F24 per sbloccare i crediti di imposta incagliati solo in alcune banche. Ma quali? E cosa determina la discriminazione? Scopriamo tutte le ultime novità sui temi superbonus ed edilizia e cosa cambia.

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Continuano ad aumentare le novità sull’argomento superbonus per  sbloccare i crediti incagliati. Il governo sta lavorando su un’apertura selettiva alle compensazioni fra crediti e tasse. Si parla, quindi, di smaltire i crediti bloccati solo con alcune banche. Ma quali sono i criteri che determinano la scelta delle banche?

Secondo il ministero dell’Economia, le banche che dispongono di margini rilevanti per le compensazioni dovrebbero correggere o quantomeno rivedere determinate scelte. Resta la necessità di risolvere quanto prima il nodo dei crediti incagliati. Come sottolineato dalla presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, una riapertura delle banche alle compensazioni porterebbe a riattivare il mercato senza dover attendere l’arrivo in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto 11/2023.

L’allarme della presidente dell’Ance

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“Imprese e famiglie non possono aspettare un’altra settimana, serve un segnale subito”.

L’Ance lancia nuovamente l’allarme sui principali media nazionali e sono chiare le dichiarazioni della Presidente Federica Brancaccio sulla necessità di trovare immediatamente soluzioni per lo sblocco dei crediti incagliati anche aprendo all’acquisto delle partecipate, le uniche con la capacità sufficiente di acquistare la mole di crediti (19 miliardi) che soffoca le imprese.

Il problema centrale, quello che il ministro Giorgetti aveva definito “una bolla da 19 miliardi di euro”, resta quindi ancora tutto da affrontare, perché il tavolo tecnico non ha fatto progressi reali.

Superbonus, stop alla cessione dei crediti: perché?

Perché il governo Meloni ha imposto lo stop alla cessione dei crediti per tutti i bonus edilizi compreso il Superbonus? A spiegare la decisione del governo in conferenza stampa è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Parliamo di un carico enorme per le casse dello Stato, equivalente a un debito pro-capite di 2mila euro sulle spalle di ogni italiano. Sono queste le ragioni addotte dal governo per spiegare la scelta di sospendere lo sconto in fattura la cessione del credito legati al Superbonus 110% e agli altri bonus fiscali per l’edilizia che restano applicabili solamente in caso di interventi già avviati.

In sostanza, i bonus continueranno ad esistere, ma c’è lo stop alla cessione dei crediti. Resta solo la possibilità della detrazione d’imposta, ovvero il recupero in più anni di una percentuale della spesa sostenuta.

Superbonus news

Su Pianetadesign potete trovare sempre tutte le ultime notizie aggiornate in materia di Superbonus oltre alle istruzioni ed alle guide che spiegano la modalità del funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura.