Affitti brevi, arriva la banca dati unica e Codice Identificativo
Via libera alla banca dati unica e Codice Identificativo per gli affitti brevi: la sperimentazione della piattaforma inizierà con la Puglia a partire da lunedì 3 giugno 2024. Successivamente sarà data notizia dell’attivazione del servizio per le altre Regioni e Province Autonome, fino a raggiungere, progressivamente, l’intero territorio nazionale.
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Ha preso il via la fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (BDSR), dopo il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni al decreto. A partire dal 3 giugno 2024 è attiva l’innovativa piattaforma digitale realizzata dal Ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome. La BDSR si serve di sistemi di interoperabilità per integrare gradualmente le banche dati regionali e delle P.A. in modo efficace e sicuro e rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela del consumatore, della concorrenza e della trasparenza del mercato. Grazie ad essa, infatti, viene semplificata la mappatura e il monitoraggio del panorama ricettivo nazionale.
Ricordiamo che tramite la banca dati unica è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica.
Affitti brevi, al via la banca dati unica

Come funziona la banca dati unica? I titolari delle strutture e i locatori di immobili, dopo aver effettuato l’accesso alla piattaforma tramite identità digitale, possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare gli eventuali dati mancanti e ottenere il CIN. È doveroso precisare che dal 3 giugno 2024 solo i titolari delle strutture e i locatori degli immobili situati nella Regione Puglia possono accedere alla BDSR. Tutti gli altri dovranno attendere gli avvisi che verranno pubblicati sul sito del Ministero riguardo l’attivazione del servizio per le altre Regioni e Province Autonome, fino a raggiungere, progressivamente, l’intero territorio nazionale.
Ricordiamo che l’intero processo di entrata in esercizio della BDSR si divide in due fasi: una fase sperimentale per lo sviluppo del modello di interoperabilità e una fase a regime. La fase sperimentale nelle Regioni interessate dà la possibilità ai cittadini che lo desiderano di adeguarsi fin da ora agli obblighi correlati al CIN previsti dall’apposita disciplina. Inoltre, le disposizioni contenute nel decreto-legge saranno applicabili solo dopo 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso che attesta l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale.
Il commento del ministro del Turismo
La Banca dati delle strutture ricettive è frutto di un importante lavoro tecnico condotto e coordinato dal Ministero e portato avanti in maniera sinergica e condivisa con Regioni e Province Autonome. Dimostriamo, ancora una volta, come il gioco di squadra – centrale nella visione del dicastero e del governo – sia la chiave per raggiungere risultati importanti e concreti. Con questa piattaforma, basata sul modello di interoperabilità, dotiamo finalmente il sistema ricettivo e l’industria turistica di uno strumento di contrasto all’abusivismo e di tutela del consumatore
, è quanto dichiarato dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè.