Imu, come cambia dal 2025: via a aliquote predeterminate per i comuni

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 5 minuti

Imu, novità a partire dal 2025: via alle aliquote dell’Imposta Municipale Unica per i Comuni. Ad annunciarlo è il direttore generale del ministero dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Spalletta, che è stato ascoltato nella Commissione parlamentare sull’Anagrafe tributaria. Diamo un’occhiata agli ultimi aggiornamenti su una delle imposte più odiate dagli italiani. 

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Nel 2025 sarà valido “il sistema di determinazione delle aliquote Imu sulla base di fattispecie imponibili individuabili dai comuni esclusivamente tra quelle predeterminate con un decreto del ministro dell’Economia”. Si tratta di una novità che consente da un lato di delimitare il perimetro entro il quale il comune può esercitare la sua potestà regolamentare nel rispetto dei principi costituzionali che ne regolano l’autonomia impositiva, e dall’altro rende possibile che i contribuenti, comprese le software house, dispongano di un valido supporto per il corretto pagamento dell’Imu. A ricordarlo è il direttore generale del ministero dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Spalletta.

Il sistema tende verso l’adempimento guidato dell’obbligazione tributaria, mediante la realizzazione di un’applicazione informatica da rendere disponibile ai contribuenti sul portale del Federalismo fiscale, utile a mettere a disposizione elementi informativi per la determinazione e il versamento dell’imposta, compresi gli elementi che già sono a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e di altre amministrazioni pubbliche

, ha spiegato il ministro Spalletta.

Novità Imu dal 2025: ecco cosa cambia

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A partire dal prossimo anno per i Comuni sarà molto più semplice stabilire quanto dovranno pagare i cittadini di Imu mentre per questi ultimi sarà più facile il pagamento dell’imposta grazie ad un’applicazione informatica. Ricordiamo che l’Imposta Municipale Unica è dovuta dal contribuente italiano in qualità di proprietario di un immobile, edificio, capannone, appartamento o locale che sia. L’imposta deve invece essere versata in ogni caso per la seconda casa, qualunque sia il suo utilizzo, ovvero data in affitto, vuota o concessa in maniera gratuita. Inoltre, sono tenuti al pagamento anche i possessori di locali detenuti ed utilizzati come negozi, uffici o depositi.

Imu, come si calcola

Come si calcola l’Imu 2024? Per il calcolo dell’Imposta Municipale Unica vale lo stesso procedimento utilizzato per il pagamento dell’Imu e Tasi negli anni precedenti. Si parte dalla rendita catastale:

  • rivalutare la rendita del 5%
  • moltiplicare la rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti
  • moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune.

Nel caso in cui il Comune non abbia effettuato una nuova delibera in tempo utile, il calcolo di quanto si deve pagare deve essere effettuato con riferimento all’aliquota minima stabilita per legge. In fase di conguaglio, il versamento dovrà essere effettuato sulla base in base all’aliquota deliberata dal Comune, cui spetterà il compito entro il prossimo ottobre 2024. Per quanto riguarda la scadenza delle rate, è bene ricordare che la prima rata IMU 2024 andava versata entro il 17 giugno 2024 (acconto, pari al 50% dell’importo complessivo annuale).

Il saldo della seconda rata, invece, andrà effettuato entro lunedì 16 dicembre 2024. Con la scadenza dell’ultimo mese dell’anno, va versato il restante 50% della somma complessiva dell’anno solare.

Novità Imu dal 2025: immagini e foto