Superbonus, è applicabile per il Social Housing? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

L’applicabilità del Superbonus per il social housing è al centro della risposta che l’Agenzia delle Entrate ha fornito in seguito ad un quesito posto da un ente religioso che ha intenzione di locare, a canoni calmierati, alloggi e servizi abitativi a favore di soggetti disagiati. Diamo un’occhiata ai chiarimenti del Fisco.

Guarda il video

Social housing
Photo by SewCreamStudio – shutterstock

Con Risposta all’interpello n 75 del 21 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate ha sciolto alcuni dubbi sulla possibilità di beneficiare del Superbonus per una ONLUS ”socioassistenziale e sanitaria” che intende esercitare attività di social housing su un immobile oggetto di interventi. Nello specifico, l’ente religioso si rivolge al Fisco per capire se è possibile usufruire del Superbonus applicando i massimali di spesa previsti per interventi di ristrutturazione.

Secondo l’istante, destinando tre dei quattro livelli dell’edificio a social housing come delineato dalla ONLUS e non alterando l’uso del rimanente piano per funzioni conventuali, sarebbe possibile usufruire del Superbonus per i costi che riguardano la ristrutturazione dei piani che soddisfano i criteri socio-assistenziali previsti dalla legge. È doveroso precisare che sarebbero escluse le spese attribuibili alla porzione dell’edificio usata come convento.

Inoltre, viene fatto presente che al termine dei lavori, l’immobile in oggetto sarà utilizzato, per lo svolgimento di una attività di
”social housing”, che si concretizzerà nella locazione, a canoni calmierati, di alloggi e servizi abitativi a favore di soggetti disagiati. Ciò per i seguenti scopi:

  • dare risposta a esigenze abitative, anche temporanee, offrendo oltre al mero servizio di alloggio, l’utilizzo di spazi comuni
  • erogare un’attività di pensionato universitario (con l’obiettivo di far socializzare e accudire gli studenti universitari indigenti)
  • dare alloggio a parenti di lungodegenti ospedalieri in difficolta economiche.

Vediamo quanto chiarito in merito.

Superbonus e social housing: i chiarimenti del Fisco

Social housing
Photo by Puttachat Kumkrong – shutterstock

L’Agenzia delle Entrate spiega che, sulla base dei documenti che l’Istante ha fornito, l’attività di social housing proposta non rientra nel D.Lgs. 460 del 1997 tra le attività di “assistenza sociale e socio-sanitaria”. Inoltre, il Superbonus (secondo il comma 10-bis dell’articolo 119 del decreto Rilancio) si applica per le ONLUS, OdV, e APS che svolgono prestazioni di servizi socio-sanitari e assistenziali, in alcune condizioni e con determinate categorie catastali. Ciò significa che l’attività di social housing in questione non rientra tra le attività di assistenza sociale e socio-sanitaria istituzionale in quanto è incentrata solo sulla messa a disposizione alloggi a canone calmierato e servizi aggiuntivi, senza precisare come vengono attribuiti gli alloggi, i criteri e i servizi di assistenza verso i soggetti svantaggiati.

In particolare, sulla base di quanto sommariamente descritto, sembra emergere che l’attività in questione, sostanzialmente finalizzata ad offrire alloggi mediante stipula di apposito contratto, configuri una attività di carattere residenziale non rientrante tra quelle ricomprese nel settore dell”’assistenza sociale e sociosanitaria” in cui la ONLUS dichiara di operare

, si legge nella risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate. Dunque, in questo caso specifico il Superbonus non è applicabile per le spese sostenute per gli interventi sull’edificio destinato all’attività di social housing.

Superbonus news

Su Pianetadesign.it potete trovare sempre tutte le ultime notizie aggiornate in materia di Superbonus oltre alle istruzioni ed alle guide che spiegano la modalità del funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Superbonus e social housing: immagini e foto

Questo contenuto aderisce al programma Apex by Publicis