Superbonus, ipotesi “spalma-crediti”: sconto in 10 anni anziché 4

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Superbonus, spunta l’ipotesi “spalma-crediti” che consentirebbe di detrarre i crediti della tanto discussa agevolazione in 10 anni invece dei 4 attuali. Tra le novità, ci sarebbe la possibilità di estendere la misura anche alle comunicazioni arrivate a partire dal 1ª aprile. Diamo un’occhiata alle ultime novità. 

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Spiraglio di luce sul Superbonus, il governo sta lavorando a una nuova proposta che riguarda la possibilità detrarre i crediti del superbonus in 10 rate annuali invece della quattro attuali. Al momento si tratta solo di un’ipotesi, ma l’operazione “spalma-crediti” potrebbe rappresentare un vero e proprio salvagente per coloro che non sono riusciti a scontare in fattura il 110 per cento e non hanno sufficiente capienza fiscale.

Ricordiamo che si tratta di una misura già presente, ma limitata solo ai crediti trasmessi all’Agenzia delle entrate entro il 31 marzo dello scorso anno. Tra le novità, ci sarebbe l’intenzione di estendere l’intervento alle comunicazioni giunte da aprile. Dunque, più che di un nuovo intervento si tratterebbe di una proroga che con molta probabilità non troverebbe l’opposizione del Tesoro. Ora, vediamo come funziona e a chi è rivolta.

Superbonus, come funziona il nuovo “spalma-crediti”

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In cosa consiste questo nuovo “spalma-crediti”? Come anticipato, l’intervento interessa tutti coloro che non hanno sufficiente capienza fiscale e che quindi non sono riusciti a detrarre tutte le rate del bonus. La misura darebbe la possibilità di spalmare la detrazione in dieci anni, andando a ridurre l’importo annuale e rendendolo capiente con i propri redditi. È doveroso precisare che anche le imprese che hanno acquistato il credito ( e che non dispongono di spazio fiscale per scontarlo in 4 anni) possono trarne beneficio e “aggrapparsi” al nuovo intervento al vaglio del governo.

Tuttavia, i dettagli sono ancora sconosciuti e non è stato ancora stabilito in quale provvedimento potrebbe essere inserita la misura. Ad ogni modo, la norma dovrà necessariamente arrivare prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Decreto Superbonus, tra restrizioni e stop

È ormai cosa nota che il Decreto Superbonus è stato approvato senza alcuna modifica e ora il provvedimento passa al Senato, con scadenza fissata per il 27 febbraio 2024. Sono tante le limitazioni introdotte, oltre alla chiusura del Superbonus al 90 o 110%. Ricordiamo che l’aliquota è scesa al 70% a partire dal 2024 e un ulteriore ridimensionamento si vedrà nel 2025. Solo i cittadini con i redditi più bassi e che hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60%  al 31 dicembre 2023, possono godere di un contributo in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Anche il bonus barriere architettoniche è stato fortemente limitato; da quest’anno, infatti, non è più applicabile a infissi e rifacimento dei bagni ed è cedibile solo in casi molto limitati. Gli unici lavori ammessi nel bonus a partire dal 2024 includono l’adeguamento alle norme per i disabili di:

  • scale
  • rampe di accesso
  • installazione di ascensori a norma
  • servoscala
  • piattaforme elevatrici

Superbonus news

Su Pianetadesign.it potete trovare sempre tutte le ultime notizie aggiornate in materia di Superbonus oltre alle istruzioni ed alle guide che spiegano la modalità del funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura.

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