Riscaldamento inverno 2025/2026, quando accendere i caloriferi in Veneto? Date, orari e regole

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista
Tempo di lettura: 6 minuti

E’ già arrivato il momento accendere il riscaldamento in Veneto per l’inverno 2025/2026? Quali sono i periodi e le temperature da rispettare? Diamo un’occhiata al calendario di accensione degli impianti di riscaldamento in Veneto, città per città: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.

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Venezia
Photo by Paulo Henrique Pigozzi – shutterstock

Mentre le stagioni cambiano e si passa dal caldo estivo ai primi freddi autunnali, la domanda da porci è la seguente: quando è possibile accendere l‘impianto di riscaldamento per affrontare al meglio l’inverno 2025/2026? Con il clima molto più fresco specialmente in alcune Regioni d’Italia e con l’arrivo dell’autunno, potremmo essere tentati di accendere il riscaldamento prima del previsto, ma ci sono delle regole da rispettare per salvare l’ambiente.

Come risaputo, l’Italia è suddivisa in 6 zone climatiche in base alla media delle temperature giornaliere e per conoscere la data e gli orari di accensione dei caloriferi, è importante sapere a quale fascia climatica si appartiene. Guardiamole nel dettaglio:

  • Zona climatica A: 6 ore giornaliere
  • Zona climatica B: 8 ore giornaliere
  • Zona climatica C:  10 ore giornaliere
  • Zona climatica D:  12 ore giornaliere
  • Zona climatica E: 14 ore giornaliere
  • Zona climatica F: nessuna limitazione

In questo articolo ci occuperemo del Veneto, scopriremo a quale zona climatica appartiene e quali sono gli orari da rispettare per l’accensione degli impianti di riscaldamento per la stagione 2024/25.

Accensione Riscaldamento Veneto inverno 2025/2026: il calendario

Riscaldamento

Photo by Tiko Aramyan – shutterstockIl Veneto si è adeguata alla normativa statale sugli impianti di climatizzazione, in modo da uniformare l’applicazione della disciplina su tutto il territorio della Regione in materia di esercizio, conduzione, manutenzione, controllo ed ispezione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici.

Il Veneto presenta provincie in due zone climatiche: E ed F e solo i Comuni che rientrano nella fascia E sono tenuti a rispettare date e orari per l’accensione dei caloriferi.

  • Venezia: Zona E
  • Vicenza: Zona E
  • Padova: Zona E
  • Verona: Zona E
  • Treviso: Zona E
  • Rovigo: Zona E
  • Belluno: Zona F

Il periodo di accensione degli impianti termici è consentito dal 15 ottobre 2025 al 15 aprile 2026 per una durata giornaliera massima di 14 ore. Durante il periodo di funzionamento, il valore massimo di temperatura consentito è di 20° C con una tolleranza di + 2 °C (che diventa 18° C + 2 in caso di allerta arancio o rosso per le polveri sottili). Per quanto riguarda invece la provincia di Belluno, essendo nella zona F, non ci sono limitazioni.

Unico comune a trovarsi in una zona climatica differente, la D per la precisione, è la località di Brenzone, in provincia di Verona, che in conseguenza di tale situazione, presentano un calendario leggermente differente, con accensione posticipata al 1° novembre, mentre lo spegnimento dovrà avvenire al massimo entro il prossimo 15 aprile 2026, per un totale di 12 ore giornaliere di utilizzo.

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Autore: alex1965 / Pixabay

E’ doveroso precisare che, al di fuori del periodo di accensione consentita, in presenza di situazioni di temperature particolarmente rigide, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione, prevedendo una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria. Utile inoltre, per un utilizzo efficiente, effettuare le normali operazioni di manutenzione che precedono l’accensione.

Riscaldamento Veneto, le eccezioni

La Regione Veneto ricorda che in ogni caso è doveroso mantenere l’impegno di limitare il più possibile i consumi energetici per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e per ridurre le concentrazioni degli inquinanti in atmosfera urbana: l’abitudine di vivere in ambienti dalle temperature estreme (massimo calore in inverno e massimo freddo d’estate), oltre che malsana, aumenta, infatti, i consumi energetici e l’inquinamento atmosferico. Anche la scarsa attenzione all’efficienza degli impianti termici contribuisce allo spreco d’energia.

Inoltre, sono esclusi dalle limitazioni gli edifici adibiti a:

  • ricovero
  • cura di minori o anziani
  • scuole materne
  • asili nido
  • ospedali
  • case di cura
  • alberghi
  • pensioni
  • piscine
  • saune
  • attività industriali e artigianali in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.

Riscaldamento accensione 2025/2026 Veneto: immagini e foto