Agevolazioni e bonus per ristrutturare il bagno 2023: quali sono e come fare richiesta

Quali sono i bonus per ristrutturare il bagno previsti nel 2023? Scopriamo insieme tutte le agevolazioni previste per quest’anno per la ristrutturazione della stanza da bagno, quale scegliere, come richiederle e a chi spettano.

Bagno
Stefano Ferrario: Pixabay

Anche quest’anno sarà possibile usufruire di bonus e agevolazioni per le ristrutturazioni del bagno: in realtà ci sono due tipologie di incentivi, uno dei quali ti permette di risparmiare sulle spese per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

È importante precisare che per la ristrutturazione del bagno non esiste un bonus specifico, tuttavia è possibile optare per il bonus ristrutturazione oppure per il bonus idrico.

Ristrutturazione bagno, bonus ristrutturazione

Bagno
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Il bonus ristrutturazione è l’agevolazione fiscale che ti permette di risparmiare sugli interventi di ristrutturazione edilizia e ovviamente il bagno è incluso.

Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024 la detrazione è elevata al 50% e il limite massimo di spesa è di 96.000 €. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve comunque calcolare la detrazione su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione (comprensivo di Iva). Anche questa detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario.

Ristrutturazione bagno, bonus idrico

Per coloro che non intendere ristrutturare completamente il bagno, ma desiderano sostituire la rubinetteria o i sanitari è possibile usufruire del bonus idrico. Si tratta di un bonus di 1.000 € alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari:

  • i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto;
  • la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.

In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Il bonus è riconosciuto per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. L’agevolazione non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

Per chi volesse saperne di più, potete consultare la guida completa Bonus bagno 2023: come fare per sfruttare l’agevolazione fiscale.