Come e quando è possibile abbattere muri portanti
Siete alle prese con una ristrutturazione importante e state pensando di abbattere dei muri portanti? Affidarsi ad un esperto è sempre fondamentale per non fare danni. Tuttavia è importante capire cosa sono e quando è possibile abbattere dei muri portanti. Proviamo a spiegarlo in questo articolo.
Prima di procedere diretti ad eliminare una parte di un muro portante, dovete conoscere alcuni importati aspetti normativi. Occorre effettuare la verifica di fattibilità seguendo il parere tecnico di esperto. Procedere con il fai da te non è la strada da seguire: qualsiasi intervento su muri portanti può mettere in pericolo la tenuta dell’edificio.
Sarà compito del tecnico strutturista procedere alle verifiche di stabilità dell’edificio e, solo dopo, potrà esprimere il parere in materia di fattibilità dell’intervento. Cerchiamo di capirne di più.
Cosa sono i muri portanti
È bene distinguere le pareti dai muri portanti. Nel primo caso, ci riferiamo a quelli che in gergo vengono definiti i “tramezzi” e sono elementi divisori. Nel secondo caso invece indichiamo un elemento strutturale di un edificio. Cosa vuol dire questo?
Il ruolo del muro portante è quello di scaricare a terra il peso delle strutture sovrastanti che assicura la tenuta di tutta l’architettura. Il suo spessore, pertanto, è dato dall’entità del carico che deve sostenere.
Anche il materiale di cui si compone è di fondamentale importanza dato che stabilisce quanto carico può sostenere quel muro.
Come riconoscere un muro portante
Vi sono una serie di indizi chiave che possono aiutarci nell’individuare i muri portanti.
- Separazione dei muri portanti: si evidenzia una distanza tra gli stessi e, a loro volta, dalle pareti che chiudono la casa.
- Spessore: la loro larghezza è più maggiore rispetto ai tramezzi.
- Posizione: se sono pareti poste al centro della casa, è assai probabile che si tratti di muri portanti.
- Corrispondenza delle pareti tra gli appartamenti è interessante verificare se esiste una corrispondenza dei muri con i locali posti sopra o sotto.
Inoltre, tenete presente che le pareti divisorie sono in genere quelle che contengono i vani aperti nella casa, dunque le porte.
Quando è possibile abbattere muri portanti
Vediamo allora quando è possibile procedere all’abbattimento di un muro portante. A stabilirlo non può essere solo l’esperto architetto o ingegnere ma serve il parere di un organo regionale.
L’organismo addetto alla verifica e al controllo del progetto strutturale è il Genio Civile. Si tratta di un organo periferico regionale, su base provinciale che ha la funzione di deliberare se procedere o meno all’abbattimento.
Dopo 45 gg consecutivi, il Genio rilascia l’attestato di deposito per l’autorizzazione dell’inizio lavori; generalmente avviene mediante il silenzio/assenso. A questo punto l’architetto nomina il collaudatore.
Tale figura è rivestita da un ingegnere abilitato da almeno 10 anni che controlla che tutte le fasi della lavorazione siano eseguite secondo le norme di buona tecnica e in totale sicurezza.
Ma non è finita qui; l’architetto dovrà anche presentare domanda al comune mediante una S.C.I.A. Le opere strutturali, quindi, possono avere luogo solo ad avvenuto rilascio dell’ attestato di deposito per l’autorizzazione da parte del Genio Civile.
Come abbattere un muro portante
Ottenuto il lasciapassare per dare avvio ai lavori, si potrà passare alla parte operativa, consistente nell’abbattimento. Vediamo le fasi di lavorazione nel dettaglio.
Puntellamento del muro
La fase di puntellamento è di fondamentale importanza per la statica dell’edificio e per l’incolumità degli ospiti. L’operazione si svolge impiegando croci (ovvero i puntelli) e tavole da carpentiere. In questo modo si avrà la sicurezza che non si verifichino crolli o cedimenti improvvisi e, soprattutto, si avrà una distribuzione uniforme del peso.
Demolizione vera e propria
Partendo dall’alto, e puntellando man mano le superfici in aderenza al muro da abbattere si procede alla demolizione controllata. Il tutto viene fatto sotto stretta sorveglianza degli esperti e possibilmente eseguita a mano per non sollecitare eccessivamente il muro maestro.
Cerchiatura
Per proteggere l’operazione si procede alla costruzione di telaio in acciaio, che prende il nome di cerchiatura.
L’Eurocodice, la normativa vigente in materia, prevede che la quantità di ferro impiegata debba necessariamente mantenere la stessa rigidezza della muratura rimossa. Questo eviterà il collasso della struttura.
Rimozione dei puntelli e rivestimento
Una volta completata la cerchiatura si procede alla rimozione dei puntelli, uno alla volta. Infine si procede con la fase di rivestimento del telaio con tavelle in laterizio. A questo punto possiamo ritenere terminata l’operazione.
Perché abbattere i muri portanti
Uno dei motivi per i quali si decide di abbattere un muro portante è quello di dare una nuova distribuzione allo spazio. Le case antiche erano più “divisive” e meno propense all’open space, oggi tanto in voga. Un progetto di ristrutturazione in linea con i trend del momento può prevedere la rimozione di muri.
Non solo, un muro portante può essere abbattuto per acquisire un locale adiacente oppure è possibile intervenire su questi elementi così importanti per aprire uno o più varchi. Porte e finestre potrebbero indebolire il muro portante per cui questi interventi andranno attentamente studiati.
Naturalmente solo un tecnico esperto potrà fornire il suo parere sull’opportunità di abbattere o meno queste strutture e , come abbiamo visto è necessario comunque attendere il parere del Genio Civile.
Abbattere muri portanti: foto e immagini
Quali sono le fasi dell’operazione e quali spazi potremmo ottenere? Vediamolo in questa gallery.