Costruire una piscina: quali permessi servono
Avete sempre desiderato realizzare una piscina? Il vostro sogno è tuffarvi senza spostarvi dalla vostra abitazione? Ecco quali permessi e documentazione occorrono per costruirla.
“Una piscina a casa mia”… è il titolo di un film o di un bellissimo sogno che ognuno ha nel cassetto.
Certo come tutti i desideri occorrono sacrifici e tempo per essere realizzati e, soprattutto, una serie di permessi edilizi obbligatori.
La dichiarazione di inizio attività
Prima di tutto è necessario informare la Pubblica Amministrazione dell’inizio dell’attività di edificazione della piscina.
Tale operazione si effettua con la compilazione della DIA, domanda documentata inoltrata all’Ente Comune ove è ubicata la propria abitazione.
In tal modo il Comune è informato dei lavori da realizzare a cui concede il nulla osta con conseguente accettazione del progetto e l’apertura del cantiere per i lavori.
I requisiti per ottenere la DIA
L‘autorizzazione ad iniziare l’attività è ottenuta attraverso una modulistica prestampata da depositare presso il Comune di residenza.
L’ente Comunale autorizza l’inizio dei lavori soltanto se la piscina oggetto dell’opera edilizia, sia realizzata quale pertinenza nel giardino dell’abitazione, non essendo superiore del 20 per cento del volume dell’immobile.
I tempi burocratici di autorizzazione
Presentato il progetto per ottenere l’autorizzazione, a seguito dell’esame della documentazione, generalmente trascorrono 30 giorni per la decisione del Comune nel merito.
Se a seguito di tale tempo massimo l’Ente non risponde, il silenzio della pubblica amministrazione vale come consenso tacito.
In caso contrario il Comune negherà con provvedimento amministrativo l‘autorizzazione a costruire, motivando la decisione adottata.
DIA differente dal permesso di costruire
Si differenzia dalla dichiarazione di inizio attività, il permesso di costruire richiesto fa riferimento ad una piscina che non costituisca una pertinenza dell’immobile principale ed abbia un volume superiore al 20 per cento dell’intera superficie dell’abitazione.
Ulteriore difformità con la DIA è data dal fatto che il permesso è rilasciato per quelle opere realizzate in zone legate da vincolo ambientale e paesaggistico
I tempi di realizzazione della piscina
La piscina, generalmente, viene installata nell’abitazione dopo essere stata edificata in apposito laboratorio esterno.
I tecnici investiti del compito di allestimento, provvedono ad un preventivo sopralluogo e calcolo della metratura della superficie interessata.
Di poi, la struttura cardine della piscina viene realizzata su misura con l’impiego di pannelli d’acciaio, pronta per essere installata nell’abitazione.
Le fasi di costruzione
Si comincia con l’attività di scavo nel giardino.
Di poi, dopo due giorni dallo scavo si mettono in pratica gli atti di edificazione della soletta.
La fase successiva è data dall’installazione degli accessori per il pavimento e conseguente completamento della soletta.
A questo punto si dà il via libera per l’installazione dei pannelli e dei contrafforti seguiti dalla costruzione del cordolo di cemento.
Si procede, dunque, all’installazione degli accessori interni per poi provvedere all’ingresso delle tubazioni e dei pozzetti da collegare tra loro.
Le rifiniture, infine, riguardano la pavimentazione del perimetro e l‘installazione della membrana impermeabile.
Dulcis in fundo il getto d’acqua per riempire la vasca.
Il sogno è, così, realizzato per un costo che varia dai 14.000 ai 19.000 Euro.