Superbonus 110, spunta l’ipotesi Sal straordinario: limiti allo sconto in fattura

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Si torna a parlare di Superbonus, questa volta al centro delle discussioni c’è l’ipotesi di un Sal straordinario che consenta di non perdere l’agevolazione al 110% per tutti gli interventi realizzati nel 2023. Tra le novità, confermata la sanatoria e i limiti per lo sconto in fattura. Diamo un’occhiata agli ultimi aggiornamenti. 

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Il Superbonus è ancora grande protagonista di discussioni, così come i circa 40mila cantieri di condomini bloccati che rischiano di rimanere incompiuti per via della riduzione della percentuale dell’agevolazione.

Sono circa 350mila le famiglie italiane che dovranno far fronte a conti salati: i lavori da terminare, infatti, corrisponderebbero a 10 miliardi di euro, secondo le ultime stime di Ance in base ai dati dell’Enea e del ministero dell’Ambiente. È molto probabile che l’Associazione nazionale costruttori edili chieda nuovamente un Sal straordinario che rappresenterebbe uno spiraglio di luce nel caos Superbonus.

Grazie allo stato avanzamento lavori straordinario, sarebbe possibile coprire tutti i lavori effettuati nel 2023 e garantire il mantenimento dell’aliquota di agevolazione del 110% per i condomini. Tuttavia il ministro dell’Economia sembra scoraggiare qualsiasi ipotesi al riguardo, per evitare di far crescere ulteriormente la spesa per il Superbonus.

Giancarlo Giorgetti, infatti, non ha mai fatto mistero delle preoccupazioni sul peso degli extracosti legati alla misura introdotta dal governo Conte II.

Superbonus, in arrivo Sal straordinario?

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Tra le varie ipotesi, alcune certezze: per adesso il decreto del governo prevede una sanatoria per chi ha lasciato i lavori a metà e il Fisco non chiederà indietro gli incentivi anche in mancanza del doppio salto di classe energetica. Tra gli ultimi aggiornamenti, non dimentichiamo la riduzione del novero dei lavori ammessi e della possibilità di sconto e cessione per quanto riguarda il bonus barriere architettoniche che in ogni caso è stato confermato fino al 31 dicembre 2025.

Nel dettaglio, l’agevolazione spetterà solo per gli interventi riguardanti scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e per le spese sostenute dal 30 dicembre 2023 in poi. Esclusi il rifacimento dei servizi igienici e il cambio infissi.

I numeri sul Superbonus

I numeri sul Superbonus parlano chiaro e gli ultimi dati Enea relativi al mese di dicembre 2023 parlano di cifre importanti. È emerso che l’incentivo ha registrato a livello nazionale un totale degli investimenti pari a ben 104 miliardi di euro, per un totale degli investimenti ammessi a detrazione pari a 102,6 miliardi di euro e un totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione pari a 91 miliardi di euro.

Ciò significa che il costo per lo Stato risulta pari a 99,7 miliardi di euro. Ricordiamo che a partire dal 2024 il Superbonus, l’agevolazione fiscale per specifici interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica degli edifici, subirà una riduzione della percentuale. Vediamo in che misura spetterà:

  • 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023
  • 70% per le spese sostenute nel 2024
  • 65% per le spese sostenute nel 2025

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Superbonus e Sal straordinario: immagini e foto